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E-banking: in Italia stenta a decollare

11/04/2018
E-banking: in Italia stenta a decollare

L’utilizzo dell’e-banking sul territorio nazionale fatica ancora a svilupparsi, accusando un forte divario rispetto ai principali Paesi europei.

Il "Rapporto e-banking 2018" di BEM Research evidenzia che in Italia solo il 31% degli utenti fa uso del canale online, contro il 46% della Spagna, il 56% della Germania e il 62% della Francia, mentre la media dell’area euro è pari al 52%. Percentuali più basse rispetto all’Italia le fanno registrare solo Cipro (28%), Grecia (25%), Bulgaria (7%) e Romania (5%). Si distinguono invece per diffusione dell’home banking la Danimarca (90%), l’Olanda (89%) e la Finlandia (87%).

I giovani ancora poco confidenti con l'online

Il freno a un utilizzo più disinvolto della rete per gestire le operazioni bancarie sarebbe soprattutto di ordine culturale, ma c’entrano anche fattori come età e sesso. Ad esempio, il divario tra uomo e donna nell’uso di questi servizi è molto più ampio in Italia rispetto alla media europea, visto che sul territorio nazionale sono utilizzati dal 36% degli uomini (in Europa dal 54%) e dal 26% delle donne (50% nel complesso dei Paesi europei).

Guardando invece alla classificazione per età, si osserva un netto ritardo nella diffusione dell’internet banking tra le categorie di soggetti più giovani (16-24 anni), un trend dovuto sicuramente all’alto tasso di disoccupazione giovanile (che si attesta quasi al 40%, contro il 21% nella media dell’Area euro). I soggetti più anziani tendono invece ad avere un livello di propensione nell’uso dell’e-banking simile al resto d’Europa, mentre resta ampio il divario per i soggetti in età lavorativa.

Per quanto riguarda la segmentazione territoriale, sono soprattutto le famiglie residenti nel Centro-Nord d’Italia a fare uso del canale online. In particolare, è la Lombardia ad avere la maggiore incidenza dell’home banking, seguita dalla Valle d’Aosta, dall’Emilia-Romagna e dal Piemonte; restano indietro invece alcuni territori del Sud, come la Basilicata, la Calabria e la Campania.

Home banking più sicuro rispetto al passato

Tuttavia, l’utilizzo dell’home banking è destinato a crescere grazie anche alla maggiore sicurezza in termini di accesso ai canali digitali garantita dagli istituti di credito.

Secondo l’ABI Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’ABI (Associazione Bancari Italiani), nel 2016 il 32% delle banche ha aumentato di oltre il 5% le risorse economiche destinate a misure di sicurezza digitale a protezione della clientela – una notizia che si può approfondire nella news “L’home banking diventa sempre più sicuro”. Il crescente livello di tutela per i clienti è la giusta strada per contrastare la resistenza al cambiamento di quella grossa parte di utenti che ancora non fa uso dei canali digitali.

Il successo dei conti online

L’internet banking è una funzione disponibile sulla maggior parte dei conti correnti tradizionali, ma la scelta di un conto online consente di ottenere un notevole risparmio di costi. Per orientarsi nella scelta, sempre più italiani si rivolgono ai servizi di comparazione online, incoraggiati dalla facilità di cambiare banca grazie alla recente normativa che accoglie le direttive europee in materia di trasparenza e di facilitazione delle operazioni di trasloco del conto. Da tenere presente che l’utilizzo dei servizi via internet riduce drasticamente costi e tempi di attesa, grazie al collegamento dell’utente dalla propria area clienti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

Il miglior servizio di confronto delle offerte viene offerto da ConfrontaConti.it, il portale che permette di individuare velocemente il conto online più adatto alle proprie esigenze confrontando le soluzioni di oltre 50 Istituti di credito.

Simulando la richiesta di un utente di 35 anni, con saldo medio attivo di 5.000 euro, frequenza di utilizzo media, accredito di stipendio, si distingue la convenienza di BancadinaAmica che propone il suo conto a costo zero e offre interessi netti per 37 euro (corrisposti trimestralmente e in maniera posticipata). Il Tasso a regime è dell’1,00% lordo e i prelievi Bancomat/VPay sono gratuiti in tutta Europa; nessuna spesa durante il primo anno anche per la carta di credito, che resta gratuita per i periodi successivi solo se si superano i 4.500,00 euro di spesa.

A cura di: Paola Campanelli

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