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Conti deposito: cresce l’interesse degli Italiani

23/07/2019
Conti deposito: cresce l’interesse degli Italiani

La volatilità dei mercati, così come l’instabilità dello spread e la crisi economica che sta interessando molte delle attività produttive, continuano ad alimentare l’interesse degli italiani verso un porto considerato sicuro: i conti deposito. Ad aumentare la cautela dei nostri risparmiatori contribuiscono, infatti, anche le tensioni avvertite sul fronte politico interno e l’attesa di una presa di posizione (si auspica a favore di un allentamento del credito) da parte della Fed.

I conti deposito restano dunque un’ alternativa valida per gli investitori nostrani, da sempre poco propensi ad addentrarsi nel mondo della finanza strutturata o a mettere in portafoglio strumenti più complicati e difficili da tenere sotto controllo. E quindi il rendimento dei conti deposito, che viene stabilito in anticipo, esattamente nel momento in cui la somma viene depositata, e che gode peraltro della garanzia dello Stato (fino a 100mila euro), soddisfa la necessità di trasparenza e controllo che gli stessi risparmiatori ricercano per le somme che hanno disponibili

Boom delle richieste dei depositi 15-20mila euro

Il più recente Osservatorio Conti Deposito di ConfrontaConti.it, che prende in esame il primo semestre di quest’anno, conferma questo panorama. Da gennaio a giugno la performance che spicca maggiormente è quella registrata dai depositi il cui importo è compreso nella fascia tra 15.001 e 20mila euro: la quota relativa è balzata al 35,8% dal 20,4% registrato nella seconda metà del 2018, complici di questa tendenza anche alcuni prodotti particolarmente accattivanti offerti dalle nostre banche. 

Nello stesso periodo sono calati i conti deposito con importi sopra i 50mila euro, scesi al 24,4% dal 30,4% registrato negli ultimi sei mesi dello scorso anno. Un movimento che potrebbe riflettere gli effetti di una crisi prolungata, che costringe la categoria dei risparmiatori a intaccare il capitale, o ancora il desiderio di puntare su altri mercati ritenuti altrettanto sicuri (come l’immobiliare). 

Anche i conti deposito il cui importo è compreso tra i 20.001 e i 50mila euro (al 16,5% dal 19,6% del semestre precedente) registrano un calo, insieme a quelli nella fascia 10.001-15mila (al 2% dal 2,4%). Segno negativo anche per i conti deposito più piccoli: al 12,7% dal 16,1% per quelli tra 5.001 e 10mila e all’8,7% dall’11,1% quelli sotto i 5mila euro. 

Il risveglio dei depositi non vincolati

Tutti movimenti che si sono tradotti anche in un leggero, ma significativo, cambio di strategia adottata dagli investitori. In questo primo semestre del 2019 le richieste di apertura hanno registrato infatti un aumento, al 15,9% dal 10,9% dei sei mesi a tutto dicembre, dei conti deposito non vincolati: rendono leggermente di meno ma, chi sceglie questa opzione, può rapidamente ‘girare’ il denaro. Di conseguenza le richieste di depositi vincolati sono scese all’84,1% del totale dall’89,1%. Stesso discorso emerge guardando il grafico delle richieste per durata di investimento, che ha visto nel semestre preso in considerazione un balzo al 47,5% del totale (dal 38,8%) di chi ha scelto una durata compresa tra 7 mesi e un anno. Sono rimaste stabili quelle oltre i 36 mesi (14,6%), mentre sono scese al 7,9% (dall’8,3%) quelle della fascia 25-36 mesi e al 19,4% (dal 24%) quelle della fascia 13-24 mesi. 

Il risparmiatore, nella scelta di aprire un conto deposito, può consultare ConfrontaConti.it, sito che permette di confrontare le varie proposte degli istituti di credito, così come di scegliere il prodotto in base alle proprie esigenze. Tornando alle ricerca, risulta poco mossa la tabella che prende in esame l’età dei richiedenti dei conti deposito: sempre dominata dagli investitori cosiddetti maturi, quelli compresi nella fasce di età 41-55 anni (al 36,2% dal 39,5%) e oltre 55 anni (al 38,3% dal 38%). 

A cura di: Maria Cristina Pintor

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