Bonus bancomat: quasi tutto pronto anche per il cashback
Il cashback previsto con il bonus bancomat dà diritto al 10% di rimborso su una soglia minima di spesa di 3.000 euro l’anno. L’obiettivo è contrastare il nero alimentato dai pagamenti in contanti e incentivare l’utilizzo della moneta elettronica negli esercizi fisici.

Tra la quantità di misure contenute nel recente Decreto Agosto, il bonus bancomat si giustifica con il piano di lotta del Governo all’evasione fiscale.
L’obiettivo sarebbe quello di tendere a una società dove i pagamenti elettronici costituiscano la normalità, condizione ben lontana dalla realtà del nostro Paese, diventata invece normalità per alcuni Paesi del nord Europa.
Un contributo all’eliminazione del contante è rappresentato sicuramente dal conto corrente online, mezzo di pagamento facile da aprire e gestire e cosa molto importante, molto vantaggioso rispetto al conto tradizionale.
Per avere un’idea di cosa si trova sul mercato a costo a volte zero, basta consultare i migliori conti online secondo Segugio.it, il comparatore leader in Italia.
Cos’è il cashback
Il cashback è la restituzione di una percentuale del denaro pagato, in genere sullo stesso mezzo usato per il pagamento, ma anche su un conto corrente. Nel caso del cashback di Stato previsto con il bonus bancomat, dove non è ancora chiara la modalità di rimborso delle somme, l’obiettivo è contrastare il nero alimentato dai pagamenti in contanti e incentivare l’utilizzo della moneta elettronica negli esercizi fisici, dove si può pagare in contanti.
Questo spiega l’esclusione delle transazioni effettuate online, visto che in rete i pagamenti sono tendenzialmente sempre tracciabili.
Come funziona
Riassumiamo qui le regole del cashback di Stato, ricordando che non esistono limiti di categorie merceologiche: si potrà ricorrere ai pagamenti elettronici per acquistare un pacco di caramelle o un televisore.
Più specificamente, il cashback dà diritto al 10% di rimborso su una soglia minima di spesa di 3.000 euro l’anno (1.500 euro a semestre).
Le regole sono:
- almeno 100 transazioni effettuate con moneta elettronica l’anno (50 ogni semestre);
- pagamenti effettuati presso esercizi commerciali fisici;
- si potranno utilizzare soltanto carta di credito, bancomat, app bancaria e anche bonifico
Come fare per ottenere i rimborsi
Non c’è ancora una comunicazione ufficiale, ma con molta probabilità la gestione delle operazioni di cashback dovrebbe essere a opera della piattaforma PagoPa.
I rimborsi dovrebbero essere invece gestiti dalla Consap, la società controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Da parte dell’utente invece, per partecipare all’operazione sarà necessario avere un’identità SPID e scaricare l’applicazione IO, la stessa necessaria per ottenere il bonus vacanze. Basterà iscriversi inserendo il codice fiscale, i metodi di pagamento (carte oppure app) e il conto corrente dove si intende ricevere i rimborsi.
Il super cashback
Proprio come avviene per le lotterie, lo Stato riconosce un premio finale ai cittadini che useranno maggiormente i pagamenti elettronici: i primi 100 che totalizzeranno il numero di operazioni maggiore di spesa, riceveranno un super premio da 3.000 euro.
Il premio è sul numero delle operazioni e prescinde dal valore degli scontrini, quindi si potrà utilizzare la moneta elettronica il maggior numero di volte anche per acquistare solo una quantità di caffè, piuttosto che la stessa quantità di televisori. In questo caso il rimborso potrebbe avvenire, secondo quanto dichiarato finora, sul conto corrente del cittadino.
Incentivi anche per gli esercenti
Dal 1 luglio di quest’anno è già scattato il bonus Pos dedicato ai negozianti o ai prestatori di servizi. Questo prevede un credito di imposta del 30% sulle commissioni addebitate dagli operatori per le transazioni effettuate con strumenti di pagamento tracciabili (quindi carte e bancomat).