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Conti correnti, boom di richieste al Nord

Cresce l'attenzione verso il mondo digitale. Le richieste di conti correnti online vanno ben oltre la metà del campione esaminato. Non mancano coloro che optano per una gestione promiscua, sia online che filiale. Bassa la percentuale di chi richiede un conto con la filiale come unico canale d'uso.

02/09/2022
giovane coppia fa acquisti online con carta di credito
Boom di richieste di conti correnti al nord

Pioggia di richieste di conti correnti nelle regioni del Nord Italia, secondo quanto rivela l’Osservatorio di ConfrontaConti.it pubblicato ad agosto. In questa fase dell’anno le richieste di conti effettuate nelle regioni dell’Italia Settentrionale rappresentano, infatti, il 75,3% del totale, mentre nel primo semestre dell’anno erano pari al 68,1%. Una percentuale simile era stata raggiunta l’ultima volta nel primo semestre del 2021. Scendono, invece, le richieste di conti correnti sia al Centro (si è passati dal 15,1% all’11,0%) che al Sud e sulle isole (si è passati dal 16,9% al 13,7%).

Il saldo medio

Durante l’estate 2022 si registra un saldo medio di 19.927 euro contro i 19.806 del secondo semestre 2021 e i 20.640 della prima parte dell’anno. A registrare un saldo medio superiore ai 10.000 euro è il 42,3% dei correntisti. Percentuale alquanto stabile rispetto al primo semestre dell’anno quando la percentuale era pari al 42,8%. Nessuna grossa variazione anche per i conti correnti con saldo dai 5.000 ai 10.000 euro: si è passati dal 20,0% al 20,4% attuale.

I conti con giacenza tra i 3.001 e i 5.000 euro rappresentano il 15,3% del totale (prima il 15,5%), mentre l’8,3% dei correntisti possiede sul conto tra i 1.001 e i 3.000 euro. I conti con giacenza pari o inferiore a 1.000 euro rappresentano, infine, il 13,7% del campione esaminato. Si registra una crescita rispetto al primo semestre dell’anno quando la percentuale era pari al 12,7%.

Sempre più conti a portata di click

Anche l’ultimo Osservatorio di ConfrontaConti.it rivela una maggiore attenzione dei correntisti verso il mondo digitale. Le richieste di conti correnti online rappresentano il 68,6% del campione esaminato. Stabili i correntisti che optano per una gestione promiscua, ovvero sia online che in filiale: rappresentano il 27,9% del totale. Nel primo semestre del 2022 la percentuale era pari al 28,0%. Nessuna grossa variazione anche per la percentuale di correntisti che richiede un conto corrente che presenti come canale d’uso solo la filiale. Attualmente il dato è pari al 3,5%, mentre nei primi sei mesi dell’anno era pari al 3,7%.

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L'età media dei correntisti

Sono coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 40 anni a detenere il primato per il maggior numero di richieste di conti correnti. Secondo l’ultimo report coloro che appartengono a questa fascia di età rappresentano il 41,7% del campione esaminato. Nel primo semestre 2022 la percentuale era del 40,2%. Sale, ma è ancora molto bassa, l’attenzione dei giovanissimi nei confronti dei conti. Le richieste di coloro che hanno tra i 18 e i 25 anni rappresentano, infatti, solo l’8,4% del campione esaminato (nel primo semestre 2022 la percentuale era pari al 6,9%).

Sono stabili le richieste di conti correnti da parte di coloro che hanno tra i 41 e i 55 anni (si è passati dal 30,7% del primo semestre 2022 al 29,9% attuale). In leggero calo le richieste provenienti dagli over 55: la percentuale oggi è pari al 19,9%, mentre nella prima fase dell’anno era del 22,2%.

Operatività medio-bassa

È ancora una volta medio-bassa l’operatività dei correntisti. Il 42,0% attua un’operatività media con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 21,9% presenta, invece, un’operatività alta. In questo caso vengono effettuate 150 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 36,1% dei correntisti è infine poco operativo. Parliamo in questo caso di chi effettua un totale di 20 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti.

A cura di: Tiziana Casciaro

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