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Per i giovani la banca è mobile e a portata di app

Pubblicato il 07/12/2018

Aggiornato il 19/12/2018

Per i giovani la banca è mobile e a portata di app

La banca è mobile, veloce, sempre connessa. E così piace anche ai giovani. A dirlo è il report annuale di ABI Lab – Doxa sul rapporto tra gli utenti italiani e il Mobile Banking realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano. Con l’affermarsi delle nuove tecnologie, infatti, le banche si sono subito messe in gioco cogliendo sin da subito le grandi opportunità legate a questo nuovo canale e calibrando l’offerta con le aspettative del cliente sempre più abituato a fare qualsiasi cosa da smartphone e da tablet: in poche parole ad avere il proprio conto corrente a portata di app.

Il tutto a partire dall’identikit del cliente tipo. Dall’analisi compiuta su un campione di utenti di Mobile Banking italiani rappresentativi della popolazione italiana che accede a Internet ed effettua operazioni su app o sito, emerge che a preferire smartphone e tablet per operazioni e pagamenti sono soprattutto i Millennials che hanno tra i 18 e i 34 anni. Inoltre, i clienti mobile sono mediamente colti ed informati. Nel dettaglio, ad esempio il 43% di loro ha un diploma di scuola superiore mentre il 23% è laureato.

Tutti loro posseggono uno smartphone, tra l'altro altrimenti non potrebbero connettersi alla loro banca mentre ben il 92% ha anche un Pc portatile, l’83% possiede un Tablet e il 67% aggiunge a ciò anche un computer fisso e una smart TV.  Sulla frequenza di utilizzo del Mobile Banking, è il mattino il momento clou in cui si opera in "mobilità" magari anche connessi da casa mentre si fa colazione. D’altronde sono utenti già abituati a fare veramente tutto da smartphone, persino la spesa come si può leggere nella news sul nostro portale sullo sviluppo dell’e-commerce e la crescita degli acquisti via smartphone nel 2018.

La ricerca sottolinea che quasi il 90% del campione dei clienti mobile ha un conto corrente e una carta bancomat, il 72% una carta di credito, il 67% una carta prepagata, il 47% i prodotti d’investimento e il 40% un conto deposito.

Ben l’89% degli utenti attivi fa ricorso sia ad operazioni informative (come saldo di conto corrente, conto deposito), che dispositive (ad esempio bonifici, F24, stipendi). Invece il 2% opera solo a livello dispositivo e il 9% si dedica solo ed esclusivamente a operazioni di tipo informativo. Lo smartphone vince la gara come dispositivo preferito dagli utenti. Varie le applicazioni d'uso. Dalla ricerca dello sportello più vicino (per il 69% degli intervistati da Doxa) al controllo del saldo e della lista dei movimenti di conto corrente, conto deposito e conto titoli (per il 48%).

Ma c’è anche una nuova frontiera di questa sorta di smart banking. Infatti sul fronte delle funzionalità più innovative introdotte più recentemente, il servizio di trasferimento diretto di denaro tra persone (il noto P2P) è stato già utilizzato dal 24% del campione. Ma non solo. Tra coloro che non hanno ancora usato questo servizio ben il 47% ha detto di esser propenso a farlo in un prossimo futuro.

I servizi più apprezzati sono quelli in grado di incrementare la velocità e la sicurezza delle operazioni di autenticazione e di autorizzazione delle operazioni dispositive come ad esempio il riconoscimento delle impronte digitali e il riconoscimento del viso con la fotocamera come in voga nei più recenti modelli di smartphone.

A questo punto, se si è in possesso dei più competitivi cellulari ultra-connessi, si può consultare la pagina che segnala i migliori conti correnti del momento o provvedere a scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze anche compilando il breve form del comparatore di ConfrontaConti.it.

Ad esempio al 5 dicembre 2018 considerando il profilo medio di un Millennial che vuole in definitiva usare la sua banca soprattutto via smartphone o tablet quella di Webank risulta la soluzione più conveniente sul mercato per un saldo di 3000 euro e una media di 60 operazioni l’anno. Infatti con tasso a regime dello 0,10% lordo non prevede costi fissi di canone, bollo, carte e nemmeno quelli variabili come prelievi e pagamenti.

A cura di: Paola Cacace

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