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I conti deposito vincolati protagonisti dell'estate 2022

Gli investitori prediligono i conti deposito vincolati durante l'estate 2022. Per questi prodotti le banche propongono condizioni favorevoli in quanto viene vincolato il capitale, dunque, il denaro non andrà prelevato prima della scadenza per non perdere il diritto a percepire gli interessi.

31/08/2022
cassetta di sicurezza con cella aperta
Più depositi vincolati in estate

Sono i conti deposito vincolati i protagonisti assoluti dell’estate 2022 secondo la fotografia più recente scattata ad agosto dall’Osservatorio di ConfrontaConti.it. In questo periodo dell’anno il 75,0% ha optato per un deposito vincolato, mentre solo il 25,0% per un deposito libero. Ecco allora che cambia tutto rispetto ai mesi passati. Nel primo semestre 2022, infatti, i conti deposito non vincolati rappresentavano il 78,1% delle richieste contro il 21,9% dei conti vincolati. Un fenomeno, quello registratosi durante la stagione estiva, legato al fatto che le banche offrono condizioni favorevoli quando l’investitore accetta di vincolare il capitale. In questi casi il denaro non deve essere prelevato prima della scadenza del vincolo altrimenti si rischia di perdere il diritto a percepire gli interessi.

Dall’ultimo Osservatorio emerge anche che sono i depositi sopra i 50.000 euro a restare primi in classifica. Si passa dal 30,9% del primo semestre 2022 al 31,6% attuale. Stabili le richieste di depositi tra i 20.001 e i 50.000 euro (18,0%). In calo, invece, i depositi pari o inferiori ai 5.000 euro (si è passati dal 9,2% al 7,9%). Stabili le richieste di depositi tra i 10.001 e i 15.000 euro (la percentuale è pari al 2,2%), mentre presentano il segno più i depositi compresi tra i 5.001 e i 10.000 euro (si è passati dal 14,9% al 15,7%).

Crescono i depositi con durata 25-36 mesi

È ancora una volta quella compresa tra i 7 e i 12 mesi la durata media più ricercata dagli investitori. La percentuale è però in calo rispetto ai mesi passati: attualmente è pari al 30,7% rispetto al 36,7% del primo semestre 2022. Gli investimenti di durata 13-24 mesi passano dal 21,8% del primo semestre 2022 al 20,2% attuale. Segno più per le richieste con durata superiore ai 36 mesi: si è passati dal 21,5% al 23,5%. A crescere e non di poco sono, inoltre, i depositi con durata 25-36 mesi (si è passati dal 10,7% del primo semestre 2022 al 17,6% attuale). Giù, invece, i depositi con durate inferiori o uguali ai 6 mesi: si è passati dal 9,3% all’8,0% attuale.

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Primato degli over 40

Le richieste di conti deposito in questa seconda fase dell’anno arrivano tutte da coloro che hanno più di 40 anni. Il 50 per cento delle richieste riguarda, infatti, gli investitori di età compresa tra i 41 e i 55 anni, mentre l’altra metà coloro che hanno più di 55 anni. Ancora una volta, dunque, è evidente la scarsa attenzione dei giovani e dei giovanissimi nei confronti di questi strumenti di investimento.

Nel primo semestre del 2022 le richieste pervenute dagli over 55 rappresentavano il 45,4% del totale, mentre quelle di coloro tra i 41 e i 55 anni rappresentavano il 36,8% del totale. Rispetto ai mesi passati, dunque, sono proprio gli investitori di questa fascia d’età a essere i più attivi. Attualmente, secondo i dati dell’Osservatorio di ConfrontaConti.it, gli under 40 non sono interessati a investire i propri risparmi.

Il Nord in cima

Anche in questa seconda parte dell’anno è il Nord Italia a trainare la classifica per il maggior numero di richieste di depositi (70,4%). Nel primo semestre dell’anno la percentuale era pari al 67,9%. Inversione di tendenza al Centro Italia: dopo una fase di risalita, le richieste di depositi per questo territorio tornano a scendere. Si è passati, infatti, dal 18,3% al 14,8% attuale. Leggero aumento, infine, per le regioni del Sud Italia e per le isole dove le richieste di conti deposito sono arrivate a rappresentare il 14,8% del campione esaminato. Durante il primo semestre 2022 la percentuale era invece pari al 13,8%.

A cura di: Tiziana Casciaro

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