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Banche, il Governo corre ai ripari: varato il decreto salvarisparmio

11/01/2017
Banche, il Governo corre ai ripari: varato il decreto salvarisparmio

Tempi duri per le banche, nonostante l'EBA (European Banking Authority) abbia riscontrato un generalizzato miglioramento del settore in Europa annunciando nuovi stress test nel 2018.

Pesante la situazione soprattutto in Italia, con il Governo italiano costretto a varare a ridosso delle vacanze natalizie il decreto "salvarisparmio", ossia un fondo da 20 miliardi di euro per intervenire a tutela del risparmio e per consolidare il sistema bancario e finanziario. Tale mossa si è resa necessaria dopo il fallimento del tentativo di Monte dei Paschi di Siena di raccogliere sul mercato i 5 miliardi di euro necessari per il suo rafforzamento patrimoniale. L'obiettivo è quello di "rassicurare i risparmiatori e il futuro di MPS", ha chiarito il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, giustificando così l'ingresso dello Stato nel capitale della più antica banca del mondo.

"Siamo di fronte a un sistema finanziario nella sua complessità solido e sano con alcuni casi critici ben noti che hanno ciascuno caratteristiche ben precise", ha dichiarato invece il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, spiegando che il l'Esecutivo ha varato "misure one off che prefigurano una ricapitalizzazione di eventuali istituti a condizione che questi istituti presentino piani di ristrutturazione che li mettano in condizione di viaggiare con le proprie gambe e di essere profittevoli, di finanziare l'economia".

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Non poche le critiche al decreto ricevute dai paesi membri dell'UE, Germania in primis. La Commissione europea, però, ha mostrato di essere dalla parte dell'Italia, ricordando che esistono varie soluzioni possibili che possono essere predisposte nel pieno rispetto delle regole europee per rimediare alla carenza di liquidità e di capitale nelle banche. Le soluzioni "includono in certi casi specifici una ricapitalizzazione precauzionale, se sono rispettate le condizioni" stabilite dall'UE. 

Secondo le principali agenzie di rating, vedi S&P e Moody's, il decreto non avrà alcun impatto immediato sui rating dell'Italia, anzi secondo Moody’s l’intervento è "positivo per gli obbligazionisti senior e per i correntisti delle banche coinvolte perché sembra destinato ad aumentare la loro protezione attraverso il capitale aggiuntivo". 

Deluse invece le associazioni dei consumatori. Secondo il Codacons il decreto salva-risparmio varato dal Governo peserà come un macigno sulla collettività, determinando un costo pari a 333 euro a cittadino, neonati compresi, e salvando chi, di fatto, è responsabile della crisi del sistema bancario italiano. “20 miliardi di euro saranno trasferiti dalle tasche della collettività a quelle delle banche – afferma il presidente Carlo Rienzi – Ancora una volta il Governo mette gli interessi degli istituti di credito davanti a quelli dei cittadini, ricorrendo a soldi pubblici per salvare i conti delle banche in difficoltà, privando così le famiglie di risorse preziose che potevano essere destinate alla riduzione delle tasse o alla lotta alla povertà".

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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