Quando si paga l’imposta di bollo sul conto corrente?
L’imposta di bollo viene addebitata all’emissione dell’estratto conto della banca o del rendiconto. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato. L’obbligo vige solo per giacenze superiori ai 5.000 euro.

L’imposta di bollo viene addebitata in via automatica all’emissione dell’estratto conto della banca o del rendiconto e riguarda il periodo rendicontato.
In alternativa, qualora non si disponesse di un rendiconto, al 31 dicembre di ogni anno e riguarderà tutto il periodo per cui viene fornito il rendiconto.
La legge dice comunque che “l’estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell’anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato”.
Quando si deve corrispondere
L’obbligo di pagare l’imposta di bollo sui conti correnti vige solo per chi ha un valore medio di giacenza superiore ai 5.000 euro. Nel caso in cui si calcolasse un valore inferiore, non si dovrà versare alcuna imposta di bollo.
Il calcolo del saldo medio viene fatto tenendo conto dei saldi giornalieri, sommandoli e poi dividendo il risultato per il numero dei giorni di rendicontazione, oppure per quelli di detenzione del conto.
Quando l’imposta di bollo non è dovuta
Quello della giacenza media entro i 5000 euro non è l’unico caso in cui non si paga l’imposta di bollo. Ce ne sono altri, e precisamente:
- quando si detiene un conto corrente base, destinato alle persone fisiche con Isee inferiore ai 7.500 euro, che nasce per adempiere alle funzioni essenziali di un conto corrente e come tale non comporta costi aggiuntivi se non un canone annuo basso;
- nel caso di rapporti intrattenuti tra gli enti gestori e Confidi, il Consorzio di garanzia collettiva dei fidi che aiuta le imprese le PMI ad ottenere mutui e prestiti;
- nel caso di conti posseduti presso istituti di pagamento o Imel, gli istituti che emettono moneta elettronica;
- per i conti correnti aperti su provvedimento dell’autorità giudiziaria.
Altri casi in cui non si paga il bollo: le offerte degli istituti di credito
C’è un ulteriore caso in cui non si richiede il pagamento dell’imposta di bollo, questa volta non perché si rientri in una determinata categoria di titolari di conto corrente. È quello in cui l’istituto di credito offra condizioni promozionali che prevedono che sia la stessa banca a sostenere il costo dell’imposta.
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