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Era digitale: i cardini della prevenzione dalle frodi

Un maggiore ricorso ad analytics e machine learning aiuterà la difesa degli internauti dalle truffe cui sono esposti sul web. È quanto emerge da un’analisi, secondo cui il 67 per cento degli addetti ai lavori ritiene che nel 2021 le perdite per frode siano aumentate o rimaste stabili.

24/06/2022
carta di credito sui tasti di un computer
Analisi sulla sicurezza del web

La presenza del mondo digitale nella vita quotidiana sempre più pervasiva si scontra con due nostri principi contrapposti: il desiderio di navigare in rete in modo sempre più intuitivo e semplice e, dall’altra parte, la pretesa di farlo in sicurezza. Metterli assieme non è facile perché, spiega Giulio Virnicchi, global consulting practice di Experian, la conversione al digitale dei consumatori e degli acquisti – che ha avuto un netto impluso dai cambiamenti imposti dal Covid - è un trend in continua e rapida evoluzione che pone nuove sfide al mercato delle telecomunicazioni.

Allo stesso tempo, c’è un ampliamento delle fasce di popolazione che si affaccia al web, arrivando a includere fasce fino a ieri digitalmente più deboli, i 'newbies' (come anziani e giovanissimi). Quest’ultimi, dice l’esperto, sono quelli a essere particolarmente esposti al phishing e al credit muling, fenomeno in costante crescita che vede i malintenzionati convincere clienti a dare loro i propri dati. Dati che vengono rivenduti in librerie pronte all’uso sul darkweb, fornendo materia prima a frodatori e cybercriminali.

Il paradosso delle società di telecomunicazioni

Dall’altro lato, come accennato, c’è contemporaneamente un continuo innalzamento delle aspettative dei consumatori, che vogliono processi di acquisto semplici e veloci e che, di riflesso, con difficoltà tollerano complessità e lungaggini tipiche degli approcci tradizionali alla fraud detection. Una situazione che pone le società di telecomunicazioni davanti a un paradosso: devono contrastare in modo efficace l’aumento dei tentativi di frode, anche e soprattutto a protezione dei clienti e del proprio brand, senza però appesantire i processi digitali di acquisto e verifica. Al contrario, devono ammodernarli con regolarità per essere in linea con le crescenti aspettative settate da player (come, per esempio, Amazon, Apple, Netflix).

Nel 2021 le frodi sono cresciute

Trovare un punto d’incontro a questi due temi è prioritario, come rivela il report di Experian 'Priorities, Challenges and the Role of Data and Analytics as an Accelerator of Strategy'. Secondo l’indagine, per il 67% degli intervistati, nel settore delle telecomunicazioni le perdite da frode sono cresciute o rimaste stabili nel 2021, portando il contrasto alle frodi tra le prime tre sfide da affrontare nella realizzazione delle proprie iniziative digitali. Contestualmente, il 57% si dichiara insoddisfatto dell’attuale strategia di prevenzione delle frodi in termini di vincoli e friction introdotta nel disegno del customer journey ideale per i propri clienti. Infine, a complicare questa già difficile ricerca di un win-win tra esperienza cliente e contrasto alle frodi, si inserisce il contesto fortemente competitivo in cui opera il settore, che impone continui obiettivi di contenimento dei costi.

Un aiuto fondamentale da analytics e machine learning

Per risolvere questa complessa equazione, secondo Virnicchi, viene in aiuto l’innovazione tecnologica: modelli di advanced analytics e machine learning possono, infatti, combinare in tempo reale segnali provenienti da diverse fonti dati e soluzioni antifrode (quali dati biometrici, comportamentali e di navigazione, di accesso, del dispositivo utilizzato, di email reputation, o di riscontro con fonti ufficiali), fornendo una indicazione di sintesi che ottimizza la fraud detection. Allo stesso tempo, si minimizza anche l’impatto sul cliente. Il 30% dei clienti Experian intervistati conferma, al riguardo, come l’abbandono dell’approccio basato su regole e processi statici a favore del machine learning abbia portato benefici immediati sulle perdite: il risultato è un'esperienza di onboarding migliore e che non sacrifica la sicurezza.

A cura di: Fernando Mancini

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