Più di 4 milioni di italiani senza banca
In meno di 10 anni le banche italiane hanno chiuso oltre 11mila sportelli. Il calo ha interessato anche il personale. Il fenomeno rischia di allontanare milioni di soggetti dal circuito della finanza e dell'economia. Gli italiani, infatti, sono ancora poco attratti dai servizi bancari digitali.

Oltre 4 milioni di italiani sono senza banca. In 3.062 Comuni non sono presenti filiali bancarie. È questa l’ultima fotografia scattata dalla Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) secondo cui negli ultimi 10 anni sono state chiuse 12mila filiali. Dall’indagine emerge, infatti, che il 7 per cento della popolazione italiana vive in territori in cui non sono presenti agenzie bancarie. Maglia nera alla Campania, che è la prima regione per numero di abitanti senza sportello bancario ‘sotto casa’: sono 700mila.
L’analisi della Fabi rivela che al Nord il fenomeno della desertificazione bancaria riguarda il 6% della popolazione, mentre al Centro solo il 3,2%. In questi territori il problema è sicuramente più contenuto. La situazione è più complessa, invece, al Sud e nelle isole dove è il 10,7% della popolazione a non avere una banca vicino casa. A parlare sono i numeri. Tra le regioni più grandi, ad esempio, vi è la Calabria con il 28,8% dei cittadini non coperti da agenzie bancarie, seguita poi da Piemonte (13,8%), Abruzzo (12,6%), Campania (12,5%). Tra le regioni più piccole vi è il Molise (37,3%) al primo posto; al secondo la Valle d’Aosta (33,4%). Non va meglio sul fronte delle isole: il fenomeno della desertificazione bancaria riguarda anche il 6,7% della popolazione in Sicilia e il 6,1% in Sardegna.
Bene Emilia Romagna e Toscana
Si viaggia su una lunghezza d’onda opposta in Emilia Romagna e Toscana. Le due regioni presentano, infatti, il maggior tasso di bancarizzazione d’Italia. Secondo l’analisi della Fabi, in termini assoluti, è il Piemonte comunque la regione con il maggior numero di comuni senza banche (713 enti locali, 587mila abitanti). Al secondo posto c’è la Lombardia (483 enti locali, 575mila abitanti) e a seguire ci sono la Calabria (280 enti locali, 531mila abitanti), la Campania (280 enti locai, 699mila abitanti), il Lazio (179 enti locali, 245mila abitanti), l’Abruzzo (173 enti locali, 160mila abitanti).
Ma andiamo a “scavare” nell’elenco dei 3.062 comuni senza banca per scoprire che i più piccoli sono presenti entrambi in Lombardia: si tratta di Pedesina (Sondrio) e Morterone (Lecco), e hanno rispettivamente 30 e 34 abitanti. Al primo posto c’è però Pollena Trocchia (Napoli, Campania) con 13.514 cittadini che non possono contare più su neanche un’agenzia o uno sportello bancario a portata di mano.
Un disagio di non poco conto dal momento che nel nostro Paese l’e-banking non è ancora così sviluppato. Meno della metà della clientela bancaria (45%) utilizza i canali digitali per accedere ai servizi bancari. Il livello nel Belpaese resta basso così come in Grecia e in Turchia nonostante l’accelerazione delle banche nostrane verso un sistema digitale. L’Italia è infatti ancora il fanalino di coda tra i Paesi occidentali di tutta l’area euro, con appena il 45% della popolazione totale che preferisce l’e-banking ai servizi bancari in filiale nel 2021. Sia per questioni di età che per una scarsa copertura della rete internet in alcune regioni italiane, i canali digitali non sono dunque un’opzione possibile per una consistente fetta della popolazione. Un disagio che, unitamente all’assenza di filiali, comporta problemi alle famiglie e alle piccole imprese.
Chiusi 11.231 sportelli
Sono 11.231 gli sportelli chiusi dalle banche italiane in meno di 10 anni. Dall’analisi della Fabi risulta, infatti, che le agenzie erano 32.881 a fine 2012, per poi scendere a 23.480 nel 2020 e ancora a 21.650 a fine 2021. Il calo ha interessato anche il personale dipendente: i lavoratori bancari erano 315.238 a fine 2012, 275.433 a fine 2020 e 269.625 a fine 2021. La contrazione netta è stata di 45.613 unità (-14,47%) tra il 2012 e il 2021 e di 5.808 unità (-2,11%) tra il 2020 e il 2021.