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Osservatorio ConfrontaConti.it: boom dei correntisti online

Pubblicato il 05/05/2019

Aggiornato il 07/05/2019

Osservatorio ConfrontaConti.it: boom dei correntisti online

C’è un fenomeno che sta segnando il nostro tempo: le numerose chiusure di sportelli bancari. Si tratta di un aspetto che per ora sta interessando soprattutto le grandi aree metropolitane.

Presto, probabilmente in tempi più rapidi di quanto possiamo immaginare oggi, arriverà a toccare anche le città più piccole, così come tutte quelle zone dove la sopravvivenza delle filiali degli istituti di credito sarà troppo onerosa e, di riflesso, sarà a rischio.

Dietro questo fenomeno ce n’è un altro: il boom dei conti correnti online. Dalle rilevazioni semestrali riportate dal più recente Osservatorio ConfrontaConti.it del Gruppo MutuiOnline.it, emerge che – a tutto marzo di quest’anno - ben il 68,3% delle richieste di conti correnti sono infatti state effettuate solo online.

Questo dato non solo si confronta con le quote, molto distanti, ricoperte dalle operazioni fatte dai risparmiatori solo tramite filiale (5,7%) e con quelle di chi usa a volta lo sportello e a volte la rete (26,1%). 

Cambio radicale del panorama rispetto al 2010

Ma, in particolare, è la conferma di un trend che ha cambiato radicalmente la fisionomia del correntista italiano in poco meno di dieci anni. Appena nel secondo semestre del 2010 la percentuale di chi ricorreva alla rete per le proprie operazioni bancarie era di appena il 28% del totale, contro il 20% che andava alle agenzie.

Il 52% stava in ‘mezzo’ al guado, ma questa quota progressivamente si è assottigliata, sino ad avere un ulteriore forte accelerazione nel 2018 e in questo scorcio del 2019.

L’impulso, oltre a una maggiore conoscenza del web e della sua duttilità da parte dei consumatori, è arrivato dalle politiche praticate nel frattempo dagli istituti di credito agli sportelli: con le operazioni diventate decisamente meno convenienti rispetto a quelle analoghe effettuate via rete. 

Tutte le fasce di età sono ‘telematiche’

Dall’Osservatorio conti correnti di ConfrontaConti.it, emerge anche un inatteso dato: l’utilizzo del canale telematico è prevalente in tutte le fasce di età prese in considerazione dalla ricerca.

Dall’analisi spiccano i consumatori con un’età compresa tra i 26 e i 50 anni, che per il 71,5% (dato relativo ai primi mesi del 2019) fanno ricorso al web per le loro operazioni, seguiti da quelli delle fasce 18-25 anni (67,7%) e 41-51 anni (67,6%).

Poco più indietro gli over 55, con ‘appena’ il 60,6% che utilizzano internet per la gestione delle proprie finanze. Ma è significativo, e rivela quanta strada abbiamo fatto in poco tempo, che quest’ultima quota si collocava ad ‘appena’ il 19,2% nel secondo semestre del 2010. 

Ci sono più soldi sui conti, nuovo record per il saldo medio

Nel frattempo, nei primi tre mesi di quest’anno il saldo attivo dei conti correnti è aumentato. La quota dei conti con un saldo superiore ai 10mila euro è salita al 36,7% (dal 33,3% del secondo semestre del 2018 e contro il 26,3% del secondo semestre del 2010).

In sintonia il movimento dei conti il cui saldo è compreso tra 5.001 e 10mila euro, saliti al 20,2% dei rapporti bancari (dal 19,2% e contro il 15,7%). In generale arretramento i conti correnti con bassi importi: al 17,3% quelli inferiori a mille euro (dal 18,8% e contro il 20,3%), all’11,5% quelli fino a 3mila euro (dal 13% e contro il 21,4%) e al 14,4% quelli compresi tra 3mila e 5mila (dal 15,4% e contro 16,3%).

Di riflesso il saldo medio del conto ha aggiornato in questo inizio d’anno il suo nuovo massimo storico (da quando è disponibile questo tipo di ricerca): 16.217 euro, contro i 14,189 euro registrati di media in tutto il 2018 e i 10.590 della seconda metà del 2010. Da rilevare che nel secondo semestre del 2012 la media del saldo ha toccato il suo minimo: 8.988 euro. 

Gli italiani sono correntisti molto ‘pigri’

Quanto all’area geografica, c’è sempre il dominio del Nord Italia, con il 72,5% delle richieste di apertura dei conti correnti (70,7% nel secondo semestre 2018), seguito dal Centro (13,2%) e dal Sud/Isole (14,8%). Guardando le statistiche per fasce di età, emerge che la maggior parte (46,1%) dei titolari di conti correnti ha 26-40 anni.

Subito dietro c’è la fascia compresa tra 41 e 55 anni (30,4%) e più distanti gli over 55 (16%) e i giovani 18-25 anni (7,5%). Per quanto riguarda l’operatività, dall’Osservatorio emerge che i risparmiatori italiani sono piuttosto pigri quando si parla di sportelli (virtuali o meno) bancari. Se si considera come alta operatività un totale di 150 operazioni l’anno, l’indicatore si ferma appena al 22,2%.

La media operatività (60 operazioni annue) rappresenta invece la maggioranza dei correntisti con il 55,7%. La bassa operatività (20 operazioni l’anno tra versamenti, prelievi e pagamenti) è al 22,1%. Per chi vuole aprire un conto corrente è possibile con un click consultare ConfrontaConti.it, portale che permette la comparazione delle offerte più convenienti degli istituti di credito e ottenere un prospetto su misura.

A cura di: Fernando Mancini

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