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Cos’è e come funziona l’archivio dei rapporti finanziari

Le comunicazioni relative ai saldi e alle movimentazioni dei rapporti attivi, ad opera degli operatori finanziari, devono essere fatte ogni anno entro il 15 febbraio dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni. Tale procedura mira a contrastare gli introiti in nero.

03/08/2021
uomo usa calcolatore e fa conteggi
Cos'è e come funziona l'Archivio dei rapporti con operatori finanziari

La sua ‘mission’ è quella di contrastare l’evasione fiscale e mettere un freno ai furbetti. L’Archivio dei rapporti con operatori finanziari, introdotto nel 2011 con il Decreto “Salva Italia”, è una banca dati dell’Anagrafe tributaria. Gli operatori finanziari sono tenuti a comunicare le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi. Tale comunicazione deve avvenire mediante l’infrastruttura SID (Sistema di Interscambio Dati) con la piattaforma di FTP o, nel caso di file inferiori a 20 MB, in formato compresso mediante il servizio di posta elettronica certificata. I file vengono compressi, crittografati, firmati elettronicamente e poi inviati mediante una delle due modalità di trasmissione.

Sotto la lente del Fisco ci sono, dunque, i conti correnti e i conti deposito degli italiani ai fini di far fronte finalmente alle entrate in nero. L’obbligo di comunicazione riguarda sia dati mensili (dati riguardanti il rapporto finanziario e le operazioni extra-conto comprensivi del codice identificativo e dati anagrafici dei soggetti collegati al rapporto con specificazione del ruolo) che dati annuali (dati identificativi del rapporto; dati relativi ai saldi del rapporto, distinti in saldo iniziale al primo gennaio e saldo finale al 31 dicembre; saldo iniziale alla data di apertura; dati relativi agli importi totali delle movimentazioni distinte tra dare ed avere per ogni tipologia di rapporto, conteggiati su base annua; giacenza media annua relativa ai rapporti di deposito e i conto corrente bancari e postali e rapporti assimilati; altri dati contabili per alcune tipologie di rapporto).

Chi deve effettuare la comunicazione? E quando?

La comunicazione deve essere fatta dagli operatori finanziari e più precisamente da:

  • Banche
  • Poste Italiane
  • Intermediari finanziari
  • Imprese di investimento
  • Organismi di investimento collettivo del risparmio
  • Società di gestione del risparmio
  • Ogni altro operatore finanziario

Tale operazione va fatta ogni anno entro il 15 febbraio dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni; i dati mensili sono trasmessi entro il mese successivo all'apertura o alla cessazione del rapporto finanziario.

Da anni ormai le banche e Poste Italiane SPA inviano le informazioni della giacenza media annua per i conti correnti, i conti deposito liberi e vincolati e i conti terzi individuali e globali. Ciò vuol dire che viene comunicato l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua – comunica l’Agenzia delle Entrate -  viene effettuato, dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto risulta attivo. Per giacenze giornaliere si intendono i saldi giornalieri per valuta.

Nel caso in cui la giacenza media fosse negativa, va inserito il valore zero. Quando, invece, ci sono conti in divisa estera, il valore della giacenza media viene esposto secondo le regole previste per l’archivio dei rapporti finanziari. Le informazioni della giacenza media annua vanno trasmesse per tutti i soggetti persone fisiche e non fisiche che siano titolari di una delle tipologie di rapporto che abbiamo elencato sopra (conto corrente, conto deposito e conto terzi individuale/globale).

Le novità

Novità in vista a partire dal prossimo anno. L’Agenzia delle Entrate comunica, infatti, che dal 1° gennaio 2022, qualunque comunicazione, nell’ambito del tipo di invio straordinario, che preveda record di tipo “Saldi e movimenti” non deve riportare i dati contabili riferiti ad annualità di oltre 10 anni precedenti l’anno di invio della comunicazione. Le comunicazioni, che presentano queste informazioni, non saranno acquisite a sistema. A partire dal prossimo anno, dunque, non verranno accolte comunicazioni contenenti record di tipo “Saldi e movimenti” riferiti al 2011 ai fini di assicurare il rispetto del termine massimo di conservazione dei dati contabili.

A cura di: Tiziana Casciaro

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