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Un italiano su due sceglie il conto corrente online

Pubblicato il 23/05/2016

Aggiornato il 26/09/2017

Un italiano su due sceglie il conto corrente online

Torniamo a parlare di conti correnti dopo avervi consigliato quelli più convenienti di maggio. L’alta volatilità sui mercati finanziari dovuta alle tensioni geopolitiche e ai timori di un rallentamento dell’economia globale, spingono sempre più investitori a stare alla larga dalla Borsa e da investimenti rischiosi, in attesa di tempi migliori.

Un’analisi puntuale arriva dall’Osservatorio di ConfrontaConti, che mensilmente rileva i comportamenti dei risparmiatori che si rivolgono al canale online per raccogliere informazioni e richieste sui prodotti offerti dai principali istituti di credito sul mercato. 

Nel primo semestre 2016 (fino a maggio) non si rilevano significative novità sul saldo attivo, con la percentuale di coloro che dispongono di oltre 10.000 euro sul conto corrente che passa al 31,6% dal 31,3% del secondo semestre 2015. A seguire coloro che hanno una cifra compresa tra i 1.001 e i 3.000 euro, con il 18,2%, mentre il 17,2% ha tra i 5.000-10.000 euro. La percentuale di coloro che possiedono tra i 1.000 e i 3.000 euro si porta al 18,2% mentre il 16,4% ha in conto una cifra inferiore o uguale a 1.000 euro.

In media gli italiani possiedono un saldo pari a 14.283 euro, valore più o meno stabile rispetto agli ultimi sei mesi del 2015 e tra i più alti dal 2010. Il valore più basso di questi ultimi cinque anni, infatti, risale al secondo semestre del 2012, quando si era attestato sugli 8.988 euro.

Più cresce l’età dei correntisti e più alta è la media del saldo. Coloro che hanno dai 55 anni in su dispongono in media di 21.337 euro mentre quelli che hanno tra i 41-55 anni detengono sul proprio conto corrente una media di 15.531 euro. L’importo medio di coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 40 anni è di 11.337 euro e la fascia di giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni fa registrare una disponibilità media sul conto pari a 6.133 euro. Tutti questi valori sono pressoché uguali a quelli registrati nel secondo semestre del 2015.

Il 70,1% dei correntisti risiede nel Nord Italia, il 15,2% al Sud e nelle Isole mentre il 14,7% abita nel Centro Italia. Queste proporzioni, con qualche minima variazione, si sono mantenute nel corso dei sei anni di rilevazioni.

Riguardo all’età dei richiedenti, la maggior parte ha tra i 26 e i 40 anni: il 41,1%. Il 34,1% ha tra i 41 e i 55 anni e il 18,8% ha più di 55 anni. Si riduce notevolmente la percentuale dei giovani tra i 18 e i 25 anni che dispone di un conto corrente, il 5,9% contro l’8,1% dello scorso semestre.

Continua a crescere la percentuale di coloro che scelgono il conto online, di cui abbiamo già declamato la straordinaria convenienza, arrivando al 49,9%, vale a dire un italiano su due, mentre il 41,5% si destreggia tra filiale e web. Affezionati a livello materiale alla propria banca, preferendo la gestione classica, solo l’8,6%, che potrebbe non avere molta dimestichezza con la tecnologia. Il canale online piace soprattutto ai giovani con percentuali che passano dal 50,3% al 40% se si confrontano le fasce d’età 18-25 e over 55. Tra questi ultimi si registra la percentuale più alta di coloro che decidono di aver a che fare solo con la propria filiale (15,9%).

Analizzando l’operatività del conto, vale a dire il numero e la tipologia di operazioni effettuate, l’Osservatorio nei primi mesi dell’anno rileva che il 43,4% dei correntisti ha scelto un’operatività media, con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 32,1% ha optato per un’operatività bassa, con un totale di 20 operazioni l’anno e il 22,3% per una formula con un totale di 150 operazioni l’anno. Solo il 2,2% dei conti prevede la personalizzazione dei movimenti, con l’utente che stabilisce il numero e la tipologia di operazioni più consone al suo utilizzo. Le percentuali che si spartiscono il tipo di operatività per conto sono sostanzialmente invariate negli ultimi cinque anni, discostandosi da un semestre all’altro di pochi punti.

Infine si arriva allo scoperto di conto o fido di cassa, lo strumento per sopperire a momentanee crisi di liquidità. Il 91,3% dei correntisti non lo richiede, e andando a sezionare il dato sulla distribuzione geografica, la prevalenza di questa scelta è nel Nord e Centro Italia, mentre al Sud e nelle Isole il 12,2% richiede questa formula sul conto. Esiste un’ulteriore discriminante che è l’età, perché l’11,1% dei correntisti con un’età compresa tra 41 e 55 anni la richiede, mentre solo il 6,2% con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni fa uso dello scoperto di conto.

E' utile ricorda che grazie a ConfrontaConti.it è possibile trovare il miglior conto corrente, confrontando le offerte dei principarli istituti di credito. Utilizzando questo comodo e prezioso strumento, il conto corrente online più conveniente al 23 maggio 2016 è Conto corrente YouBanking della Banca Popolare di Novara. Simulando il conto di un utente 41enne milanese con un saldo attivo di 5.000 euro, canale di utilizzo online e filiale, frequenza di utilizzo media e accredito di stipendio, gli interessi netti sono di 63 centesimi di euro e il tasso a regime dello 0,01% lordo. Il costo del canone è di 1 euro. 

Il miglior conto corrente solo online, invece, a parità di altre condizioni, risulta essere quello di bancadinAmica, dell’omonima banca. Il costo totale è pari a zero e gli interessi netti di 37 euro. Il tasso a regime è dell’1% lordo. 

A cura della Redazione

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