logo confrontaconti.it

Cassa integrazione in anticipo, accordo tra banche e Abi

03/04/2020
Cassa integrazione in anticipo, accordo tra banche e Abi

Cassa integrazione in anticipo, i lavoratori potranno ricevere i primi soldi entro Pasqua. Saranno le banche ad anticipare quanto dovuto dall’Inps. È stata l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) a definire la convenzione nazionale che permette ai lavoratori sospesi dal lavoro per l’emergenza Coronavirus di ricevere un anticipo dalle banche dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Decreto Legge "Cura Italia" rispetto al pagamento dell’Inps.

La Convenzione – così come si legge in una nota dell’Abi - è stata condivisa alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali tra ABI e le Organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, UIL e UGL unitamente ai sindacati del settore bancario – Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin – nonché da AGCI, Confcooperative, Legacoop riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane, CIA, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani.

Come funziona

L’accordo stabilisce l’importo dell’anticipazione che è pari a 1.400 euro e tiene conto della massima durata dell’integrazione salariale, definita dal decreto legge “Cura Italia” e che è pari a 9 settimane.

Con la convenzione viene anche privilegiata la gestione delle pratiche in remoto; l’obiettivo è infatti evitare gli accessi in filiale se non per necessità indifferibili così come già previsto dall’accordo firmato lo scorso 24 marzo tra Abi e i sindacati dei bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin.

Il commento

"Si tratta di un concreto aiuto alle famiglie in questo momento di emergenza che ha trovato pronta definizione grazie alle consolidate positive relazioni sindacali innanzitutto nel mondo bancario, che hanno sempre consentito di individuare insieme gli strumenti utili nei momenti di maggior criticità, anche con attenzione alle altre categorie". È quanto si legge nel comunicato congiunto a firma di Abi e delle organizzazioni sindacali del settore bancario (Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin) che esprimono forte soddisfazione per il risultato raggiunto con la convenzione per l’anticipazione ai lavoratori dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga per la sospensione dal lavoro causata dall’emergenza Covid-19.

L'invito ai cittadini

In un periodo come questo, in cui si registrano ancora migliaia di contagi da Covid-19 in tutta Italia, sia l’Abi che le organizzazioni sindacali del settore bancario tornano a ribadire ai cittadini di rivolgersi telefonicamente alla propria banca in modo da ricevere tutto il supporto di cui hanno bisogno.

Si cerca, dunque, di fare quadrato in questo momento di emergenza ai fini di scongiurare il più possibile la diffusione del virus. Da qui anche l’accordo firmato nei giorni scorsi che prevede che l’accesso fisico della clientela nelle filiali bancarie debba avvenire solo su appuntamento. Una decisione finalizzata a tutelare la salute sia dei clienti che delle persone che lavorano in banca.

Come entrare in banca da casa

Tutti gli istituti bancari possiedono ormai tantissimi canali per offrire prodotti e servizi tradizionali: è possibile infatti con internet e mobile banking gestire i propri risparmi e investimenti; effettuare operazioni; consultare il saldo del conto corrente o anche trasferire denaro, pagare tasse e utenze e ricaricare carte di credito prepagate.

Inoltre chi non è pratico con internet può utilizzare il telefono e interagire con la banca mediante l’assistenza dedicata ai clienti. Anche in questo caso è possibile effettuare la maggior parte delle operazioni bancarie che non richiedono una diretta gestione del contante, chiedere consulenza e assistenza, e, se ci si identifica con i codici personali, eseguire pagamenti, trasferimenti di denaro o ricariche. Le banche offrono supporto anche tramite email, chat e social media.

L’invito a non recarsi in filiale è indirizzato soprattutto ai pensionati in merito all’accredito sui conti correnti delle pensioni. Si possono usare, infatti, canali che non richiedono presenza fisica o i bancomat che sono presenti all’esterno delle filiali per evitare rischi di contagio ed eventuali assembramenti. In caso contrario va fissato un appuntamento.

A cura di: Tiziana Casciaro

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 0 su 5 (basata su 0 voti)

Articoli correlati