Bitstamp: attacco hacker su piattaforma per i Bitcoin

Anche i Bitcoin possono essere rubati. La moneta virtuale è stata infatti protagonista di uno dei più gravi attacci informatici degli ultimi mesi. Ad essere colpito Bitstamp, tra i più importanti portali europei di servizi finanziari focalizzati sullo scambio del cyber-conio. La società, considerata la terza Borsa di Bitcoin al mondo, con sede in Slovenia e Regno Unito, ha dovuto bloccare le operazioni a causa degli hacker, che hanno provocato una perdita di moneta equivalente a milioni di euro. Un attacco gravissimo, che ha comportato il blocco dei portafogli elettronici e dei prelievi.
Gli specialisti ora si interrogano sulla sicurezza degli scambi virtuali, anche in relazione all’episodio, risalente a un anno fa, del crac di Mt Gox, allora leader nella commercializzazione della cryptomoneta, alla quale i pirati informatici hanno rubato 450 milioni di dollari in Bitcoin. Gli esperti criticano in modo particolare la tenuta del sistema ed evidenziano falle nella sicurezza, dovute soprattutto alla malleabilità delle transazioni.
Eppure i consumatori che hanno scelto la cyber moneta restano fedeli, così come gli investitori. Ad oggi il Bitcoin è la moneta alternativa più diffusa a livello globale, con una capitalizzazione di mercato di circa 8,7 miliardi dollari. La rete di scambi è gestita attraverso migliaia di computer distribuiti in tutto il mondo.
Marc Andreessen, imprenditore e venture della Silicon Valley, ha recentemente affermato di non avere timori per il sistema Bitcoin in sé; anzi, l’attacco potrebbe rivelarsi quasi salutare, dato che andrebbe ad alzare i livelli di guardia verso soggetti poco trasparenti che operano nell’ecosistema, come accaduto in passato con la chiusura di Silk Road, sito di e-commerce basato sul software di anonimato Tor.
Anche il board di Bitstamp ha tenuto a rassicurare gli utenti, garantendo che la maggioranza delle riserve non può essere attaccata, perché codificata in computer non collegati alla rete Internet e quindi non accessibili. Via Twitter, il Ceo di Bitsamp Nejc Kodric ha comunque inviato le sue scuse ai clienti frodati.
Nonostante gli entusiasmi degli appassionati di tecnologie, la moneta virtuale sta vivendo una fase di forte ripensamento, sia in termini di gestione che di valore. Oggi un Bitcoin di Mt Gox, quotato al picco massimo 1.240 dollari, vale al Coindesk 275 dollari. Il 2015 sembra essere l’anno della svolta, dopo il tracollo del 2014: se la cyber moneta riuscirà a difendersi dagli attacchi e mantenersi competitiva, la sua sopravvivenza non sarà a rischio e si potranno profilare all’orizzonte nuovi scenari.