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Intus e la promessa del 6,5% sui conti deposito

19/10/2015
Intus e la promessa del 6,5% sui conti deposito

In un momento di tassi sotto lo zero e rendimenti dei prodotti finanziari altrettanto poco incoraggianti, apre a diversi interrogativi la proposta di un conto deposito che offre un rendimento fino al 6,5% per vincoli a 36 mesi. La società emittente si chiama Intus e si propone con una formula del tutto insolita.

Intus è un’associazione commerciale fondata in Estonia nel 2014 e specializzata nell’offerta di depositi a risparmio e di prestiti. La forma societaria è quella della cooperativa, che significa come sia i risparmiatori sia coloro che ricevono un prestito ne sono membri con diritto di voto, con la possibilità di indirizzarne gli obiettivi finanziari e manageriali.

La finalità dichiarata della società è offrire ai suoi soci depositi a risparmio e prestiti con tassi competitivi al fine di aumentare il loro benessere finanziario: un’attività basata su valori individuati nel principio del prestito responsabile, nell’integrità aziendale e in un servizio clienti qualificato.

L’arrivo in Italia di Intus non ha lasciato il mercato finanziario indifferente, tanto che l’associazione Altroconsumo ha scritto un comunicato, diffuso poi sul suo sito, dove solleva alcune criticità riguardo al modo di operare della società.

Secondo Altroconsumo, Intus non è un istituto di credito, bensì un’associazione. Questo vuol dire che non è tutelata dal Fondo interbancario europeo e in caso di perdita non può garantire alcuna tutela o rimborso anche parziale del denaro.

L’iscrizione a Intus richiede una quota associativa, differente a seconda del livello desiderato: per il livello bronzo si richiede una quota di 30 euro e per il livello oro 150 euro, con il diritto allo 0,5% lordo in più sul tasso riconosciuto sul deposito. Oltre al contributo variabile da versare, bisogna aggiungere 10 euro come quota fissa.

Il Conto Risparmio proposto da Intus ha il vantaggio della flessibilità ed è il prodotto più indicato per l’esigenza di depositi e prelievi frequenti. Gli interessi sono versati annualmente o alla chiusura del conto e ammontano nel primo caso al 6,5% lordo per i soci che hanno scelto la formula 'bronzo' e al 7% per i soci 'oro'. In caso di pagamento a maturità, i primi vedranno corrispondersi interessi per il 20,80% e i secondi per un 22,50% lordo.

Nel regolamento l’associazione si riserva di modificare le condizioni del deposito a termine in qualsiasi momento con l’obbligo per il titolare del conto di accettare le nuove condizioni, pena vedersi rifiutare la corresponsione degli interessi. Questi vengono versati al lordo delle tasse, che dovranno essere pagate nel proprio paese di residenza fiscale.

Di fatto, secondo la Convenzione sottoscritta tra Italia ed Estonia, i redditi provenienti da investimenti come gli interessi maturati dai conti deposito sono generalmente tassati nel Paese di residenza del beneficiario. Pertanto, come sottolinea la nota all’interno del sito, per i residenti in Italia, è propria responsabilità fornire informazioni sui propri investimenti alle autorità fiscali italiane competenti.

Il conto deposito Intus rispetta dunque le leggi estoni ma sempre secondo Altroconsumo il regolamento disponibile sul sito perderebbe qualcosa nella traduzione, anche su informazioni essenziali come i costi dei prodotti.

A cura di: Paola Campanelli

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