Carta di credito: gli elementi da valutare nella scelta
Per scegliere la carta di credito meno onerosa è importante valutare bene alcuni fattori cruciali, che dipendono dallo strumento selezionato ma anche dall'istituto. La differenza tra banche tradizionali e online si vede principalmente sul tema dei costi di mantenimento e del plafond.

La carta di credito è sempre più utilizzata dai consumatori italiani, anche grazie alla possibilità di utilizzare i wallet digitali; però questo strumento di pagamento ha dei costi fissi più alti rispetto alla carta di debito, solitamente inclusa nel conto corrente con un canone nullo o molto ridotto. Ad esempio, per una carta di credito classic, bisogna considerare in media 35 euro di spesa annua, oltre a 53 euro per un conto d’appoggio.
Oltre ai costi più elevati, le carte di credito hanno la peculiarità di non essere accessibili a tutti - in quanto bisogna rispettare dei requisiti reddituali e/o patrimoniali per richiederle - ma garantiscono maggiori vantaggi, oltre alla possibilità di effettuare spese senza l’addebito diretto. Le spese, infatti, vengono pagate in un’unica soluzione nel mese successivo (con le carte “a saldo”) oppure a rate (con le carte “revolving”), con l’applicazione di un tasso di interesse.
L’Osservatorio di ConfrontaConti.it si è concentrato sui costi delle carte di credito, analizzando anche i parametri principali da considerare quando si sceglie una carta di credito.
Quanto costa una carta di credito?
Una carta di credito comporta un costo fisso e dei costi legati all’utilizzo. In media, una carta di credito “classic”, ovvero la proposta entry level della gamma degli istituti bancari, prevede un canone di 34,80 euro all’anno. Ci sono, però, differenze significative tra banche tradizionali e banche online (in questa categoria rientrano anche gli istituti con poche filiali sparse sul territorio e che operano principalmente online): con una banca tradizionale, infatti, la carta di credito ha un costo medio di 45,80 euro all’anno, mentre con una banca online il canone si riduce a 21,80 euro all’anno, tagliando più della metà della spesa da sostenere.
La differenza si presenta anche nel costo della carta aggiuntiva: i clienti che richiedono una carta di credito supplementare alla propria banca devono aggiungere circa 28 euro all’anno per il mantenimento di questa seconda carta, 31,44 euro per le banche tradizionali e 15,66 euro per le banche online.
Inoltre, la carta di credito ha bisogno di un conto corrente d’appoggio. Nella maggior parte dei casi, le banche propongono soluzioni abbinate, con la possibilità di aprire il conto corrente e poi richiedere la carta di credito. Il conto d’appoggio, in media, ha un canone di 53,01 euro all’anno, con possibilità di ottenere sconti rispettando alcune condizioni fissate dalla singola banca. Con le banche tradizionali, il canone del conto corrente è di 62,16 euro all’anno, mentre con le banche online si scende fino a 39,78 euro.
Complessivamente, il costo di un conto con annessa carta di credito è di 87,81 euro l’anno, con un picco di 107,97 euro per le banche tradizionali e un minimo di 61,59 euro per le banche online, che, quindi, consentono di risparmiare circa 46 euro rispetto alle banche tradizionali.
Il plafond medio delle carte di credito
Per quanto riguarda il plafond mensile, per le carte classic le banche propongono un minimo di 1.284 euro ma, nella maggioranza dei casi, gli istituti consentono ai clienti di richiedere un incremento del plafond. In questo caso, però, bisogna sempre valutare caso per caso per poter trovare l’equilibrio giusto tra plafond e canone annuale (che potrebbe crescere con un plafond più alto).
Il plafond mensile concesso dalle banche tradizionali è leggermente superiore alla media del mercato, trattandosi, in media, di un minimo di 1.411 euro al mese. Le carte di credito delle banche online, invece, hanno un plafond più basso, pari, in media, a 1.100 euro.
Scelta della carta di credito: i parametri da considerare
Nella scelta della carta di credito bisogna tenere in considerazione vari fattori, a partire dal costo di mantenimento. Il canone annuo della carta e quello del conto d’appoggio rappresentano i costi fissi da sostenere per usufruire di questo strumento di pagamento. A questi, però, bisogna aggiungere la valutazione del plafond, che deve essere in linea con quelle che sono le proprie esigenze in termini di spesa.
Da non sottovalutare, inoltre, i servizi accessori da abbinare alla carta, come la possibilità di rateizzare le spese e l’accesso a polizze assicurative e benefit vari (polizze viaggio, programmi fedeltà etc.), e i wallet digitali. Infine, bisogna considerare anche la possibilità di passare a una carta di credito premium, spesso definite come “Gold”, “Platino” o altre denominazioni analoghe, che hanno requisiti più elevati da rispettare ma offrono almeno due vantaggi significativi, cioè un plafond molto più elevato e la possibilità di accedere a servizi accessori più completi (polizze assicurative, assistenza premium, accesso a lounge aeroportuali ecc.).