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Sempre più digitale e meno contante nei pagamenti degli italiani

I motivi principali che inducono gli italiani a scegliere adesso la moneta elettronica? L’igiene e il risparmio di tempo. Più precisamente, il 69,9 per cento usa carte di pagamento classiche come bancomat e carte di credito, mentre il 60,9 per cento ha usato recentemente i pagamenti contactless.

19/11/2020
Sempre più digitale e meno contante nei pagamenti degli italiani

Il covid accelera la transizione verso il digitale e ci abitua a un nuovo ecosistema finanziario, fatto di dematerializzazione degli strumenti di pagamento e di ricerca di servizi sempre più evoluti.

Lo testimonia una recente ricerca condotta da AstraRicerche e da Mastercard, dal titolo “Paying digital, living digital: l’evoluzione dello stile di vita degli italiani prima e dopo il Covid-19”. E per quanto il “dopo Covid” sia stata solo una chimera, i dati hanno rivelato molto riguardo al comportamento degli italiani in rapporto al denaro elettronico.

Quanti italiani hanno usato le carte di pagamento

Un italiano su due dall’inizio della pandemia ha fatto ricorso prevalentemente ai pagamenti digitali invece che al contante.

Più precisamente, il 69,9% usa carte di pagamento classiche come bancomat e carte di credito, mentre il 60,9% ha usato recentemente i pagamenti contactless.

I motivi principali che inducono a scegliere adesso la moneta elettronica sono due:

  • l’igiene e la salute personale (81,2%);
  • il risparmio di tempo (70%).

Il primo punto trova d’accordo il 60% gli esercenti, che convengono nel giudicare il denaro come qualcosa di sporco da maneggiare e rischioso in questo momento in cui il virus circola ancora pesantemente.

Le intenzioni per il futuro

Per quanto la digitalizzazione dei pagamenti abbia avuto una forte accelerata con il diffondersi del coronavirus, il contante rimane un punto fermo dei pagamenti nel nostro Paese.

Il ricorso al commercio online a cui siamo stati costretti durante il lockdown ha tuttavia smarcato la resistenza verso il nuovo e tecnologico. Un processo che si è consolidato in pochissimo tempo, dettato appunto dalla necessità, e che ha preparato parte del cambiamento necessario.

Dalla ricerca emerge infatti che 1 italiano su 4 è intenzionato ad abbandonare l’utilizzo del contante anche per il futuro, mentre la carta si appresta a diventare il mezzo di pagamento più utilizzato per il 75,9% del campione.

Non solo pagamenti digitali

La stessa necessità che ha portato a fare la spesa online ha consentito poi di usufruire di molti altri servizi digitali utili durante il lockdown. Si sono fatte strada così una serie di tecnologie che hanno reso più semplice la vita: dalla app per gestire le code dei supermercati, a quella di comparazione delle migliori offerte sul mercato, fino ai punti vendita digitali che consentivano di preparare l’acquisto e usufruire di una serie di vantaggi.

Il 68,6% di chi ad esempio ha utilizzato la app “saltacoda” dichiara di non voler rinunciare più a questo servizio, mentre il 67,1% si dice convinto a utilizzare in maniera continuativa i siti per fare acquisti online e confrontare i prezzi.

Il ruolo dei conti online

In questo veloce passaggio al digitale, un posto importante spetta ai conti correnti online. Un tempo visti con sospetto, proprio per l’abitudine a mantenere un legame con la sede fisica della banca, attualmente sembrano soddisfare sempre di più le esigenze di chi dispone di un conto corrente. Velocità, comodità, sicurezza e non ultima, convenienza, hanno indotto milioni di utenti a dirottare verso strumenti di gestione del denaro più agili ed economici.

Per rendersi conto di quanto questo fenomeno abbia adesso rilevanza e avere un riscontro immediato con quanto offrono le banche, basta dare uno sguardo ai migliori conti correnti online del comparatore ConfrontaConti.it, che ogni giorno traccia le offerte migliori degli istituti di credito e mette a disposizione schede tecniche esaustive sulle caratteristiche e sul costo del prodotto. Si scoprirà come sia ormai possibile disporre di un conto corrente anche zero spese, con funzionalità essenziali ma sufficienti a una gestione efficiente del denaro.

A cura di: Paola Campanelli

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