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Conti correnti, i più utilizzati per i risparmi degli italiani

Pubblicato il 24/07/2016

Aggiornato il 05/10/2016

Conti correnti, i più utilizzati per i risparmi degli italiani

Si rafforza la posizione dei conti correnti nelle preferenze dei risparmiatori italiani, come vi raccontavamo qualche settimana fa. I dati sottolineano che nel 2015 il saldo sui conti è aumentato di ben 70 miliardi di euro, passando da 808 a 877 miliardi di euro. Il boom di liquidità presente su questo strumento finanziario, che permette di prelevare subito in caso di necessità, è stato documentato da Unimpresa (Unione Nazionale di Imprese) grazie ai dati elaborati dall’ufficio studi della Banca d’Italia.

A confermare questo trend è anche l’Osservatorio di ConfrontaConti, l’indagine che effettua rilevazioni periodiche per saldo medio, area geografica di provenienza, età dei titolari e operatività.

Rispetto al 2010 sono cresciuti i correntisti che detengono un saldo attivo superiore ai 10 mila euro, il 30,7% contro il 26,7%, mentre per le fasce tra i 1000 e i 3000 euro e inferiori ai 1000 euro si nota un calo rispettivamente dal 21,3% al 18,6% e dal 20,4% al 16,9%. Rimane stabile la percentuale di coloro che dispongono di una somma compresa fra i 3000 e i 5000 euro, che si attesta poco sopra il 16%.

Il saldo medio, arrivato a 13.565 euro, è in leggero calo rispetto ai 14.368 euro registrati negli ultimi sei mesi dello scorso anno, ma risulta di gran lunga superiore rispetto al periodo 2010-2014, quando aveva fatto registrare cifre comprese tra i 9 e 10 mila euro.

L’Osservatorio rileva che il saldo del conto corrente cresce con l’aumentare dell’età del titolare. Il valore di 20.389 euro per la fascia di età superiore ai 55 anni è in diminuzione rispetto a quello rilevato lo scorso semestre di 22.077 euro. Uguale tendenza al ribasso per tutte le classi: scende quella compresa tra i 41 e i 55 anni dai 16.004 euro agli attuali 14.918 euro, così come la fascia tra i 26 e i 40 anni che si ferma a 10.492 euro (era di 10.524). L’ammontare minimo si rileva sul conto dei più giovani (18-25 anni) con 6.075 euro, un valore inferiore sia al primo che al secondo semestre 2015, quando la cifra si aggirava sui 6.200 euro.

L’area geografica di provenienza fa segnare percentuali stabili rispetto allo scorso semestre, con il 68,3% dei conti nel nord Italia, il 14% al Centro, il 17,6% nel Sud e nelle Isole. I numeri rimangono sostanzialmente invariati dal secondo semestre 2012, mentre nel 2010 si registrava una tendenza diversa al Nord (-6,7% sul 2016) e nell’area Sud-Isole (+4,2%).

Il 43,5% dei clienti sceglie per il proprio conto corrente un’operatività media, che prevede un tetto di 60 operazioni l’anno tra versamenti, prelievi e pagamenti, mentre le altre due formule che offrono un totale di 20 e 150 operazioni sono apprezzate rispettivamente dal 31,9% e 22,4% dei correntisti.

Infine ecco una rassegna dei conti correnti più convenienti sul mercato, grazie alla classifica stilata da ConfrontaConti.it, il portale che permette di trovare le migliori offerte sul mercato. Analizzando al 22 luglio un profilo-tipo (utente di 31 anni con saldo medio attivo di 5.000 euro, canale di utilizzo online, frequenza di utilizzo media, accredito di stipendio), è BancadinAmica che offre il ricavo netto migliore con 37 euro, un tasso a regime dell’1% lordo e costi pari a zero.

A seguire troviamo Webank che offre Conto Webank con un ricavo di 2,22 euro e tasso a regime dello 0,10% lordo, sempre a costo zero. Nessuna spesa anche per il Conto di IwBank che propone il canone gratuito fino al 31 dicembre 2016.

Per chi volesse utilizzare il canale tradizionale della filiale c’è il Conto Corrente di CheBanca! a un costo annuo di 24 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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