Conti correnti, sempre più porto sicuro per gli italiani

Si continua a risparmiare in Italia. Si investe di meno e si depositano più soldi sui conti correnti. A rivelarlo è l’Osservatorio ConfrontaConti.it, secondo cui la volontà di tenere il proprio denaro sul conto si fa sempre più marcata. Nei primi mesi del 2020 è stato raggiunto il record storico del numero di clienti che hanno sul conto un importo maggiore di 10.000 euro (40,1%).
Un bel passo in avanti rispetto al 2010 quando la percentuale era del 26,3%. In lieve aumento i conti con giacenza dai 5.000 ai 10.000 euro, prima al 19,8%, mentre ora al 20,0%. A presentare, invece, il segno meno, sono i conti con giacenza pari o inferiore a 1.000 euro: si è passati dal 16,3% del secondo semestre del 2019 al 14,4% di oggi.
Sempre nei primi mesi del 2020 si registra un interessante picco nel valore dei saldi medi, che passa da 15.859 euro del secondo semestre del 2019 a ben 18.355 euro nei mesi correnti.
Più richieste al Nord
La prevalenza delle richieste di apertura conto si registra sempre al Nord con il 71,1%; un dato che si riavvicina alle percentuali medie storiche dopo una minima flessione registrata nel secondo semestre del 2019 (69,8%). Nel primo semestre del 2019 la percentuale era pari invece al 72,8%.
Le regioni del Centro Italia recuperano e passano ad occupare il 16,3% del campione rilevato. Nel secondo semestre del 2019 la percentuale era pari al 15,3%, mentre nel primo semestre era del 12,4%. Non vale lo stesso discorso per le regioni del Sud Italia e per le isole, dove si registra un calo di richieste di conti correnti: attualmente la percentuale è pari al 12,6%. Nel primo semestre del 2019 le richieste di conti al Sud erano pari al 14,8% per poi passare al 14,9% nel secondo semestre dello stesso anno.
Conti correnti e fasce d’età
I conti correnti sono per la maggior parte appartenenti alla fascia di età tra i 26 e i 40 anni, mentre sono in diminuzione i giovani dai 18 ai 25 anni che ricorrono a questo strumento (-2,5% rispetto allo scorso semestre).
Il 17,2% del campione rilevato ha oltre 55 anni: durante lo scorso semestre la percentuale era pari al 15,2%. A fare più richieste di conti correnti sono anche i soggetti di età compresa tra i 41 e i 55 anni: nei primi mesi del 2020 la percentuale è pari al 33,5% (nel secondo semestre del 2019 era pari al 31,9%).
Trionfa l’online
L’online continua a rappresentare la tipologia di conto più richiesto (64%) rispetto alle soluzioni delle banche fisiche che, pur con maggiori servizi, prevedono costi maggiori. Un risultato straordinario se si considera che nel 2010 il conto online si assestava al 28,0%. Ci si adegua, dunque, all’avanzare del tempo e della tecnologia.
Operatività media: circa 60 operazioni l’anno
Nei primi due mesi del 2020 resta medio-alta l’operatività. Il 57,1% (nel secondo semestre del 2019 era 56,3%) presenta un’operatività media con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 23,6% (nel secondo semestre del 2019 era 23,4%) dispone di un’operatività alta, ossia sceglie di optare per 150 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 19,3% (in calo rispetto al 20,3% precedente) sceglie di disporre di un’operatività bassa, ossia un totale di 20 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti.
I conti correnti sono strumenti finanziari ideati per gestire al meglio il denaro: consentono di versare e prelevare contanti, accreditare lo stipendio e la pensione, depositare i risparmi.
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