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Intesa Sanpaolo, c'è più tempo per il passaggio a Isybank

Rimodulata la procedura di adesione a Isybank. Il passaggio dei rapporti bancari nella nuova banca digitale del Gruppo Intesa Sanpaolo, destinata a 4 milioni di clienti, avrà inizio il 18 marzo 2024, ma i clienti Intesa potranno decidere fino al 29 febbraio se effettuare o meno la migrazione.

20/11/2023
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Passaggio a Isybank

Prorogati i tempi per decidere se passare o meno a Isybank. Con una nuova lettera, indirizzata a circa 2 milioni di clienti, Intesa Sanpaolo fa dietrofront e comunica ai titolari di conto corrente la procedura di adesione rimodulata. Il passaggio dei rapporti bancari nella nuova banca digitale del Gruppo, destinata a 4 milioni di clienti, avrà inizio il 18 marzo 2024, ma i clienti Intesa Sanpaolo potranno decidere fino al 29 febbraio se passare o meno a Isybank.

“Questa decisione – fa sapere Intesa Sanpaolo - è stata assunta dalla banca dopo l’attento ascolto della propria clientela e per andare incontro nel modo migliore possibile alle esigenze raccolte”. Non sono state poche infatti le polemiche sollevate nei mesi passati che hanno spinto l’Antitrust ad aprire un’istruttoria. L’Authority ha puntato sin da subito l’indice contro la prima comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento, definendola ambigua e contestando le modalità con cui la questione è stata trattata. “I consumatori – dice l’Antitrust - hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di IntesaSanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive”.

Un tema bollente, quello dei clienti Intesa Sanpaolo trasferiti a Isybank, che ha portato anche tante associazioni, tra cui l’Unione nazionale dei consumatori, a battere i pugni sul tavolo. L’associazione ha denunciato l’accaduto all’Autorità Antitrust, al Garante Privacy e alla Banca d’Italia affinché accertassero l’eventuale scorrettezza della pratica. A muoversi nella stessa direzione anche Adiconsum, che aveva fatto pressing perché l’Istituto avviasse una campagna di comunicazione a tappeto e ampliasse i termini della rinuncia, dal 30 settembre al 29 febbraio 2024. Appelli che non sono caduti nel vuoto dal momento che Intesa Sanpaolo ha prorogato i tempi per dire no al passaggio alla nuova banca digitale.

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Chi passa a Isybank?

Intesa Sanpaolo nella nuova comunicazione inviata ai clienti ribadisce, però, anche la sua convinzione in merito alla validità del progetto Isybank, “confermata anche dal fatto che oltre il 90% dei clienti trasferiti a ottobre è già operativo”. Sulla base di sue indagini solo il 5% della clientela non si sentirebbe soddisfatto. Ecco perché la banca si dice pronta ad attivarsi per rispondere al meglio alle esigenze di questi utenti. “Il numero di chi ha chiesto e chiede di tornare in Intesa Sanpaolo è molto contenuto”, svela il Gruppo. Il passaggio del 18 marzo dovrebbe riguardare altri due milioni di clienti, dopo i 300mila già traslocati a metà ottobre. Il traguardo finale è arrivare a quota 4 milioni di clienti.

Intesa Sanpaolo sottolinea i vantaggi economici per chi passerà a Isybank: i clienti potranno rivolgersi alla banca digitale e interfacciarsi con un team dedicato senza limiti di tempo. Gli utenti potranno anche recarsi in una filiale fisica di Intesa Sanpaolo per i servizi e prodotti non ancora offerti da Isybank. Isybank si presenta come una realtà digitale, essenziale e aperta, perché i clienti possono fare tutto dal proprio smartphone in totale autonomia, avendo tutto quello che serve quando serve. Isybank si inserisce nelle iniziative del Piano d’Impresa 2022-2025 che disegna la banca dei prossimi 10 anni: vicina ai propri clienti, sia fisicamente che in maniera digitale e che soddisfi i loro bisogni in modo efficace.

L’operazione si rivolge in particolare a clienti “prevalentemente digitali”, di età non superiore ai 65 anni, che da oltre un anno non usufruiscano dei servizi nelle filiali fisiche della banca. L’iniziativa del Gruppo Intesa Sanpaolo è destinata, infatti, a chi già accede ai servizi online della banca tramite App scaricata sullo smartphone. Tra i requisiti previsti ci sono anche: l’assenza di mutui e prestiti personali in corso, nonché di dossier titoli, cassette di sicurezza e polizze.

A cura di: Tiziana Casciaro

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