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Pagamenti sempre più digitali nelle abitudini quotidiane

Pubblicato il 05/10/2018

Aggiornato il 08/10/2018

Pagamenti sempre più digitali nelle abitudini quotidiane

Gli italiani prendono sempre più confidenza con i pagamenti digitali. La conferma arriva dal 16° Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments di Assofin, CRIF Nomisma e GfK, secondo cui le operazioni effettuate con strumenti diversi dal contante sono salite nel 2017 dell’1,9% rispetto all’anno precedente. A tale dinamica corrisponde anche un aumento dei volumi complessivi, +4,9%, mentre è rimasto sostanzialmente stabile l’importo medio transato annuo, con  poco più di 1.500 euro.

La crescita dello scorso anno ha tuttavia un ritmo nettamente inferiore rispetto a quanto registrato nel 2016, risultato record di cui avevamo parlato nella nostra news “Pagamenti digitali: un balzo da record”, dove riportiamo il dato di un transato di 30 miliardi di euro, ben il 46% in più rispetto al 2015. 

Le operazioni con carte di credito

Nel 2017 il numero delle carte attive nel nostro Paese ha registrato un lieve calo, -1% rispetto al 2016, un andamento da attribuire al deciso rallentamento delle carte aziendali. Tuttavia non si è arrestata la crescita del numero di transazioni effettuate, +10,2%, e degli importi transati, saliti del 5,6%. Non dimentichiamo che l’utilizzo delle carte di credito è quasi raddoppiato tra il 2008 e il 2016 (+85%) grazie anche alla diffusione degli acquisti online tramite i numerosi siti di e-commerce. A questo proposito, nella news “E-commerce in crescita anche nel 2018: crescono gli acquisti via smartphone” rileviamo che i consumatori online comprano prevalentemente nei settori dell’informatica e dell’elettronica, con 4,6 miliardi di euro spesi durante il 2018 (+18%), mentre numeri rilevanti hanno riguardato anche il comparto dell’abbigliamento (+21% e circa 3 miliardi di euro) e dell’editoria (+25% e un milione di euro).

Bene anche le carte di debito

L’elevato utilizzo di questo strumento ha portato anche qui una crescita sia degli importi complessivi (+1,9%) che del numero di operazioni effettuate (+5,7%). Per quanto riguarda l’utilizzo delle carte prepagate, il 2017 ha confermato il successo degli anni precedenti, con incrementi del 7,3%, mentre il valore delle operazioni è salito di oltre il 20%.

L’importanza del conto corrente

Ricordiamo che le carte di credito e di debito sono collegate quasi sempre a un conto corrente. Le ultime rilevazioni fatte da Bankitalia sull’onerosità dei conti ci dicono che la spesa media del 2017 è stata di 77,6 euro, in aumento di 1,1 euro rispetto al 2015. Sotto la lente dell’Istituto sono finiti 13.036 conti correnti bancari e 1.040 conti correnti postali, includendo anche per la prima volta 836 conti online, la cui spesa media rilevata è stata nettamente inferiore rispetto a quella dei conti tradizionali e pari 14,7 euro, molto lontana dunque dal costo di un conto gestito in filiale.

Il conto online si sceglie su ConfrontaConti.it

Il portale permette di confrontare le soluzioni migliori messe a disposizione dagli istituti partner, in modo che l’utente possa scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Ipotizzando al 3 di ottobre la richiesta di apertura di un conto online da parte di un 30enne (frequenza di utilizzo bassa, saldo medio attivo di 3.000 euro, accredito dello stipendio), la soluzione più conveniente è Conto Webank, che non prevede costi e offre un minimo guadagno di 0,74 euro. Il Tasso a regime è dello 0,10% lordo, i costi fissi, di canone, bollo, carte, sono zero e così anche i costi variabili, oltre ai prelievi e ai pagamenti presso gli altri sportelli bancari. L’apertura del conto è solo online, mentre l’operatività può avvenire anche in banca.

Con il prelievo cardless il titolare di un conto corrente Webank può effettuare operazioni di prelievo contante presso gli sportelli automatici della Banca (BPM) avvalendosi dell'applicazione mobile Webank per tablet, smartphone o strumenti similari.

A cura di: Paola Campanelli

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