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Conto corrente: uso dei canali digitali in crescita per gli italiani

Nel corso del 2023 i canali digitali hanno registrato un forte riscontro tra tutte le fasce di utenti bancari. Ad aumentare in particolare sono stati i clienti che hanno fatto ricorso all'home banking o al mobile banking. Segno più anche per le transazioni online.

02/01/2024
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Conti correnti: digitale in crescita

Gli italiani sempre più digitali. Il 66% fa uso di almeno un canale virtuale per le rispettive operazioni finanziarie. In crescita gli utenti home banking, le transazioni online e i clienti acquisiti online sia dalle banche che dalle compagnie assicurative. È quanto rivela la ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, presentata nel corso del convegno “Oltre le buzzword: come costruire il futuro del Fintech & Insurtech”.

Secondo lo studio i consumatori italiani sono sempre più propensi a far uso dei servizi digitali proposti dalle banche tradizionali. E con il calo delle sedi filiali fisiche presenti sul territorio nazionale, il 66% dei clienti usa almeno un canale digitale. Il dato risulta in crescita di ben 3 punti percentuali rispetto al 2022. Il 57% dei consumatori fa uso del canale mobile: anche in questo caso il dato è in aumento di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

Così come emerge dall’Osservatorio Fintech & Insurtech, i canali digitali sono in costante crescita nel 2023 tra tutte le fasce di utenti bancari. Coloro che fanno ricorso all’home banking o al mobile banking risultano in aumento del 6%. Crescono, inoltre, del 18% le transazioni online e del 7% i nuovi clienti acquisiti attraverso sottoscrizione dei conti correnti online.

Però più i servizi diventano complessi, più si torna al tradizionale e l’accesso al digitale cala. È il caso ad esempio dell’attivazione di un fido bancario: la maggioranza degli italiani (56%) opta per effettuare l’operazione in filiale in modo da interfacciarsi con un operatore. Il 29%, percentuale più bassa, sceglie invece i canali digitali e attiva il fido tramite sito o app della banca; il 20% decide di non recarsi nella sede fisica della banca, ma di procedere a distanza con strumenti tradizionali come il telefono o l’e-mail. Il discorso cambia poco nel caso di attivazione di un mutuo: il 70% dei consumatori sceglie la filiale. Si tratta per lo più di utenti più grandi di età: coloro che hanno tra i 55 e i 74 anni preferiscono recarsi direttamente in banca per attivare un finanziamento. I più giovani, invece, prediligono sia l’app che il sito della banca.

Si viaggia sulla stessa lunghezza d’onda per il comparto assicurativo. Il legame con le agenzie fisiche resta importante. Per le polizze più semplici, come quelle di viaggio, la maggioranza degli italiani opta per la sottoscrizione del contratto mediante app o sito (62%), mentre per le polizze più articolate, come ad esempio le assicurazioni vita, in oltre la metà dei casi (57%) si sceglie l’interazione fisica in agenzia.

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L'uso dei canali digitali per Partite Iva e PMI

Nella ricerca Fintech & Insurtech viene dato spazio anche alla gestione finanziaria delle Partite Iva. Il 27% delle microimprese ha già richiesto online un prestito e in ambito assicurativo il 23% ha già sottoscritto una polizza online. I titolari delle microimprese, secondo l’Osservatorio, tendono ad apprezzare in particolar modo la consulenza personalizzata (28%), mentre la disponibilità del digitale nel mondo bancario e assicurativo arriva solo a una percentuale di gradimento del 15%.

Le necessità finanziarie cambiano per le PMI che sono comunque più articolate rispetto alle microimprese. In questi casi lo studio svela che il 36% ha già richiesto un prestito online e che il 34% ha attivato una polizza assicurativa. Resta però anche in questo caso di grande importanza il rapporto diretto con gli operatori finanziari: quasi la totalità delle PMI (93%) ha in banca una figura di fiducia a cui rivolgersi in caso di difficoltà e incertezze. Sia le microimprese che le PMI apprezzano, inoltre, delle banche e delle compagnie assicurative la competenza nel rispondere alle esigenze (37%) e la consulenza personalizzata (36%).

A cura di: Tiziana Casciaro

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