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Moneta elettronica: presto un efficace mezzo anti-evasione

Pubblicato il 21/10/2019

Aggiornato il 22/10/2019

Moneta elettronica: presto un efficace mezzo anti-evasione

Gli italiani saranno dotati nel prossimo futuro di una “card unica”, uno strumento in grado di avere più ruoli: dalla carta d’identità tradizionale a quella digitale, dalla tessera sanitaria alla possibilità per l’utente di attivare un conto di pagamento presso qualsiasi sportello bancario o banco posta. I tempi di attuazione di questo progetto si annunciano molto rapidi. Il programma, d’altronde, è in avanzata fase di messa a punto. La scelta è quella di usare come piattaforma l’infrastruttura tecnologica che oggi sta dietro alla carta d’identità elettronica, mentre siamo alla stretta finale con gli accordi tra le istituzioni e il mondo finanziario (Abi). L’Esecutivo, infatti, intende accelerarne i tempi del varo per dare una grossa spallata all’evasione fiscale. Dall’intero pacchetto della lotta all’evasione, secondo gli obiettivi ufficiali dell’Esecutivo, potrebbero essere recuperati fino a 7 miliardi di euro. 

 

Movimenti tracciabili, il via dalla Pubblica amministrazione

Lo strumento permetterebbe infatti di tracciare agilmente qualsiasi movimento di denaro e, per ridurre l’utilizzo del contante, sarà accompagnato da agevolazioni fiscali per chi lo utilizza. Il Governo punta su una rapida diffusione della moneta elettronica. E così, oltre agli incentivi fiscali (i cui dettagli sono allo studio con le varie categorie commerciali), intende anche ‘forzare’ la sua adozione da parte degli uffici della Pubblica amministrazione (Pa) e, di conseguenza, spingere i cittadini a ricorrere al nuovo mezzo di pagamento virtuale per ottenere i servizi richiesti. Una sperimentazione in questo senso c’è sta in atto in alcune città italiane dove, negli sportelli comunali, si accettano solo pagamenti elettronici. 

 

No tassazione sul contante, ma agevolazioni per la moneta virtuale

I rappresentanti del Governo classificano come ‘fake news’ le voci secondo cui sarebbe prevista una tassazione sulle operazioni tramite contante. Per contro, tra gli altri provvedimenti destinati ad affiancare il progetto ‘card unica’ ci dovrebbe essere comunque anche la riduzione delle commissioni bancarie, che in Italia sono tra le più alte rispetto agli altri Paesi europei. A questo riguardo alcune forze politiche, addirittura, ipotizzano che se arrivasse l’abbassamento del tetto all’uso del contante a mille euro dagli attuali 3mila, si potrebbe arrivare progressivamente anche all’azzeramento totale delle commissioni bancarie (che oggi vengono applicate sulle operazioni che vengono effettuate tramite carte di credito). E, secondo gli osservatori, sono la principale colpa dei ritardi accusati in questo ambito dall’Italia.

 

Card unica, pensata per tutti gli utenti

Il nostro Paese, in effetti, è al sestultimo posto tra i ventotto membri dell’Unione europea per quanto riguarda l’uso dei pagamenti elettronici. In fondo alla classifica (del rapporto Ambrosetti sulla Cashless Revolution 2019) ci sono, nell’ordine, Ungheria, Croazia, Grecia, Romania e Bulgaria. In cima si posizionano Danimarca, Svezia, Finlandia e Olanda, ovvero quelli che sono stati i pionieri del mezzo elettronico di pagamento e dove i livelli di evasione fiscale sono trascurabili. In pratica la Card unica dovrebbe rivelarsi una carta quasi ‘magica’ che, secondo le intenzioni del Governo, semplificherà la vita dei cittadini. La sua funzionalità è infatti pensata per un bacino di utenti ampio, che comprende sia le persone - soprattutto quelle anziane - che oggi sono meno avvezze ai pagamenti elettronici sia quelle che, per convenienza, fino a ieri erano refrattarie al loro utilizzo.

Anche se recenti ricerche dicono che un italiano su due non è pronto al passaggio dal contante alla moneta virtuale, l’Italia nel frattempo ha fatto passi da gigante nei pagamenti elettronici. Nel 2018, secondo la 17.ma edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments (curato da Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di Crif), nel nostro Pasese i pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante sono aumentati del 6,8% annuo, in accelerazione rispetto alla crescita registrata nell’anno precedente. Chi intendesse aprire un conto corrente cui appoggiarsi con l'eventuale "card unica" può iniziare a farsi un'idea consultando il sito ConfrontaConti.it, dove è possibile comparare le varie offerte degli istituti di credito, trovare il conto più adeguato alle proprie esigenze e fare subito la richiesta alla banca tramite il sito.

A cura di: Fernando Mancini

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