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Carte di credito, alla Gen Z non piacciono affatto

Secondo una ricerca elaborata da Afterpay, oltre il 50% dei consumatori nati fra il 1995 e il 2010 rifiuta l'idea di avere una carta di credito preferendo invece strumenti alternativi, come la carta di debito, per effettuare i propri acquisti fisici e online.

 

pila di carte di credito
Alla Generazione Z non piacciono le carte di credito tradizionali

Più della metà dei consumatori appartenenti alla Generazione Z, cioè i nati tra il 1995 e il 2010, è avverso al possedere e utilizzare una normale carta di credito, collegata a un conto corrente. È quanto emerge da una ricerca effettuata da Afterpay, società specializzata in sistemi di pagamento e in particolar modo nel Buy Now Pay Later, il meccanismo che consente di comprare un prodotto o servizio e di pagarlo in un secondo momento.

La Gen Z preferisce strumenti alternativi

Lo studio in questione, inoltre, non solo rileva il rifiuto delle carte di credito da parte dei giovani consumatori, ma evidenzia come il 63% di questi al contrario preferisce proprio metodi di pagamento alternativi: uno su tutti la carta di debito.

Negli Stati Uniti, secondo i dati diffusi dai colossi del settore Visa e Mastercard, le spese effettuate tramite carte di debito hanno superato la crescita delle carte di credito, per la prima volta negli ultimi 4 anni. La gran parte dei pagamenti con carta di debito (circa il 90%) viene inoltre rateizzato, segno che questa modalità di acquisto è ormai una pratica consolidata per questa fascia di consumatori.

I pagamenti con carta cresciuti dell'85% in Italia

Non si tratta tuttavia di un'abitudine di acquisto esclusivamente statunitense. Anche in Italia, l'utilizzo di carte di debito e bancomat è cresciuto rapidamente negli ultimi 4 anni, come confermato da un report dell'ufficio analisi e ricerche di Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani.

Dall'analisi emerge infatti che tra il 2020 e il 2024, il numero delle operazioni di pagamento fatte con le carte di debito ha fatto segnare un +132%, mentre il volume delle transazioni supera i 260 miliardi di euro, con una crescita dell'85,7%.

A usare i pagamenti digitali è il 76% degli italiani, che usano le carte per i propri acquisti online e in negozio, anche per importi contenuti.

Il Buy Now Pay Later diffuso anche in Italia

Già lo scorso anno era emerso con forza il trend del Buy Now Pay Later, cresciuto del 34,2% in soli 12 mesi (da ottobre 2023 a ottobre 2024). A fare da traino proprio la Gen Z che da sola rappresenta il 29,3% del totale delle richieste di questo metodo di pagamento.

A confermarlo un rapporto sul credito della global data tech company Experian, che evidenziava inoltre una prevalenza del pubblico femminile, con il 59% delle preferenze, incline a usare lo strumento del Buy Now Pay Later soprattutto per acquistare abbigliamento.

Le ragioni di questa scelta

Dietro questo nuovo atteggiamento ci sono ovviamente delle ragioni precise e non casuali. Da un lato una spinta notevole è venuta dalla pandemia che ha di fatto limitato drasticamente l'uso del contante per i pagamenti in favore di strumenti cashless (carte e smartphone); dall'altro tuttavia va evidenziato come la Gen Z preferisca spendere in modo più responsabile rispetto alle generazioni precedenti.

Se in passato la carta di credito poteva essere percepita come un momento significativo per la propria crescita economica, una sorta di status, per i nuovi consumatori al contrario rappresenta qualcosa di negativo.

Gran parte di essi opta per una maggiore responsabilità nel momento dell'acquisto e in generale nella gestione delle proprie finanze. Vuole poter comprare dilazionando i pagamenti, senza però incorrere negli obblighi di una carta di credito tradizionale.

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A cura di: Redazione

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