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Ancora tanta liquidità sui conti degli italiani

18/06/2020
Ancora tanta liquidità sui conti degli italiani

I già nutriti conti correnti degli italiani si sono gonfiati durante il periodo del lockdown, quando il fermo delle attività ha favorito l’accumulo forzato di denaro.

Per la precisione, nei mesi di febbraio, marzo e aprile le famiglie hanno aumentato la liquidità sui depositi bancari di 34,4 miliardi, che se sommata a quella delle aziende per 19,9 miliardi, fa un totale di 54,4 miliardi a carico dei conti nelle banche (dati Banca d’Italia).

Se poi ci soffermiamo sulle caratteristiche dei conti correnti, vediamo come a maggio il saldo medio continui a segnare livelli record: 18.412 euro contro i 15.859 euro della seconda metà del 2019, seppur in leggero calo rispetto ai 18.657 euro del mese di aprile.

Sono le rilevazioni dell’Osservatorio ConfrontaConti.it di maggio, che esprime un importante campione rappresentato da tutte le richieste di conto corrente pervenute al portale.

Sempre alto il saldo medio

Sono il 39,9% i conti correnti che fanno registrare un saldo medio superiore ai 10.000 euro, anche in questo caso in leggera flessione rispetto al mese di aprile (che aveva segnato 40,2%), ma con oltre 3 punti percentuali in più rispetto al secondo semestre dell’anno scorso.

Si conferma con il 19,9% la percentuale di correntisti con un saldo dai 5.000 ai 10.000 euro, mentre il 15,4% tiene sul conto tra i 1.000 e i 3.000 euro.

L’analisi geografica

Crescono le richieste di conti correnti provenienti dal centro Italia, ora al 16,5% contro il 15,3% precedente, mentre perde quasi un punto la domanda al Sud. Si conferma invece con il 69,6% (solo un centesimo di punto in meno rispetto al secondo semestre precedente) il nord Italia.

L’età media dei correntisti

La tendenza rilevata per questa prima parte di anno è un aumento dell’età media dei correntisti italiani. Salgono al 17,5% (dal 15,2%) gli over 55 e recuperano, raggiungendo il 33%, quelli nella fascia di età tra i 41 e i 55 anni (erano il 31,9%).

I correntisti di età compresa tra i 26 e i 40 anni sono il 44,2% (45,9% prima), mentre chiude la classifica la fascia più giovane dai 18 ai 25 anni, con solo il 5,2% dal 7,00% di fine 2019.

Torna la fiducia nelle banche

Mentre negli scorsi tre mesi tutto o quasi era chiuso, le banche continuavano a garantire il loro servizio rimanendo aperte al pubblico, seppur invitando i clienti a cercare di risolvere ogni operazione da casa. Questo ha con molta probabilità consolidato i rapporti e al tempo stesso rafforzato la confidenza degli utenti con i servizi digitali della banca.

Di fatto, l’Osservatorio sui conti correnti di maggio fa registrare l’aumento di quasi 2 punti della domanda di conti correnti che hanno gestione promiscua, sia online che in filiale, che raggiungono così il 30,9%.

Allo stesso modo, guadagna qualcosa anche la percentuale di correntisti che richiede un conto corrente come canale d’uso solo la filiale, adesso al 6,9% quando prima segnava il 5,2%.

Infine il canale d’uso, che conferma i numeri precedenti, con il 56,6% che richiede un’operatività media, il 22,6% un’operatività alta e il 20,8% un totale di 20 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti.

Il conto corrente a zero spese

Anche chi ha un saldo medio alto può aspirare ad un conto corrente economico, basta cercarlo su ConfrontaConti.it, il portale che ogni giorno confronta decine di offerte e per questo, riesce a trovare occasioni anche dove sembrerebbe difficile.

Se ad esempio si avesse un conto con un saldo di 20.000 euro, la soluzione che il 18 giugno consente di non pagare spese è il Conto di Webank.it, la banca online del Gruppo Banco BPM. 

In questo caso non si paga nulla per il canone, le carte, i prelievi e qualsiasi altra voce: l’unica spesa prevista è per l’imposta di 34,20 euro, data la somma depositata superiore a 5.000 euro, in parte neutralizzata dagli Interessi netti conseguiti grazie al Tasso Lordo dello 0,10%, per una somma di 13,32 euro.
Il conto che si attiva online e si gestisce sempre da remoto oppure direttamente in filiale.

A cura di: Maria Cristina Pintor

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