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Come funziona e quanto costa una cassetta di sicurezza in banca?

Chi sottoscrive il servizio di cassetta di sicurezza deve corrispondere un canone annuo. L'ammontare della spesa varia a seconda dell'istituto di credito a cui ci si rivolge e dall'ampiezza della cassetta. Scopriamo quali sono i costi del servizio e chi può farne richiesta.

cassetta di sicurezza in banca
Cassetta di sicurezza

La cassetta di sicurezza è un servizio offerto dalle banche ai clienti titolari di conto corrente per custodire e tutelare all’interno di locali corazzati oggetti di valore. Scopriamo come funziona questo servizio e quali sono i suoi costi.

Cos'è e come funziona una cassetta di sicurezza?

La banca mette a disposizione dei clienti un contenitore, cosiddetta cassetta di sicurezza, garantendone l’integrità. Tale cassetta è collocata in appositi locali con chiusure ermetiche e/o dispositivi di allarme e al suo interno i clienti possono introdurre valori e oggetti vari, quali: gioielli, documenti importanti, soldi in contanti, oggetti preziosi o d’antiquariato, titoli.

Chi può aprire la cassetta di sicurezza?

La cassetta di sicurezza può essere aperta da chi è titolare di un conto corrente. Va sottoscritto un contratto in cui vengono stabiliti costi e modi d’uso e va depositata la firma. L’istituto bancario fornisce poi al titolare la chiave corrispondente alla propria cassetta e ne mantiene una seconda in suo possesso, senza la quale la cassetta non potrà essere aperta. Questo servizio può essere utilizzato anche da più persone, come ad esempio marito e moglie titolari di un conto corrente cointestato.

Quanto costa una cassetta di sicurezza?

Chi sottoscrive questo servizio deve corrispondere un canone annuo, ossia versare alla banca una somma per l’utilizzo della cassetta di sicurezza. L’ammontare della spesa varia a seconda dell’istituto di credito a cui ci si rivolge e dall’ampiezza della cassetta. In genere, si parte da una somma di circa 10 euro al mese per le cassette di sicurezza di piccole dimensioni sino ad arrivare anche a 200 euro mensili per quelle più grandi. Il canone relativo alla locazione delle cassette di sicurezza viene addebitato direttamente sul conto corrente.

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Come aprire una cassetta di sicurezza?

Chi ha intenzione di ottenere una cassetta di sicurezza deve recarsi presso la banca in cui ha aperto il conto corrente, munito di documento di identità. È necessario avere un conto corrente per essere autorizzati ad utilizzare il servizio di custodia.

Secondo l’articolo 1840 del Codice Civile se la cassetta di sicurezza è intestata a più persone, l’apertura di essa è consentita singolarmente a ciascuno degli intestatari, salvo diversa pattuizione. La normativa prevede anche che “in caso di morte dell’intestatario o di uno degli intestatari, la banca che ne abbia ricevuto comunicazione non può consentire l’apertura della cassetta se non con l’accordo di tutti gli aventi diritto o secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria”. La cassetta di sicurezza può essere oggetto di accertamenti da parte del Fisco che, anche in assenza dell’intestatario, può richiedere alla banca l’apertura per verificarne il contenuto.

Ci sono anche casi di apertura forzata di una cassetta di sicurezza così come regolamentato dall’articolo 1841 del Codice Civile. Quando ad esempio il contratto è scaduto, la banca, previa intimazione all’intestatario e decorsi sei mesi dalla data della stessa, può chiedere al tribunale l’autorizzazione ad aprire la cassetta. L’intimazione può farsi anche mediante raccomandata con avviso di ricevimento. L’apertura si esegue con l’assistenza di un notaio. Il Tribunale - secondo quanto prevede la normativa - può disporre la conservazione degli oggetti rinvenuti o anche ordinare la vendita di una parte di essi che sia sufficiente al soddisfacimento di quanto è dovuto alla banca per canoni e spese.

La banca può controllare il contenuto della mia cassetta di sicurezza?

I clienti possono introdurre oggetti all’interno della cassetta di sicurezza in maniera del tutto riservata. L’intestatario non è tenuto, infatti, a comunicare alla banca il contenuto. Al contempo deve informare la banca del valore totale dei beni immessi nella cassetta perché coperti da polizza assicurativa. 

Quali sono le responsabilità della banca per le cassette di sicurezza?

A disciplinare il servizio delle cassette di sicurezza è l’articolo 1839 del Codice Civile che recita: “Nel servizio delle cassette di sicurezza la banca risponde verso l’utente per l’idoneità e la custodia dei locali e per l’integrità della cassetta, salvo il caso fortuito”. È la banca, dunque, ad essere responsabile del contenuto della cassetta di sicurezza, fatta eccezione per il ‘caso fortuito’ indicato dal legislatore. È chiaro che in caso di furto ne risponda la banca in quanto la cassetta di sicurezza è un servizio pensato proprio per scongiurare simili episodi. Tra i casi fortuiti figura, invece, una calamità naturale, come ad esempio un terremoto.

Quanti soldi si possono tenere in una cassetta di sicurezza in banca?

Il contratto tra la banca ed il cliente prevede in genere che il valore massimo dei beni totali da inserire nella cassetta di sicurezza sia di 100.000 euro.

Cosa non si può mettere nella cassetta di sicurezza?

La legge vieta l’introduzione all’interno della cassetta di sicurezza di oggetti che possano rappresentare un pericolo o arrecare danni, disturbi e pregiudizi. È il caso di armi, droghe o altri oggetti ritenuti pericolosi ed illegali.

Ultimo aggiornamento aprile 2024

A cura di: Tiziana Casciaro

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