Diminuiscono gli sportelli bancari, oggi si ricorre sempre più ai canali digitali
Il numero degli sportelli bancari è diminuito in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali. La carenza dei canali fisici e il maggiore ricorso al canale digitale non hanno però peggiorato l'accesso ai servizi finanziari, bensì è aumentata la quota di famiglie con un deposito bancario.
Si contano sempre meno sportelli bancari nel nostro Paese. Dal 2008 al 2022 il calo è stato di circa il 40 per cento e ha interessato principalmente le regioni dell’Italia settentrionale. È quanto emerge dai dati dell’Indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia. Al contempo oggi si fa un maggiore ricorso al canale digitale: quasi il 60 per cento dei nuclei con un capofamiglia di età compresa fra 51 e 64 anni, infatti, ha usato il canale digitale per accedere ai servizi finanziari.
Ormai la maggior parte degli intermediari bancari ha ridotto la presenza fisica sul territorio, cercando di offrire servizi fruibili da remoto. Una realtà che però non ha determinato alcun tipo di peggioramento nell’accesso delle famiglie al sistema finanziario. Dal 2016 la quota di famiglie con un deposito bancario è tornata infatti a crescere e questo trend è stato incoraggiato proprio da un maggiore ricorso al canale online.
Il ridimensionamento dei canali fisici di accesso ai servizi finanziari
Negli ultimi 15 anni la rete territoriale delle banche ha presentato dei grossi cambiamenti. Il numero degli sportelli bancari ha smesso di crescere già nel 2009. Il calo si è poi intensificato successivamente, complici le innovazioni tecnologiche e il mutamento delle abitudini di acquisto e di pagamento della clientela. Dai dati della Banca d’Italia emerge che tra il 2015 e il 2022 gli sportelli bancari si sono ridotti del 30,7% a 35,7 unità ogni 100.000 abitanti. Il numero risulta però comunque superiore alla media dell’area dell’euro.
La contrazione è stata più lieve nel Mezzogiorno dove i punti di accesso fisici erano però già meno diffusi. Il divario comunque tra le aree geografiche in Italia resta di non poco conto: alla fine del 2022 il numero di sportelli bancari ogni 100.000 abitanti era compreso tra 48 e 23 unità, rispettivamente nelle regioni del Nord Est e in quelle del Mezzogiorno.
Si amplia l’offerta dei servizi finanziari digitali
E se da un lato abbiamo assistito negli ultimi anni a un ridimensionamento della rete fisica bancaria, dall’altra è stato anche registrato un ampliamento dell’offerta dei servizi finanziari digitali. Secondo quanto risulta dalle segnalazioni di vigilanza sia all’Indagine sui bilanci delle famiglie (IBF), la quota di clienti che nel 2022 aveva usufruito almeno una volta di servizi bancari attraverso i canali digitali era pari al 57%. Inoltre, sempre sulla base dei dati dell’IBF, nel 2022 la quota di adulti che ha utilizzato forme di collegamento a distanza con gli intermediari bancari era pari al 62%.
Le banche segnalano ancora che negli ultimi anni è cresciuto in maniera massiccia anche il ricorso ai bonifici telematici o telefonici, la cui incidenza sul totale è salita all’88% nel 2022, mentre era pari al 54% nel 2012. L’utilizzo di questi strumenti risulta più diffuso al Sud e nelle Isole, mentre è più contenuto nel Nord Est.
Come sono cambiate le abitudini di acquisto degli italiani
La rarefazione dei canali fisici non ha influito sull’accesso ai servizi finanziari delle famiglie tanto che la quota di nuclei familiari con un deposito bancario o postale è cresciuta dall’89% nel 2006 al 93% nel 2016, fino a raggiungere il 97% nel 2022. Oggi i consumatori usano con maggiore frequenza il canale online per effettuare acquisti e usufruiscono anche di forme di pagamento digitale.
A svolgere un ruolo determinante sono anche le Poste, soprattutto per alcune fasce della popolazione. Il peso risulta evidente per i nuclei che vivono nel Mezzogiorno, con capofamiglia di età superiore ai 65 anni e per quelli che non utilizzano forme di collegamento a distanza per la fruizione di servizi finanziari.