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I conti deposito restano il salvadanaio degli italiani

03/03/2019
I conti deposito restano il salvadanaio degli italiani

Il salvadanaio più amato dagli italiani? I conti deposito che concedono ai risparmiatori di esser prudenti in un periodo in cui il mercato oscilla tra incertezze e speranze.

Secondo i dati dell’Abi nell’ultimo mese del 2018 in Italia i depositi sono aumentati di 32 miliardi rispetto al dicembre 2017. Una variazione in positivo di oltre 2 punti percentuale mentre sul fronte della raccolta tramite obbligazioni c’è stata una contrazione addirittura del 15,3%.

È quanto emerge da un focus sui Conti Deposito pubblicato da “Milano Finanza” il 19 gennaio 2019 nel quale oltre a fare il punto sulle proposte di un mercato in fermento Maria Cristina Pintor, responsabile partnership gruppo MutuiOnline, ha dato qualche dritta a chi sta pensando di affidarsi a una soluzione del genere. “Il consiglio - dice Maria Cristina Pintor - a chi oggi sta scegliendo dove depositare i propri risparmi è di analizzare in primis le proprie esigenze e verificare se esse vengano soddisfatte dal prodotto in valutazione: se infatti ritengo di potermi trovare nella necessità di dover svincolare anticipatamente il denaro sarà importante valutare se il prodotto prevede tale possibilità”.

Tra le possibili cause di questi numeri in positivo c’è l’incertezza degli italiani dovuta a una crisi che dura ormai da tanti anni e dalla quale ci si aspetta di uscire da un momento all’altro. E così i risparmiatori diventano sempre di più un bacino di utenti interessante e variegato per le banche. E anche un bacino di liquidità.

Che sia effetto della fine del Quantitative easing, azzerato dalla Banca Centrale Europea o altro quel che è certo è che il principale investimento delle famiglie italiane al momento è la liquidità depositata che arriva ai 1.500 miliardi. Una tendenza non nuova ma anticipata nella notizia “Gli italiani risparmiano di più: ecco i trend dei conti deposito" su ConfrontaConti.it. 

Ovviamente tra i pro dei conti deposito c’è la possibilità di ottenere interessi elevati su quanto investito. Tra i contro c’è un limite alle funzionalità del conto, come il poter prelevare quanto depositato.

E mentre diverse banche offrono condizioni molto vantaggiose per i nuovi clienti e per chi decide di vincolare il proprio patrimonio, se si vuole sapere di più torna utilissima la guida sui conti deposito di ConfrontaConti.it grazie alla quale si può navigare tra vantaggi e svantaggi.

Dopodiché  il consiglio è partire dalla pagina sui migliori conti deposito del giorno per avere una panoramica completa delle offerte degli istituti bancari. 

Al momento di scegliere la domanda sarà: vincolato o meno? Se ci si impegna a vincolare il denaro ci sono un tot di condizioni favorevoli come tassi di interesse più elevati e pagamenti anticipati, ma certo dipende dalle esigenze del singolo risparmiatore. Un valido aiuto in questo caso è rappresentato dal comparatore di ConfrontaConti.it che aiuta ad avere il quadro delle opzioni più convenienti.

Ad esempio al 18 febbraio 2019 se supponiamo di depositare 20mila euro per 12 mesi tra le opzioni più convenienti ci sarà quella di Creval, la banca online del Credito Valtellinese, che prevede un tasso lordo del 2%, svincolabile con una penale del 1%, e garantisce interessi netti pari a 295,89 euro con 40 euro di spese di bollo, ma zero spese di apertura e gestione. Tirando le somme il guadagno netto equivarrebbe a 255,89 euro. Interessante  anche l’offerta da Twist, marchio di Banca Valsabbina, che prevede un tasso lordo dell’1,55%, interessi netti liquidati trimestralmente pari a 229,40 euro e 36,60 euro di bollo.

A parità di importo depositato e di durata per chi preferisce un conto deposito libero è interessante la soluzione di Banca Progetto che prevede un guadagno netto di 118,70 euro, con interessi netti liquidati trimestralmente di 158,70 euro. Altrettanto attraente l’offerta di Santander Consumer Bank che prevede un tasso lordo dello 0,75% e interessi netti di 111 euro, con spese di bollo pari a 60 euro.

A cura di: Paola Cacace

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