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Pagamenti: meno contanti e più carte

Il contante resta lo strumento più usato quando si effettuano pagamenti al dettaglio in presenza, ma il suo uso nell'area dell'euro risulta in calo. A favorire l'utilizzo di pagamenti con carta, e soprattutto con tecnologia contactless, è stata la pandemia di coronavirus.

11/12/2020
Pagamenti: meno contanti e più carte

Stanno cambiando in maniera graduale le abitudini di pagamento nell’area dell’euro. È quanto si evince da un’analisi effettuata dalla Banca Centrale Europa (Bce). Il contante è ancora lo strumento più comune per i pagamenti al dettaglio in presenza, ma il suo utilizzo risulta in graduale calo. I pagamenti con carta, inoltre, vengono effettuati sempre più con la tecnologia contactless.

A spingere sempre più persone verso strumenti di pagamento alternativi al contante è stata la pandemia di coronavirus in corso. I consumatori dell’area dell’euro stanno ricorrendo, infatti, sempre più alle carte, sebbene alla fine del 2019 il contante sia rimasto lo strumento più usato.

Lo scorso anno le persone adulte dell’area dell’euro hanno usato il contante per il 73% delle operazioni presso i punti di vendita e al dettaglio da persona a persona. In uno studio condotto dalla Banca centrale europea nel 2016 la percentuale di queste operazioni era pari al 79%. Si è passati dal 54% in termini di valore del 2016 al 48% dello scorso anno.

Carte e acquisti online

L’uso delle carte per i pagamenti al dettaglio in presenza ha registrato un aumento di 5 punti percentuali nello stesso triennio: si è passati dal 19% al 24%. Parliamo di un 41% in termini di valore. Nel 2019 quasi quattro operazioni con carta su dieci sono state effettuate con tecnologia contactless.

Gli adulti dell’area dell’euro optano per le carte soprattutto per gli acquisti online: parliamo del 49% delle operazioni. Per un’operazione su quattro – secondo quanto emerge dall’indagine della Bce – si è fatto dunque ricorso a soluzioni di pagamento elettronico. Ed ancora quattro pagamenti di fatture e bollette su dieci sono stati fatti mediante addebito diretto e due su dieci mediante bonifico.

La Banca Centrale Europea per avere ancora più chiaro il potenziale impatto della pandemia da coronavirus sulle abitudini di pagamento dei consumatori ha integrato lo studio del 2019 con un’indagine svolta nel mese di luglio 2020. In questo periodo quattro partecipanti su dieci hanno risposto che dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno usato il contante con minore frequenza. Buona parte dei consumatori, inoltre, prevede di continuare a usare meno contanti anche dopo la pandemia.

“La libertà dei consumatori di scegliere il mezzo di pagamento riveste per noi la massima importanza. Pertanto, ci prefiggiamo di assicurare l’accettazione e l’accesso al contante in tutta l’area dell’euro, promuovendo al tempo stesso l’innovazione nei pagamenti digitali, anche nell’ambito delle nostre attività sull’eventuale emissione di un euro digitale”, ha dichiarato Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo.

I pagamenti Pos e P2P

L’indagine della Bce si è concentrata sui pagamenti POS e P2P fatti nel 2019 dalla popolazione dell'area dell'euro di età pari o superiore a 18 anni. Si stima che nel 2019 i consumatori abbiano effettuato 160 miliardi di pagamenti POS e P2P, per un importo di 4.082 miliardi di euro. Al POS i cittadini dell'area dell'euro hanno effettuato 109 miliardi di pagamenti in contanti per un valore di 1.722 miliardi di e 38 miliardi di pagamenti con carta per un valore di 1.633 miliardi di euro. Per i pagamenti P2P sono stati 8 miliardi di pagamenti in contanti per un valore di 249 miliardi di euro e 0,5 miliardi di pagamenti con carta per un valore di 34 miliardi di euro.

I consumatori hanno anche utilizzato strumenti di pagamento diversi da quelli in contanti, come assegni, bonifici e addebiti diretti, per il pagamento presso il POS. Pagamenti non in contanti effettuati utilizzando telefoni cellulari come dispositivo di accesso e i pagamenti effettuati tramite assegni, bonifici, addebiti diretti e altri strumenti di pagamento (non identificati) hanno rappresentato ciascuno meno dell'1%.

Questa bassa percentuale potrebbe essere dovuta all'indisponibilità di alcuni di questi strumenti in alcuni Paesi, alla scarsa titolarità tra gli intervistati o alla mancata accettazione di alcuni strumenti di pagamento presso il POS (ad esempio bonifici o addebiti diretti).

In Italia si fa ricorso alle carte di credito o alle carte di debito con tecnologia contactless nel 53% dei casi. Il pagamento tramite app avviene nel 10% dei casi, mentre si ricorre all’addebito diretto nel 58% dei casi.

A cura di: Tiziana Casciaro

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