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Fatturazione elettronica: come funziona e quali sono i vantaggi?

Parte da luglio la fattura elettronica anche per i titolari di Partita Iva in regime forfettario. Potranno, invece, continuare a usare la fattura cartacea tutte quelle Partite Iva con reddito inferiore ai 25mila euro l'anno: per loro la scadenza è fissata per il 2024.

29/04/2022
donna redige fattura elettronica in ufficio
Fattura elettronica anche per i titolari di Partita Iva forfettaria

Arriva la fattura elettronica obbligatoria anche per i titolari di Partita Iva forfettaria con aliquota agevolata al 15% su redditi fino a 65mila euro. A partire da luglio, infatti, anche questi contribuenti dovranno dire addio alla fattura in formato cartaceo. È quanto si legge nella bozza del decreto Pnrr, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile, ai fini di far fronte al fenomeno dell’evasione fiscale. Potranno, invece, continuare a usare la fattura cartacea fino al 2024 tutte quelle Partite Iva con reddito inferiore ai 25mila euro l’anno.

Cosa cambia dal primo luglio

La fattura elettronica viene redatta con un pc, tablet o uno smartphone e va trasmessa elettronicamente ai clienti mediante un Sistema di Interscambio (Sdl). Il Sdl verifica se la fattura presenta al suo interno i dati obbligatori ai fini fiscali, nonché l’indirizzo telematico a cui il cliente desidera che venga recapitata la fattura, e controlla che la Partita Iva del fornitore e la Partita Iva del cliente siano esistenti. In caso di esito positivo, il Sistema di Interscambio consegna la fattura al destinatario comunicando, con una ricevuta di recapito, a chi ha trasmesso la fattura la data e l’ora di consegna del documento.

I dati obbligatori da inserire nella fatturazione elettronica sono gli stessi che si riportano nelle fatture cartacee; in più va messo l’indirizzo telematico dove il cliente vuole che venga consegnata la fattura. Fino ad adesso erano esonerati dall’emissione della fattura elettronica le imprese e i lavoratori autonomi che rientrano nel cosiddetto "regime di vantaggio" e quelli che rientrano nel "regime forfettario", a cui si affiancano anche i piccoli produttori agricoli. Da luglio, però, cambiano le regole.

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Quali sono i vantaggi della fattura elettronica?

Uno dei principali vantaggi di optare per una fattura elettronica è quello di risparmiare il consumo di carta, ma anche i costi di stampa e spedizione. Inoltre gli operatori Iva in regime di contabilità semplificata, che emettono solo fatture e che si avvalgono dei dati che l’Agenzia delle Entrate mette loro a disposizione, non sono obbligati a tenere i registri Iva. C’è da dire anche che qualsiasi operatore, così come il consumatore finale, può consultare e acquisire copia delle proprie fatture elettroniche emesse e ricevute attraverso un semplice e sicuro servizio online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Come compilare una fattura elettronica

Compilare una fattura elettronica non è difficile. Quello che occorre è un pc, o anche uno smartphone e un tablet, e un programma che consente la compilazione del file della fattura nel formato XML previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018.

I dati da inserire sono quelli del fornitore (cedente) e del cliente (committente). Si passa poi alla natura, alla quantità e alla qualità del bene ceduto e del servizio prestato e ai valori dell’imponibile, dell’aliquota Iva e dell’imposta.

Chi vuol essere certo di ricevere correttamente una fattura, è tenuto a comunicare al fornitore non solo la propria partita Iva e i propri dati anagrafici, come accade ancora con le fatture tradizionali, ma anche l’indirizzo telematico (PEC ovvero Codice Destinatario di 7 cifre) che il fornitore dovrà riportare nella fattura affinché il SdI sia in grado di consegnare la fattura stessa.

Un altro punto di forza della fattura elettronica sta nella sua conservazione. Rispetto a quella cartacea, in questi casi si avrà sempre la garanzia - negli anni - di non perdere le fatture, riuscire a leggerle e, soprattutto, poter recuperare in qualsiasi momento l’originale della fattura stessa.

Il processo di conservazione elettronica è fornito da operatori privati certificati; tuttavia, l’Agenzia delle Entrate mette gratuitamente a disposizione un servizio di conservazione elettronica a norma per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio.

A cura di: Tiziana Casciaro

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