Conti deposito: adesso sono solo over 40 e vincolati
Vola al 75 per cento, dal 21,9 per cento del primo trimestre dell’anno, la percentuale di richieste di conti deposito vincolato. A settembre scorso i rendimenti superano il 2 per cento, dopo un anno con un andamento all’1 per cento. Dato senza precendeti per l'età dei richiedenti, tutti over 40.

Sembra a una svolta il mercato dei conti deposito, strumento di investimento che ha riacquistato smalto con l’accumulo di liquidità delle famiglie, prezioso per chi è avverso al rischio e intende investire sicuro.
L’ultimo Osservatorio Conti Deposito di ConfrontaConti rileva a ottobre importanti evidenze. Schizza al 75%, dal 21,9% del primo trimestre dell’anno, la percentuale di richieste di conti deposito vincolato, probabilmente segno di uno spostamento delle preferenze degli italiani su strumenti di investimento più sicuri. Si allunga, inoltre, la durata scelta da chi investe in un conto deposito, con il 22,7% che richiede una durata superiore ai 36 mesi dal 21,5% del primo semestre. Cresce di 6 punti percentuali anche la durata 25-36 mesi e passa al 16,7% del mix, mentre perde 5 punti la durata breve 7-12 mesi, che adesso costituisce il 31,7% del campione rilevato.
Un investimento da grandi
Potrebbe sintetizzarsi così il dato senza precedenti messo in rilievo dall’Osservatorio a ottobre. Per la prima volta nella serie storica, le richieste sono arrivate solo da over 40: il 50% da investitori di età dai 41 ai 55 anni e il 50% da over 55. I giovani hanno, con molta probabilità, poca disponibilità in questo momento, specialmente per investire.
Cresce l’importo depositato
Per quanto ristretto a fasce d’età più mature e quindi con maggiore disponibilità economica, l’investimento in conti deposito diventa sempre più ricco e lo dimostrano le rilevazioni sull’importo depositato, con il 31% del mix che investe oltre 50.000 €, il 18,6% somme tra i 20.000 e i 50.000 euro e il 24,4% tra i 15.000 e i 20.000 euro. Solo il 2,1% della domanda è per somme tra i 10.000 e i 15.000 euro, mentre un buon 15,5% di richiedenti detiene tra i 5.000 e i 10.000 euro. Le piccole somme, sotto i 5.000 euro, sono l’8,4%.
Il rialzo dei rendimenti
Un’ulteriore evidenza fotografata dall’Osservatorio è l’andamento al rialzo dei tassi, che a settembre 2022 rileva valori superiori al 2% dopo un anno con un andamento stabile e intorno all’1%. A dare la spinta determinante è la crescita straordinaria dell’inflazione, in un processo di costante risalita che dallo zero di gennaio 2021 ha portato i valori a segnare l’8,9% lo scorso settembre. Il conseguente aumento dei tassi di interesse si è tradotto in un incremento dei rendimenti dei conti deposito, che diventano un’alternativa ancora più interessante per evitare di lasciare un eccesso di liquidità sul conto corrente e permettere che l'inflazione ne eroda il valore.
La rivincita del Sud e delle Isole nella domanda
Non finiscono le novità dell’ultima analisi di ConfrontaConti, perché i dati rilevano un nuovo interesse del Sud e delle Isole verso i conti deposito. La percentuale di richieste provenienti da qui passa dal 13,8% dello scorso al 15,6% di questo secondo semestre. Il nord Italia mantiene comunque la percentuale maggiore di domanda, pur se in lieve calo dal 67,9% al 66,9&, mentre il Centro perde qualche punto e passa dal 18,3% al 17,5%.