Quasi 10 miliardi di risparmi in Europa. Le strategie per proteggere il patrimonio
Nel corso del 2024, le famiglie del Vecchio Continente hanno risparmiato il 15% di quanto incassato contro il 5% di quelli statunitensi. La trasformazione di una quota dei depositi in investimenti produttivi potrebbe sostenere la crescita e creare milioni di posti di lavoro.

L’Europa dispone di una massa enorme di risparmi, pari a circa 9,5 trilioni di euro, più del triplo rispetto agli Stati Uniti. Una somma che, se valorizzata, consentirebbe di proteggere la ricchezza in termini reali e invece resta imprigionata su conti correnti e altri strumenti che non offrono rendimenti, non necessariamente investendo su soluzioni ad alto rischio.
Ad esempio si possono considerare nel proprio orizzonte soluzioni i conti deposito, che oggi offrono – a patto di mettere a confronto le varie offerte alla ricerca della migliore – un tasso superiore a quello dell’inflazione, a fronte di un ampio paracadute in termini di rischio.
Meno ricca, ma più formica. Il profilo dell’Europa sul fronte dei risparmi
Nel corso del 2024, le famiglie del Vecchio Continente hanno risparmiato il 15% di quanto incassato contro il 5% di quelli statunitensi. Germania, Francia e Italia guidano questa classifica con rispettivamente quasi 3 mila, 1.947 e 1.275 miliardi di euro in depositi bancari, a cui si aggiungono 676 miliardi di liquidità detenuta in contanti nelle prime cinque economie europee (Germania, Francia, Italia, Spagna e Olanda). Nonostante questa enorme disponibilità, solo una parte limitata di questi risparmi viene investita nell’economia reale, con la maggioranza che rimane ferma in depositi a basso rischio.
Il contesto europeo e la necessità di investire i risparmi
Secondo un’analisi a cura del Centro Studi del Circolo Esperia, la trasformazione di una quota significativa dei depositi retail in investimenti produttivi potrebbe sostenere la crescita economica e creare milioni di posti di lavoro. Negli Stati Uniti, ad esempio, il private equity gestisce 12,8 trilioni di dollari e contribuisce a quasi 12 milioni di posti di lavoro, generando il 6,5% del Prodotto interno lordo nazionale. Se metà dei depositi europei fosse investita in attività simili, si potrebbe incrementare il Pil europeo di almeno 500 miliardi di euro.
Il progetto europeo
La Commissione europea ha avviato il progetto "Savings and Investments Union" (Siu), che punta a rendere omogenei i sistemi di risparmio e investimento tra i Paesi membri, offrendo ai risparmiatori strumenti più remunerativi e con maggiori opportunità di investimento nei mercati dei capitali. L’obiettivo è convogliare parte dei risparmi verso l’economia reale, facilitando l’accesso delle imprese al capitale e promuovendo l’innovazione e la crescita.
Conti deposito: uno strumento per investire la liquidità
Tra gli strumenti più diffusi per investire la liquidità vi sono i conti deposito, che rappresentano una forma di investimento semplice e a basso rischio. I conti deposito sono conti bancari in cui si vincola una somma di denaro per un periodo prestabilito, ottenendo un interesse superiore rispetto al normale conto corrente. Rispetto a quest’ultimo, il conto deposito non prevede strumenti di pagamento come libretti degli assegni, carte di debito o credito, né la possibilità di andare in rosso.
Inoltre non è possibile effettuare bonifici verso terzi direttamente dal conto deposito; le operazioni di trasferimento avvengono esclusivamente tramite il conto corrente di appoggio collegato. Alcuni conti deposito possono offrire una carta per prelievi, ma sono un’eccezione e comunque sempre collegati a un conto corrente.
Questo strumento è pensato esclusivamente per il risparmio e la remunerazione del capitale, quindi non consente operazioni di gestione quotidiana del denaro come accredito dello stipendio, pagamento di bollette o domiciliazioni, che sono invece tipiche del conto corrente.
Come aprire il conto deposito e quali sono le caratteristiche principali
Per aprire un conto deposito è necessario essere titolari di un conto corrente tradizionale che funge da conto di appoggio per trasferire i fondi verso e dal conto deposito tramite bonifico.
Le caratteristiche principali dei conti deposito sono: il vincolo temporale, dato che la somma viene bloccata per un periodo che può variare da pochi mesi a qualche anno; il rendimento, con i tassi di interesse possono arrivare fino al 4% lordo annuo, con offerte promozionali anche attorno al 3-3,5% netto.
Quanto al profilo di rischio, i conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100 mila euro per depositante e per banca. Di solito queste soluzioni non prevedono spese di apertura, gestione o chiusura. Quanto alla tassazione, gli interessi sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26%.