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Conti correnti, segno più per le soluzioni online

Sono soprattutto le persone che hanno un'età compresa tra i 26 e i 40 anni a fare più richieste di conti correnti in Italia. A seguire ci sono coloro che hanno tra i 41 e i 55 anni. Rispetto al primo semestre del 2021 aumentano le richieste di conti da parte dei giovani tra i 18 e i 25 anni.

30/09/2021
donna seduta sul divano fa acquisti con carta
Più richieste di conti correnti online

È uno degli strumenti più utilizzati per conservare i propri risparmi e usufruire di tutta una serie di servizi importanti. Il conto corrente permette di gestire meglio il denaro e di effettuare operazioni varie, come i versamenti, i prelievi, i bonifici e i pagamenti. Chi apre un conto corrente può anche far uso del bancomat per prelevare contanti dal conto presso gli sportelli automatici, evitando così la fila in filiale.

Ad avere sempre più il sopravvento sono ormai i conti correnti online. A rivelarlo è l’ultimo Osservatorio di ConfrontaConti.it, secondo cui le richieste di conti online hanno raggiunto il 66,3% del totale. Un bel passo in avanti rispetto al primo semestre del 2020 dove la percentuale era pari al 62,1%. Scende, dunque, ancora la percentuale di chi opta per un conto corrente in filiale (3,9%). Le richieste dei conti, online ma talvolta in filiale, rappresentano, invece, il 29,8% del totale.

Anche in questa seconda parte dell’anno i conti correnti con giacenza superiore ai 10mila euro si trovano in prima posizione. La percentuale è del 40,2% rispetto al 42,9% della prima parte del 2021. In leggera ripresa i conti con giacenza dai 5.000 ai 10.000 euro (si è passati dal 18,6% del primo semestre del 2021 al 19% del periodo attuale). A presentare il segno più vi sono poi i conti con giacenza compresa tra i 3.001 e i 5.000 euro: la percentuale attuale è del 15,8% rispetto al 14,9% della prima parte dell’anno.

I conti con giacenza pari o inferiore a 1.000 euro rappresentano il 14,3% del totale, mentre quelli con giacenza compresa tra i 1.001 e i 3.000 euro il 10,8%. Dall’analisi del valore dei saldi medi emerge la cifra di 19.198 euro rispetto ai 20.244 euro della prima parte dell’anno.

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Più richieste al Sud e al Centro

L’ultimo Osservatorio di ConfrontaConti.it rivela anche un aumento delle richieste di conti correnti nelle regioni del Sud e del Centro Italia, nonché sulle isole. A mantenere il primato per il maggior numero di richieste di conti correnti resta, però, l’Italia Settentrionale. In questo periodo dell’anno le richieste di conti al Sud e sulle isole rappresentano il 13% del totale rispetto al 12,2% della prima parte dell’anno. Nelle regioni dell’Italia Centrale si è passati dal 14,7% al 15,4%. Al Nord le richieste di conti correnti rappresentano il 71,6% del totale rispetto al 73,1% della precedente rilevazione.

I trentenni conquistati dai conti correnti

È soprattutto la fascia d’età che va dai 26 ai 40 anni a fare più richieste di conti correnti in Italia. Coloro che appartengono a questa fetta della popolazione e che optano per questo prodotto rappresentano il 38,3% del totale. Nella prima parte dell’anno la percentuale era pari al 36,5%.

In seconda posizione coloro che hanno tra i 41 e i 55 anni: la percentuale di richieste di conti per chi appartiene a questa fascia di età è pari al 31,8%. Anche se in calo rispetto alla prima parte dell’anno, restano comunque tante le richieste da parte degli over 55. Si è passati dal 23,2% al 20,9% attuale. Ancora timidi i più giovani. Le richieste presentate da chi ha tra i 18 e i 25 anni rappresentano l’8,9% del totale. Il dato è comunque in crescita rispetto al primo semestre 2021: si è passati dal 6,7% all’8,9%.

Cala l’operatività

In questa seconda parte dell’anno cala l’operatività dei correntisti. Il 40,3% attua un’operatività media con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Nella prima parte dell’anno la percentuale era più elevata (50,5%).

Il 21% presenta un’operatività alta: si tratta di soggetti che effettuano 150 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il dato è in calo: la percentuale era del 23,6% durante la prima parte dell’anno. A puntare su un’operatività bassa è infine il 38,7% dei correntisti: si tratta di chi effettua un totale di 20 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. La percentuale è in aumento: durante la prima parte dell’anno era pari al 25,9%.

A cura della Redazione

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