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Pagamenti digitali o contanti: siamo al pareggio o quasi

Cresce a ritmo accelerato il mercato dei pagamenti digitali in Italia, con la Penisola che recupera terreno rispetto agli altri Paesi europei. Così il 2023 potrebbe chiudersi con un pareggio, che aprirebbe le porte al sorpasso già nel corso del prossimo anno.

02/11/2023
pagamento con pos
Pagamenti digitali o contanti?

Se le previsioni troveranno conferma, il pareggio arriverà già entro la fine di quest’anno, altrimenti occorrerà attendere ancora uno o due trimestri. Sta di fatto che la marcia dei pagamenti digitali prosegue inarrestabile e l’Italia, che pure partiva più indietro rispetto ad altri Paesi occidentali, sta recuperando terreno. Complice la crescente familiarità degli utenti con il Web, sempre più utilizzato non solo per gli acquisti, ma anche per informarsi e comparare le diverse offerte alla ricerca della soluzione più indicata per le proprie necessità.

Transazioni cashless oltre quota 200 miliardi

Nel corso del primo semestre 2023, le transazioni cashless in Italia sono cresciute del 13% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, raggiungendo quota 206 miliardi di euro. A questo punto l’anno dovrebbe chiudersi tra 425 e 440 miliardi, a un soffio dal livello del cash. I numeri emergono dall’ultimo Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, con il direttore Ivano Asaro che segnala un aspetto cruciale: i pagamenti elettronici crescono più rapidamente dell’inflazione e questo porta a ridurre il differenziale rispetto al contante.

Tornando ai dati, le transazioni effettuate tra gennaio e giugno di quest’anno hanno registrato un’impennata nell’ordine del 17,6% rispetto al primo semestre del 2022, mentre vi è stata una contrazione dello scontro medio, passato da 47,5 a 45,7 euro. Tra i pagamenti fisici, il valore dei pagamenti contactless ha superato i 100 miliardi nel primo semestre 2023, continuando la sua crescita anche se a ritmi meno sostenuti rispetto al passato (+25%). Gli autori dello studio segnalano che il rallentamento dei pagamenti senza contatto tra dispositivo e Pos è fisiologico, in quanto lo strumento e il suo livello di utilizzo si stanno avvicinando a un livello di maturità. La penetrazione sui pagamenti fisici con carta ha, infatti, superato quota 70% e continua a salire.

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I ricavi globali sono ai massimi storici

La tendenza ovviamente non riguarda il nostro Paese, ma è globale, però è da rimarcare il fatto che da noi la crescita dei pagamenti digitali è più veloce rispetto alla maggior parte degli altri mercati occidentali, il che consente di ridurre il gap accumulato negli anni.

Intanto c’è un’altra ricerca che offre una prospettiva interessante in merito all’evoluzione in atto nel mercato. Secondo l’ultimo McKinsey Global Payments Report, nel corso del 2022 il mercato dei pagamenti mondiale è cresciuto a due cifre per il secondo anno di fila e ha toccato un nuovo record, spinto dal boom delle transazioni digitali, al quale è corrisposto un calo nell’utilizzo del contante. In particolare, i ricavi del settore hanno superato i 2.200 miliardi di dollari a livello mondiale, mettendo a segno un rialzo nell’ordine dell’11% rispetto al 2011, che a sua volta era stato un anno record.

Non solo: nell’arco dell’ultimo quinquennio, i ricavi generati dalle transazioni elettroniche sono cresciuti al ritmo del 17% annuo (con un progresso generalizzato a livello di continenti, anche se l’Asia-Pacifico è apparsa un po’ meno dinamica del passato, complice il rallentamento della crescita in Cina e in alcuni Paesi emergenti fortemente legati all’economia di Pechino) contro il +6% messo a segno dai pagamenti in generale. Questo a fronte di un -4% registrato all’opposto dal contante.

Quanto ai settori, quasi la metà della crescita è legata ai ricavi generati dagli interessi, spinti dalla rapida stretta monetaria decisa dalle banche centrali, soprattutto tra le due sponde dell’Atlantico.

Meno commissioni, più innovazione

Lo studio di McKinsey rileva che sta calando l’impatto delle commissioni, che per anni hanno rappresentato il principale motore per il settore. Nel futuro, invece, maggiori entrate saranno stimolate dalle innovazioni nei pagamenti istantanei e dall'aumento dei portafogli digitali, che nei prossimi cinque anni dovrebbero garantire un incremento dei ricavi del 6-8%.

Dunque il settore evolve e le condizioni di mercato diventano più convenienti del passato per i consumatori.

A cura di: Luigi dell'Olio

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