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Con il Covid impazzano gli acquisti online e con le carte

L'emergenza sanitaria e le restrizioni hanno modificato le nostre abitudini di pagamento. Rispetto al passato i consumatori hanno fatto più uso delle carte di pagamento e in particolare della tecnologia contactless. Al Nord segno più per gli acquisti online.

19/07/2021
coppia felice fa acquisti online con carta
Segno più per e-commerce e pagamenti con carta

L’emergenza coronavirus ha stravolto la vita di ciascuno di noi e ha cambiato totalmente anche le nostre abitudini di spesa e di pagamento. Soprattutto durante lo scorso anno il distanziamento sociale, la paura di contrarre il virus e le misure di contenimento stabilite dal Governo hanno spinto i consumatori a far uso di canali di vendita digitali.

In tanti hanno messo da parte i contanti per paura che potessero essere veicolo di trasmissione dell’infezione. E al posto delle banconote sono stati utilizzati altri strumenti di pagamento, come le carte di credito, carte di debito, le app mobile e wallet. A rivelarlo è lo studio pubblicato da Banca d’Italia “L'impatto della pandemia sull'uso degli strumenti di pagamento in Italia”, secondo cui l’emergenza coronavirus ha fatto decollare gli acquisti con carte, con bonifico e ha fatto crescere l’e-commerce.

I mezzi di pagamento tradizionali (contanti, assegni e incassi commerciali), dunque, sono stati messi all’angolo a favore di strumenti di pagamento elettronici. Questi dati, osservati soprattutto durante la prima parte del 2020, hanno comunque caratterizzato anche la seconda metà dell’anno.

La tecnologia contactless cresce nel Mezzogiorno

Rispetto al passato, anche al Centro e nel Mezzogiorno i consumatori hanno fatto più uso delle carte di pagamento e in particolare della tecnologia contactless. In questo modo quel divario rispetto al Nord, prima della pandemia più evidente, è stato colmato. Al Sud l’uso delle carte si è fatto predominante anche per spese di piccolo importo.

E se in Italia Meridionale si è fatto un maggiore uso delle carte rispetto alle banconote, al Nord a presentare il segno più sono stati gli acquisti online. Tale fenomeno è stato evidente soprattutto durante la prima ondata, quando le restrizioni erano molto severe.

Anche se le modalità di pagamento stanno cambiando, c’è da ammettere che il gap con l’Europa resta ancora grande. Nel 2019 – secondo uno studio di Banca d’Italia – il Belpaese era quello con il più basso numero di transazioni pro-capite con mezzi diversi dal contante.

Giù i prelievi durante il lockdown

Lo studio di Bankitalia rivela che nei primi sei mesi dello scorso anno, durante il periodo di lockdown, i prelievi da ATM hanno presentato una battuta d’arresto, calando di oltre il 20 per cento su base annua. Durante il secondo semestre i dati sono stati in risalita, ma il calo resta comunque del 15,1 per cento su base annua.

Inoltre, le transazioni online fatte con carta sono passate dal 25 per cento nel periodo precedente al lockdown, al 40 per cento nel mese di aprile 2020, quando milioni di italiani si sono ritrovati chiusi tra le mura di casa per far fronte all’ondata dei contagi. Durante la fase più acuta dell’emergenza, infatti, complici le restrizioni agli spostamenti e la chiusura delle attività commerciali, il commercio online ha avuto un ruolo notevole in tutte le macro-aree del Paese.

L’indagine di Banca d’Italia sottolinea, pertanto, che tutti i servizi di pagamento digitali sono stati indispensabili durante lo scorso anno sia per le imprese sia per i consumatori. Nonostante le restrizioni e l’aumento dei contagi, i cittadini hanno potuto continuare a fare acquisti attraverso il canale digitale. Questo periodo così buio per l’Italia e per l’intero mondo ha rappresentato, dunque, in un certo senso una spinta in più per il processo di digitalizzazione del Paese, sostenendo la sostituzione dei vari mezzi di pagamento.

A cura di: Tiziana Casciaro

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