Home banking: i conti si fanno online

Lo sviluppo della digitalizzazione in Italia ha portato benefici in tutti i settori, incluso quello bancario. Strettamente legato all’informatizzazione è il fenomeno in grande crescita dell’home banking, di cui abbiamo già parlato nei mesi precedenti in relazione al risparmio di tempo notevole che ne deriva. Infatti il tutto è improntato sulla possibilità di far eseguire al cliente tutte le operazioni bancarie da casa, in questo modo l’utente evita di recarsi fisicamente allo sportello, semplificando e velocizzando l’esercizio delle proprie finanze.
Attraverso l’home banking il risparmiatore ha a disposizione il proprio istituto di credito per qualsiasi operazione, semplicemente via internet: si possono inviare bonifici, controllare e ricaricare le proprie carte prepagate o la PayPal, versare i tributi, pagare le bollette ed effettuare ricariche telefoniche. Inoltre alcuni intermediari offrono anche il servizio relativo ai mutui permettendo di controllare il capitale erogato, conoscere il debito residuo e scaricare la relativa documentazione. Ricordate che in tema di mutui, non si può non consultare MutuiOnline.it, il portale online di riferimento nel settore.
Grazie al web anche le banche hanno i loro benefici, riuscendo a economizzare sia nel settore amministrativo che in quello burocratico e ottenendo così un notevole risparmio.
Per aprire un conto home banking è richiesto al cliente l’invio di un modulo online. Come avviene per i conti tradizionali, anche quelli online sono regolamentati da un contratto che può comprendere o escludere determinati servizi. Il vantaggio è quello delle zero spese e dei bassi costi di apertura, oltre alla possibilità di gestire i soldi in totale sicurezza e di trasferirli quasi istantaneamente in qualsiasi ora o giorno.
Un elemento importante è quello di poter effettuare verifiche sul conto, controllando in ogni momento il saldo e le movimentazioni sia in entrata che in uscita. Grazie a queste operazioni in tempo reale si individuano tempestivamente frodi o ammanchi di denaro.
I dati dell’ABI parlano di una crescita a fine 2015 degli utenti dell’home banking, il 12,4% in più dell’anno precedente, attestandosi a 25,2 milioni contro i 22,4 milioni del 2014. Stessa cosa per le imprese che ricorrono ai servizi telematici, salite da 2,6 a 2,9 milioni (+12,3%).
L’evoluzione dell’Home Banking avviene anche grazie al crescente successo di smartphone e tablet. Sempre nel 2015 si è assistito al sorpasso delle connessioni mobili ai servizi bancari rispetto a quelle effettuate da PC, agevolate dalla creazione delle app che tutti gli intermediari rendono adoperabili dai sistemi operativi iOS e Android.
Secondo il rapporto annuale di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Associazione Bancaria, il 64% degli utenti che utilizzano il canale mobile adopera il servizio da smartphone (2,9 milioni), mentre l’8,5% dal tablet (460 mila). In più, il 29% di coloro che si rivolgono all’home banking usufruisce sia del PC che dello smartphone, con un rialzo rispetto al 2014 del 22%.
L’home banking si sviluppa anche tra i risparmiatori meno giovani, tra i 55 e 74 anni, così come sottolineava una rilevazione del congresso Dimensione cliente. Il numero degli ultra 55enni che accedono ai servizi bancari online è sicuramente salito negli ultimi anni e la ragione è da attribuire all’arrivo di nuove generazioni in questa fascia d’età che hanno maggiore confidenza con il mondo digitale.
Per poter gestire i propri risparmi tramite home banking, è necessario possedere un conto corrente; per averne uno alle migliori condizioni di mercato, basta utilizzare ConfrontaConti.it, il portale che permette di trovare le migliori offerte grazie al confronto tra i principali istituti di credito.