È online il risparmio per i conti correnti
Aggiornato il 30/09/2016

Dopo aver parlato dei conti deposito, oggi facciamo un focus sui più tradizionali conti correnti, che erano, e rimangono, sempre cari alle famiglie italiane.
Lo conferma un’indagine del Corriere Economia, che stila la classifica di dieci banche tra le principali del mercato finanziario italiano, mettendo a confronto il costo di un conto tradizionale con quello esclusivamente online.
135 euro la spesa media annua di una famiglia che sceglie un conto con operatività media, quando la gestione è totalmente fisica, mentre si abbassa a 105 euro per il conto aperto in filiale ma con l’utilizzo dell’home banking.
Il costo di un conto corrente online? Zero, salvo che non si decida di effettuare operazioni allo sportello perché in tal caso la spesa arriva a 5 euro per ogni richiesta.
Si paga dunque la mancata dimestichezza con la rete e la necessità di dover ricorrere al canale fisico per gestire il proprio conto corrente. È per questo che cresce la percentuale, anche di non più giovanissimi, che sceglie il conto online.
I dati dell’Osservatorio di ConfrontaConti.it di settembre documentano l’aumento della percentuale di utilizzo del canale web, passato al 51,1% dal 50,4% dello scorso semestre. Una crescita straordinaria se si pensa che solo nello spesso periodo del 2011 la stessa percentuale era del 28%. L’evidenza è che gli aumenti riguardano tutte le fasce di età, inclusa quella degli over 55 che passano dal 40,5% al 40,6%.
Si riduce la disponibilità media di denaro sui conti degli italiani. Il 18,9% ha meno di mille euro, percentuale in aumento rispetto allo scorso semestre, quando aveva misurato il 16,9%. E si riduce al 27,3% contro il 30,7% del periodo precedente la percentuale di coloro che fanno registrare un saldo medio superiore ai 10.000 euro. Il 19,8% detiene una cifra tra i 1.000 e i 3.000 euro e il 17,6% fra i 3.000 e i 5.000 euro. L’intervallo con una percentuale più bassa è quello relativo alla fascia dai 5.000 ai 10.000 euro.
Cala anche nel secondo semestre la media del saldo, che si stabilisce a 11.251 euro contro i 13.565 del semestre precedente. Il valore è il più basso dal 2011, anno in cui nel primo semestre era stato rilevato dall’Osservatorio un saldo medio pari a 10.566 euro. Il saldo attivo aumenta con il crescere dell’età del titolare: è di 5.224 euro tra i 18 e i 25 anni, di 9.942 euro tra i 26 e i 40 anni, di 12.050 tra i 41 e i 55 anni e di 16.948 oltre i 55 anni. È proprio quest’ultimo il valore con un maggiore gap rispetto ai periodi precedenti, visto che nello stesso periodo dell’anno scorso misurava 22.075 euro.
Rimane quasi invariata la ripartizione delle richieste per area geografica, con il Nord in testa alle richieste di conto e il 71,1% sull’intero campione, seguito dal Sud e dalle Isole con il 14,9% e dal centro Italia con il 14,0%.
Quasi la metà dei richiedenti – il 44,8% - sceglie un’operatività media, con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 31,1% del campione opta per un’operatività bassa con la disponibilità di 20 operazioni annue e il 22,3% decide invece di disporre di 150 operazioni l’anno. Solo l’1,9% sceglie un conto con un’operatività personalizzata, stabilendo il numero e la tipologia di operazioni più consoni all’utilizzo del suo conto.
Ultimo dato importante, le richieste di scoperto di conto, in aumento di soli 0,6 punti percentuali rispetto allo scorso semestre: sono infatti il 9,8% dei conti, contro il 90,2% delle richieste che invece non richiede questo servizio.
Ricordiamo che chi avesse necessità di cambiare per ridurre le spese di gestione del conto o fosse intenzionato ad aprire un nuovo conto, su ConfrontaConti.it è possibile trovare il prodotto più conveniente secondo le proprie esigenze di spesa e di utilizzo del conto stesso.
Al 23 settembre, simulando la richiesta di un utente di 31 anni con saldo medio attivo di 5.000 euro, canale di utilizzo online, frequenza di utilizzo media, accredito di stipendio o pensione, il primo posto per convenienza spetta al conto corrente online di BancadinAmica, che garantisce interessi netti per 37 euro con tasso a regime dell’1% lordo. La gestione del conto è gratuita, il canone è zero e così i bolli. Gratuiti anche i prelievi Bancomat/VPay in tutta Europa.
Secondo nella classifica della convenienza il Conto Webank, che offre interessi netti e ricavi per 2,22 euro, con costi di gestione e del canone pari a zero. Per chi lo richiede entro il 31/12, accredita lo stipendio o la pensione oppure apre una linea vincolata a 12 mesi senza facoltà di svincolo anticipato con almeno 1.000 euro, in regalo 120 euro di buoni carburante TotalErg.
Il conto più conveniente per chi invece non vuole rinunciare a recarsi in filiale o necessita di fare operazioni come versare assegni, è quello di CheBanca! al costo fisso è di 24 euro e Tasso a regime 0,00% lordo. Tra i vantaggi di questo prodotto c’è la possibilità di recarsi in banca fino alle 19.00 durante la settimana e anche il sabato mattina. I prelievi, i pagamenti e le carte sono gratuiti.