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Al via il Cashback targa per gli automobilisti che subiscono ritardi

Chiunque effettui un viaggio lungo la rete Autostrade per l’Italia, che subisca un ritardo o un rallentamento a causa dei lavori in corso sulla carreggiata per manutenzione o ammodernamento, può fare richiesta di rimborso. Il cashback dipenderà dall'entità del ritardo e dal chilometraggio percorso.

30/03/2022
traffico rallentato su un’autostrada a tre corsie
Il cashback targa rimborsa il pedaggio

Si chiama Free To X ed è il nuovo programma di cashback che rimborsa agli automobilisti il pedaggio dell’autostrada, per un ammontare pari al 100% della spesa sostenuta.

Partito lo scorso 15 marzo nella sola regione della Liguria, il cashback targa sarà attivo in tutta Italia a partire dal prossimo 15 aprile, grazie all’utilizzo delle telecamere ASPI installate presso i caselli autostradali, che rilevano la targa delle vetture e incrociano i dati dei pagamenti effettuati cash, con carta di credito oppure con Telepass.

Chi può richiedere il rimborso

Chiunque effettui un viaggio lungo la rete di strade gestita da Autostrade per l’Italia, che abbia subito un ritardo o un rallentamento a causa dei lavori in corso sulla carreggiata per manutenzione o ammodernamento, può fare richiesta di rimborso.

Disponibile per privati, partite IVA e aziende che pagano con dispositivi di telepedaggio, carte o contanti, il servizio sarà aperto anche nei prossimi mesi ai consorzi, con la possibilità di recuperare tutti i transiti rimborsabili a partire dal 15 settembre 2021.

Per effettuare domanda è necessario presentare la ricevuta del pagamento del pedaggio, risalente a non prima del 15 settembre 2021 e comunque non più di 4 mesi precedenti alla registrazione la servizio e non dopo 12 mesi dalla richiesta.

Come funziona il cashback targa

Il cashback targa si basa su un solo principio: i ritardi subiti dagli automobilisti sulle linee autostradali a causa dei cantieri che spesso presidiano i bordi autostradali per mesi, un problema molto frequente e sentito della viabilità del nostro Paese. Il rimborso dipenderà da due principali variabili:

  • l’entità del ritardo, che deve essere almeno di 15 minuti;
  • il chilometraggio percorso.

Il rimborso può essere richiesto anche al termine del viaggio, una volta usciti dal casello autostradale oppure in un momento successivo.

Quello che è necessario, invece, è scaricare la App Free to X, disponibile per supporti iOS e Android, e dotarsi quindi di uno smartphone che consente di accedere al servizio durante il viaggio.

Il calcolo del rimborso è semplice e definito sulla app per fasce. Ad esempio:

  • per una tratta compresa tra 0 e 29 km, si avrà diritto al 100% di rimborso per un ritardo di 15 minuti;
  • per una tratta di oltre 500 km e un ritardo tra 15 e 29 minuti su, si avrà diritto a un rimborso del 5% del costo del pedaggio.

Quando richiedere il rimborso

Seppur la richiesta di rimborso possa essere effettuata in un secondo momento, gli automobilisti che hanno subito dei ritardi a causa di lavori in autostrada possono presentare la richiesta non appena superato il casello di uscita, a patto che abbiano sottoscritto una tariffa mobile con connessione dati sul proprio smartphone che permetterà di accedere al servizio in qualunque momento.

Il rimborso avverrà direttamente sul conto corrente bancario o nella fattura dell’operatore di pedaggio (es. Telepass).

A cura di: Paola Campanelli

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