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Più conti deposito liberi, è record

Nei primi 5 mesi del 2022 è l'83,7 per cento degli investitori ad aver optato per un deposito libero. In percentuale inferiore (il 16,3 per cento) quelli che hanno scelto di vincolare il capitale. Sono le regioni del Nord a restare prime in classifica per il maggior numero di richieste di depositi.

26/05/2022
sportello di cassaforte aperta
È record di conti deposito liberi

La fotografia più recente scattata dall’Osservatorio di ConfrontaConti.it ritrae una crescita record per i conti deposito liberi. Nei primi 5 mesi del 2022, l’83,7% ha optato per un deposito non vincolato, mentre solo il 16,3% per un conto deposito vincolato (25,5% nel secondo semestre 2021).

Numeri mai raggiunti finora per i conti deposito liberi, ossia quelli che consentono all’investitore di prelevare il denaro depositato con la massima libertà e per ogni esigenza, senza tener conto di alcuna scadenza da rispettare. Nel secondo semestre 2021 la percentuale era pari al 74,5%.

In generale, così come analizzato da Abi, in Italia la dinamica della raccolta complessiva è in crescita. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, ad aprile 2022, di circa 92 miliardi di euro rispetto ad un anno prima. Tra gli strumenti che garantiscono rendimenti elevati c’è senza alcun dubbio il conto deposito, che può essere aperto sia in filiale che online.

Aumentano depositi sopra i 50mila euro

Più depositi sopra i 50.000 euro: si passa dal 28,4% del secondo semestre 2021 al 30,4% attuale. In calo, anche se lieve, quelli tra 15.000 e i 20.000 euro (dal 26,3% al 24,1%). Stabili le richieste di depositi tra i 20.001 e i 50.000 euro. Nessuna grossa variazione anche per i depositi pari o inferiori ai 5.000 euro. Ferme, come per i casi succitati, le richieste di depositi tra i 10.001 e i 15.000 euro (la percentuale resta stabile al 2,0%) e quelle per depositi compresi tra i 5.001 e i 10.000 euro (la percentuale è del 15,1%).

La durata media degli investimenti

Anche nei primi 5 mesi del 2022 la durata media più richiesta per un investimento rimane quella 7-12 mesi con il 37,9% delle richieste. La percentuale era del 35,5% durante il secondo semestre 2021. Gli investimenti di durata 13-24 mesi passano dal 23,2% del secondo semestre 2021 al 21,4% attuale. In leggero calo anche le richieste per durate superiori ai 36 mesi: si è passati dal 22,2% al 21,2%. Segno più per i depositi con durate inferiori o uguali ai 6 mesi: si è passati dall’8,3% del secondo semestre dell’anno scorso al 9,2% attuale. Stabile, infine, la durata media dei depositi 25-36 mesi.

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I principali investitori hanno più di 55 anni

Secondo l'ultimo Osservatorio la percentuale di richieste di conti deposito effettuate dalla fascia di popolazione compresa tra 41 e 55 anni è pari al 38,9%. Un bel passo in avanti rispetto al 33,8% del secondo semestre 2021.

Al primo posto, sebbene in forte calo, restano gli over 55: si è passati dal 50,7% del secondo semestre del 2021 al 44,8% attuale. In leggera crescita, invece, il numero di richieste di conti deposito presentate da coloro che hanno tra i 26 e i 40 anni (si è passati dal 13,3% al 14,5% attuale). Ancora poche le richieste di depositi da parte di coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni e che rappresentano solo l’1,9% del totale.

Il Nord resta in cima

Le richieste di conti deposito provenienti dalle regioni dell’Italia settentrionale rappresentano il 68,4% del totale. Il Nord resta, dunque, in cima alla classifica per il maggior numero di richieste di depositi. Continua la buona prestazione del Centro Italia: le richieste di depositi per questo territorio sono in crescita, rappresentando il 17,3% del campione esaminato, rispetto al 13,9% del primo semestre 2021. Stabile la situazione al Sud e nelle isole dove le richieste di conti deposito arrivano al 14,3% del totale. Durante il primo semestre 2021 la percentuale era pari al 16,9%, mentre durante il secondo semestre dello scorso anno il dato era fermo al 14,1%.

A cura di: Tiziana Casciaro

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