Gli italiani preferiscono risparmiare: cosa dicono i dati
Nel 2025 la percentuale di italiani che risparmia ha toccato il valore più alto degli ultimi 20 anni. Si risparmia a scopo precauzionale, ma anche intenzionale, per raggiungere cioè predeterminati obiettivi di spesa. Rimane comunque ancora basso il livello di educazione finanziaria.

Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi hanno condotto l'Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025: sono state intervistate circa 1500 persone e sono state analizzate le loro abitudini di risparmio e investimento. L'indagine si è poi concentrata in particolare sulle scelte della fascia di popolazione con età compresa tra 60 e 85 anni (circa 200 intervistati), indicati come Silver Age.
Dalle interviste emerge un atteggiamento prudente e una bassa propensione al rischio. Il risparmio viene visto come uno strumento per aumentare la propria sicurezza e quella delle generazioni più giovani, ma anche come mezzo attraverso cui esprimere la propria libertà.
Si risparmia più che in passato
La percentuale di italiani che risparmia è in crescita e il dato 2025 risulta il più alto da 20 anni a questa parte. A risparmiare è il 58% degli intervistati, il 2% in più rispetto al 2024 e il 6% in più del 2023.
In media, si riesce a mettere da parte poco meno del 12% del reddito e si risparmia soprattutto per precauzione, per non trovarsi in difficoltà in caso di imprevisti. Sempre più spesso si risparmia anche in maniera mirata e intenzionale. Specialmente chi rientra nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni risparmia con un preciso obiettivo, come l'acquisto dell'abitazione, per la pensione e la vecchiaia o per sostenere finanziariamente i figli.
Le scelte di risparmio sono influenzate dal genere di appartenenza, dall'età e dall'istruzione. Le donne, ad esempio, risparmiano in uguale misura per gli imprevisti e per la pensione (il 31,1% del campione), mentre gli uomini risparmiano prevalentemente per tutelarsi in caso di imprevisti (il 40,5% degli intervistati).
Investimenti in immobili e obbligazioni i preferiti dagli italiani
Chi sceglie di investire i propri risparmi si orienta verso gli acquisti immobiliari (l'80% degli italiani ha un'abitazione di proprietà) e verso le obbligazioni (possedute da circa il 20% degli intervistati).
Rimane ancora scarsa la diffusione di altri strumenti finanziari: le azioni sono scelte da meno del 5% delle persone inserite nel campione e le polizze assicurative di tipo Long Term Care, sanitarie e vita sono scelte da poco più del 15% degli italiani.
Nonostante la previdenza e l'età della vecchiaia siano tra le preoccupazioni principali dei risparmiatori, ancora meno di un quarto degli italiani ha deciso di sottoscrivere un piano di previdenza integrativa.
Queste scelte sono probabilmente il riflesso di un basso livello di educazione finanziaria. Soltanto il 40% degli intervistati giudica sufficiente la propria conoscenza degli strumenti finanziari.
Le difficoltà a valutare il rischio degli investimenti, a scegliere gli strumenti da inserire in portafoglio, a identificare il momento opportuno in cui eseguire le operazioni e a diversificare il rischio sono indicati come i principali ostacoli che frenano le proprie scelte di investimento.
Un'alternativa sicura e conveniente ai prestiti obbligazionari è rappresentata dai conti deposito. Si può scegliere di avere soldi vincolati in banca per un periodo più o meno lungo oppure di ottenere un rendimento mantenendo libero accesso ai propri risparmi.
Mettendo a confronto i migliori conti deposito si può verificare quali sono i prodotti che garantiscono i tassi di interesse più elevati e verificare il tipo di investimento più conveniente.
Silver Age: un pilastro per il welfare e per il risparmio
L'Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025 ha dedicato un approfondimento alla cosiddetta Silver Age, l'età compresa tra 60 e 85 anni.
Gli intervistati che rientrano in questo gruppo sono indicati come "attori economici attivi", cioè persone che hanno una propensione al risparmio paragonabile a quella media e che rappresentano un'importante risorsa di welfare. Gran parte di chi rientra tra i Silver Age sostiene finanziariamente figli e nipoti, dedica loro del tempo e svolge attività quotidiane di cura.
Una percentuale importante delle persone nella fascia di età 60-70 anni mantiene un'attività lavorativa retribuita: si tratta di quasi il 60% degli uomini e del 44% delle donne.
All'aumentare dell'età si modificano le motivazioni per le quali si risparmia. Mentre crescono i risparmi a scopo precauzionale ed ereditario, scendono i risparmi a scopo previdenziale, quelli per investimenti e per gli acquisti immobiliari.