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Mai così tanti soldi sui conti degli italiani

17/04/2020
Mai così tanti soldi sui conti degli italiani

La prudenza non è mai troppa quando si tratta di denaro, ma quella che gli italiani hanno messo nel custodire i risparmi ha avuto come conseguenza i quasi 1.500 miliardi accumulati nelle casse delle banche, frutto sì della vulnerabilità delle borse e dei rendimenti ormai inconsistenti dei titoli di Stato, ma anche di una ben radicata avversione al rischio.

Un eccesso che tuttavia si è rivelato prezioso dopo la recente crisi scatenata dall’epidemia di coronavirus, che ha portato ancora più cautela nello spendere e investire.

È così che la paura ha alimentato i conti correnti, che nell’ultimo mese hanno registrato l’impennata più importante degli ultimi dieci anni: 18.753 euro il saldo medio registrato dall’Osservatorio di ConfrontaConti.it, contro i 15.859 euro del secondo trimestre 2019.

Record anche per il saldo attivo rilevato in questa prima parte dell’anno: il 40,4% ha dichiarato di tenere sul conto una somma superiore ai 10.000 euro (36,6% il semestre precedente), il dato più importante degli ultimi 10 anni. Si mantiene alta la percentuale di chi conta invece dai 5.000 ai 10.000 euro (19,5%) e chi detiene invece dai 3.000 ai 5.000 euro (14,8%). Si riducono, in corrispondenza, le percentuali nelle fasce di importo minore.

Dal nord Italia 7 richieste su 10

Il conto corrente si conferma uno strumento utilizzato da chi risiede e lavora nel nord Italia: il 71,3% delle richieste si rileva qui. Cresce tuttavia il Centro, che fa registrare la percentuale più alta dello storico: il 16,3% del campione rilevato, guadagnando 1 punto percentuale rispetto allo scorso trimestre. Solo il 12,4% della domanda arriva dal Sud e dalle Isole.

L’età dei correntisti

Il 44,0% di chi richiede un conto corrente ha un’età variabile tra i 26 e i 40 anni, dato comunque in calo rispetto allo scorso semestre, quando si era registrato il 45,9%. A guadagnare invece ci sono gli over 55, che raggiungono il 18,0% (erano il 15,2%): sono questi che mediamente dispongono di maggior ricchezza e registrano i saldi medi più alti.

Banca online sì, ma piace anche la filiale

Si mantiene alta la percentuale dei conti online, con il 63% sul totale delle richieste, dato quasi scontato considerando il periodo di lockdown che costringe ad operare da casa e induce a scegliere prodotti esclusivamente digitali. Tuttavia recupera l’affezione al negozio fisico, con il 30,9% (era 29,0%) dei richiedenti che preferisce avere un conto da gestire sì online, ma all’occorrenza anche in filiale.

Quante operazioni al mese?

Si chiama operatività del conto, ed è una delle variabili che ne determina il costo. Quella media, con 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti, è la più richiesta in questi primi mesi dell’anno, con il 56,2%. Anche dai correntisti più maturi che la preferiscono nel 54,0% dei casi. Seguono le richieste di operatività alta (150 operazioni l’anno) con il 23,2%, e di bassa operatività (20 operazioni) per il 20,6% del campione.

L’utilità dei conti online

Facili da aprire e gestire, in movimento così come dal divano di casa, ma anche economici e smart, i conti online sono i veri protagonisti di questo capitolo della nostra storia. L’home banking e le soluzioni 100% digitali hanno consentito a buona parte delle famiglie di avere un servizio prezioso senza che fosse necessario uscire di casa.

Non ultimo vantaggio, è ancora possibile trovare conti online a costo zero, basta cercarli confrontando le migliori offerte del mercato su un comparatore: ogni giorno ConfrontaConti.it mette a disposizione dei suoi utenti l’elenco dei migliori conti correnti, oltre alla possibilità di ottenere preventivi personalizzati a seconda delle precise esigenze.

A cura di: Maria Cristina Pintor

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