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E-commerce in crescita anche nel 2018: crescono gli acquisti via smartphone

21/06/2018
E-commerce in crescita anche nel 2018: crescono gli acquisti via smartphone

Lo smartphone si conferma uno strumento centrale nel processo di acquisto degli italiani. Secondo i trend evidenziati durante l’ultimo Netcomm Forum, svoltosi a Milano il 30 ed il 31 maggio scorsi, l’e-commerce in Italia non conosce battute d’arresto: nel 2018 gli acquisti in rete aumenteranno del 15%, soprattutto in relazione all’utilizzo dei dispositivi mobile che giocano un ruolo cruciale nelle strategia aziendali relative al commercio elettronico. 

Stando alle stime emerse durante l’evento, in cui ogni anno si analizzano gli andamenti del digital retail e della digital transformation delle aziende, gli acquisti online sfioreranno il considerevole importo di 27 miliardi di euro, con un incremento di oltre 3,6 miliardi rispetto al 2017. 

Questi dati si confermano perfettamente in linea con quanto evidenziato gli scorsi anni. In particolare, nella news "Pagamenti digitali: un balzo da record", nel 2017 abbiamo assistito ad un incremento quasi esponenziale, con oltre 30,4 miliardi di transato e un +46% sull’anno precedente. Il dato è stato rilevato dall’Osservatorio "Il mobile payment & commerce alla conquista del mondo", realizzato dal Politecnico di Milano, sulla base dei dati consolidati per il 2016.

Onlife consumer e omnicanalità, i trend del 2018

Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, ha commentato i dati riportati in precedenza, sottolineando lo tsumani tecnologico che i consumatori si apprestano a vivere sul breve-medio termine: “La crescita del mercato online prosegue in maniera lineare rispetto al 2017, ma dietro a questo trend si cela un forte cambiamento: le nuove tecnologie hanno modificato significativamente i comportamenti dei consumatori, i modelli di business e i processi di vendita segnando una nuova era del retail e dell’economia globale». 

In effetti, negli ultimi anni, si sono affermati fattori come la connessione a internet sempre disponibile (si parla ormai di onlife consumer), la condivisione delle proprie esperienze in rete, l’interazione tra gli utenti. Proprio per questo le aziende che puntano sull’ecommerce si focalizzano sempre di più sul concetto di omnicanalità, lavorando nello specifico sull’integrazione tra il web con il mondo fisico. 

Anche se i negozi restano centrali nel processo di acquisto, le analisi ci confermano che sarà sempre più esteso il processo di integrazione sempre più omogeneo tra online e offline, grazie anche all’utilizzo di big data e algoritmi intelligenti, in grado di riconoscere i comportamenti degli utenti e di creare offerte coerenti con le loro aspettative.

I numeri dell’ecommerce in Italia

Nel nostro Paese, i consumatori online acquistano prevalentemente nei settori dell’informatica e dell’elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro. Positivi anche i risultati dell’abbigliamento (+21%) che passa da 2,4 miliardi nel 2017 a circa 3 miliardi nel 2018, e dell’editoria (+25%) con 1 milione di euro.

Registrano buone performance anche il Food & Grocery (+34%) che passa da 0,83 miliardi di euro del 2017 a 1,1 miliardi, il Beauty (+29%) con quasi 430 milioni, arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi.

Anche i servizi si stanno sviluppando online, con una crescita più moderata rispetto agli altri settori: si rileva un incremento di circa 9,7 miliardi di euro per turismo e trasporti, di 1,3 miliari per le assicurazioni.

Massima sicurezza per ogni acquisto

La diffusione sempre più capillare degli acquisti online è dovuta anche alla percezione di sicurezza da parte dei consumatori. Grazie agli strumenti che gli istituti di credito e gli altri player mettono a disposizione degli utenti, è sempre più agevole controllare le transazioni in qualsiasi momento, da pc, tablet o smartphone.

Esistono chiaramente numerosi tentativi di truffa, ma vengono sempre più frequentemente bloccati in maniera tempestiva. Tra le frodi elettroniche più diffuse ricordiamo lo skimming ed il famigerato phishing: nel primo caso una 'cimice' in Javascript viene installata su una piattaforma di e-commerce, trafugando i dati della carta di credito in tempo reale; con il phishing vengono inviate e-mail attraverso le quali si chiede di modificare i propri dati allo scopo di entrarvi in possesso. Su questi temi vi invitiamo a leggere la news "Le truffe elettroniche: come difendersi".

Per contrastare le frodi elettroniche, è stata sviluppata Nexi, la PayTech delle banche che, in diverse modalità, gestisce 2,7 miliardi di transazioni ogni anno: ad oggi i tentativi di truffa sono solo lo 0,03% del totale transazioni gestite. L’80% di questo 0,03% viene intercettato da Nexi prima ancora dell’addebito ai titolari, o addirittura stornato direttamente dall’esercente. Solo una minima percentuale non viene intercettata per tempo: in questi casi è il titolare a richiedere il rimborso, che verrà accreditato sul conto.

Ricordiamo inoltre che, a gennaio 2018, è entrata in vigore la disciplina europea sui Digital Payment, come spiegato nel nostro approfondimento "Pagamenti digitali, scatta la nuova normativa": il provvedimento ha introdotto nuove regole per aumentare la trasparenza e la sicurezza dei pagamenti online.

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Abbiamo visto che l’ecommerce si sta confermando uno tra i più diffusi canali di acquisto. Anche in ambito conti correnti e conti deposito, sempre più consumatori si avvalgono di soluzioni digitali, spinti dalla convenienza e dalla comodità di utilizzo.

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A cura di: Alessia De Falco

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