L'Euro compie 20 anni
Mentre si festeggiano i primi 20 anni dell'Euro, la Banca Centrale Europea sta esaminando anche i pro e i contro dell'introduzione di un euro digitale che possa fungere da complemento di banconote e monete. Uno strumento rapido, semplice e sicuro per i pagamenti da effettuare tutti i giorni.

L'Euro ha spento 20 candeline. Era il primo gennaio 2002 quando per la prima volta i cittadini di 12 Paesi dell'Unione Europea si ritrovarono tra le mani banconote e monete in Euro. Oggi, a distanza di 20 anni, è la moneta di ben 19 Stati membri dell’Unione Europea e di più di 300 milioni di persone. L'Euro è la seconda valuta mondiale per pagamenti internazionali, prestiti, riserve delle banche centrali.
La Banca Centrale Europea ha elencato i punti di forza dell’Euro, una volta raggiunto il traguardo dei 20 anni:
- è una valuta stabile che permette ai consumatori di spendere in sicurezza, richiedere prestiti e investire con fiducia;
- ha eliminato il cambio valuta, rendendo più facile ed economico viaggiare nei 19 paesi dell'area dell'Euro;
- rende più facile, più economico e più sicuro per le imprese acquistare e vendere in tutta l'area dell'Euro e commerciare con il resto del mondo. L'Euro viene utilizzato per quasi il 40% dei pagamenti internazionali transfrontalieri e per oltre la metà delle esportazioni dell'UE;
- rende più facile ed economico confrontare i prezzi e fare acquisti all'estero. Una moneta comune sostiene un mercato unico più trasparente e competitivo;
- abbassa i costi di viaggio e trasferimento di denaro, così che trasferirsi in un altro Paese per lavoro, studio o pensione non è mai stato così semplice.
Banconote sicure e resistenti all'usura
Banconote sicure e resistenti all’usura. Speciali tecniche di stampa conferiscono, infatti, alle banconote una particolare consistenza. Se si guarda la banconota in controluce, inoltre, diventano visibili sia la finestra e la filigrana con ritratto che il filo di sicurezza. Se si muove una banconota in Euro, è possibile vedere mutare l’immagine dell’ologramma posto sul fronte del biglietto. Sul retro è visibile il numero di colore cangiante. Sono queste le caratteristiche principali che rendono le banconote sicure e durature.
Verso l'euro digitale
La digitalizzazione, intanto, si fa sempre più spazio in ogni settore. Anche la Banca Centrale Europea sta esaminando i pro e i contro dell’introduzione di un euro digitale che possa fungere da complemento di banconote e monete. Uno strumento rapido, semplice e sicuro per i pagamenti da effettuare tutti i giorni.
Si tratterebbe di una moneta elettronica emessa dall’Eurosistema (la BCE e le banche centrali nazionali) accessibile a tutti, cittadini e imprese. L’obiettivo, comunque, non è sostituire il contante, ma affiancarlo. L’Eurosistema continuerebbe ad assicurare accesso a banconote e monete in tutta l’area dell’Euro. L’introduzione di un euro digitale andrebbe soltanto ad ampliare la scelta su come pagare, contribuendo dunque sul piano dell’accessibilità e dell’inclusione.
Sono diversi gli scenari che secondo gli esperti vedono necessaria l’emissione di un euro digitale. La Banca Centrale Europea ha riassunto i possibili effetti in alcuni punti.
Un euro digitale potrebbe essere emesso:
- per sostenere la digitalizzazione dell’economia europea e l’indipendenza strategica dell'UE;
- per rispondere al significativo declino del ruolo del contante come mezzo di pagamento;
- se vi fosse un considerevole potenziale per il diffuso utilizzo di CBDC estere o sistemi di pagamento digitale privati nell’area dell'euro;
- come nuovo canale di trasmissione della politica monetaria;
- per mitigare i rischi per la normale erogazione di servizi di pagamento;
- per promuovere il ruolo internazionale dell'euro;
- per favorire il miglioramento dei costi complessivi e dell’impronta ecologica dei sistemi monetario e dei pagamenti.
Al momento si ragiona su due tipologie generiche di euro digitale che risponderebbero alle caratteristiche auspicate: offline e online. Le due tipologie sarebbero compatibili l’una con l’altra e potrebbero essere offerte in parallelo, purché in grado di soddisfare entrambe i principi fondamentali e i requisiti generali individuati.
Nel rapporto redatto dalla BCE viene esaminata, dunque, l’emissione di una valuta digitale quale possibile moneta di banca centrale in forma digitale che cittadini e imprese utilizzerebbero per i pagamenti al dettaglio. L’euro digitale andrebbe ad aumentare l’offerta attuale di contante e depositi all’ingrosso di banca centrale.