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Frodi creditizie: i giovani sempre più esposti

Ladri sempre più digitali e pronti a sfruttare disattenzione e ingenuità dei consumatori: nel primo trimestre del 2021 ci sono stati 12.200 frodi creditizie, l’8,7 per cento in più. La vittima tipo è uomo, nella fascia di età tra 18 e 30 anni. Oltre una frode su 5 viene scoperta dopo cinque anni.

11/01/2022
Portafoglio bianco dal quale fuoriescono banconote e carte di credito
Analisi sull'andamento delle frodi creditizie nel primo trimestre 2021

Gli italiani sono più ingenui o molto poco attenti alle norme di sicurezza della privacy? Probabilmente la risposta corretta, del perché nel nostro Paese le frodi creditizie sianp all’ordine del giorno, è una combinazione delle due componenti: solo nel primo trimestre del 2021 ci sono stati 12.200 casi, l’8,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.

Questo dato, per altro, deve essere letto ricordando che le richieste di prestiti delle famiglie si sono riportate sui livelli pre-crisi solo alla fine del primo semestre di quest’anno, dopo che nell’ultimo anno e mezzo il Covid li aveva ridotti del 26,6%. Insomma, come osserva Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF, con il consolidamento della ripresa sono ripartiti anche i prestiti a sostegno dei consumi e, purtroppo, anche le frodi creditizie.

Ladri sempre più digitali

La maggiore digitalizzazione della società che è scaturita grazie alla pandemia ha comportato una maggiore difficoltà ad effettuare frodi fisiche (in banca o presso gli sportelli), ma questo non ha scoraggiato i ladri - cresciuti a livello tecnologico – come dimostra l’aumento dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno efficaci.

È quanto rivela il recente Osservatorio su Frodi Creditizie e furti di identità di CRIF – MisterCredit, secondo cui nel primo semestre 2021 il danno stimato ha superato i 63 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 65 milioni circa del 2020 ma soltanto perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto, con un valore medio che si è attestato a 5.168 euro contro i 5.792 dell’anno precedente.

Oltre una frode su cinque viene scoperta dopo cinque anni

Altri punti salienti emersi dalla ricerca sono l’età media delle vittime sempre più bassa (giovani poco attenti alla protezione dei dati e device) e il fatto che l’acquisto fraudolento tramite l’utilizzo di dati personali e finanziari (per ottenere credito con l’intenzione di non rimborsare il prestito) si concentra nel settore degli elettrodomestici.

Altro aspetto importante sono i tempi, lunghi, con i quali viene scoperta la frode: oltre un caso su 5 viene alla luce dopo 5 anni. Si rileva una predominanza di frodi con un importo tra 1.500 e i 3.000 euro (13,6%), seguite da quelle tra 5.000 e 10.000 (12,1%), e da quelle di valore inferiore ai 1.500 (12%). Spicca però una crescita del +13,2% delle frodi con importo tra i 10.000 e 20.000 euro e del +14,6% per quelle al di sopra dei 20.000 euro, che complessivamente rappresentano una quota del 20%.

Il profilo delle vittime

L’identikit della vittima resta lo stesso, in prevalenza sono uomini (64,1%), mentre la classe di età in cui si concentrano le frodi è quella tra 18 e 30 anni (24,2%), benché in questa fascia il ricorso al credito sia decisamente inferiore rispetto ad altri segmenti più maturi. Tra le altre fasce più colpite, i consumatori di età tra 41 e 50 anni sono il 22,7% (a fronte di un balzo del +4,1% rispetto alla precedente rilevazione), seguiti da quelli tra 31 e 40 (22,4%).

Solo 5 anni fa la classe più colpita era quella dei 41-50enni (quasi il 28%), mentre gli under 30 rappresentavano solo il 15,2%. Questi dati, auspica Rubini, dovrebbero farci riflettere sull’eccessiva disinvoltura con la quale molti giovani non prestino adeguata attenzione alla tutela dei propri device e alla oculata gestione delle proprie informazioni personali.

Boom delle frodi con carte di credito

Per quanto riguarda la regione di appartenenza delle vittime, la ripartizione mostra una maggiore incidenza delle frodi in Campania (1.900), Lombardia (1.500), Sicilia (1.400) e Lazio (1.300), che restano ai primi posti come nel primo semestre 2020 (ma la Sicilia sorpassa il Lazio).

I maggior rialzi si registrano in Calabria (+30,9%), Puglia (+23,5%) e Campania (+ 12,6%). Il prestito finalizzato, pur continuando a essere la tipologia di finanziamento più coinvolto nei casi di frode (43,1%), segna un calo del 14,4% sullo stesso periodo del 2020. Aumentano invece i casi di frode con le carte di credito (+32,2%), che arrivano a rappresentare oltre un quarto del totale dei casi. Anche per i prestiti personali si registra un vero e proprio boom nel I semestre 2021, con un +56,8%, arrivando a rappresentare il 16,6% del totale dei casi.

A cura di: Fernando Mancini

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