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New Digital Payments: sempre di più gli acquisti via smarphone

Pubblicato il 20/09/2016

Aggiornato il 12/09/2017

New Digital Payments:  sempre di più gli acquisti via smarphone

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di avvalersi di strumenti innovativi di pagamento, sancendo un cambiamento epocale nel modo di vivere l’acquisto di un prodotto. Tra gli ultimi che abbiamo analizzato su ConfrontaConti.it è bene ricordare Satispay per permettere ai privati di scambiarsi piccole somme di denaro.

Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano ci troviamo di fronte ad un’accelerazione nell’utilizzo dei pagamenti digitali nel nostro Paese, da sempre fedele al contante e poco propenso ad adottare la così detta moneta di plastica.

Stando all’Osservatorio, nel 2015 i pagamenti digitali effettuali dalle famiglie italiane ammontano a 175 miliardi di euro, ben il 12% in più rispetto all’anno precedente.

Sempre secondo le previsioni, la svolta avverrà nel prossimo triennio, quando l’e-cash raggiungerà i 246 miliardi e si avvicinerà ai 430 miliardi spesi in contanti dai consumatori italiani.
Si tratta di una scelta che cambia molto la customer experience nell’ambito acquisti digitali.

Non si tratta soltanto di un mutamento nel tipo di interazione con il cliente o nella modalità di pagamento: è soprattutto una conferma del bisogno di libertà da parte del cliente finale, che può in questo modo gestire in ottica multicanale gli acquisti.

Non stupisce dunque che i digital payments assumano un ruolo cruciale e più rilevante di anno in anno: gli operatori stanno infatti cercando di offrire agli acquirenti la possibilità di pagare attraverso lo smartphone, vero traino dei nuovi trend.

Nel 2015 gli acquisti effettuati con i nuovi strumenti di pagamento hanno raggiunto i 21,5 miliardi di euro, +20% rispetto all’anno precedente.

In particolare, gli acquisti di beni o servizi effettuati attraverso sistemi mobile ammontano a 1,7 miliardi di euro. In questo contesto, va evidenziato che sono aumentati esponenzialmente i pagamenti delle bollette (+172%), insieme agli acquisti e alle prenotazioni nei trasporti, in particolare il carsharing, con incassi per sei milioni di euro.

L’Osservatorio del Politecnico di Milano stima che nel prossimo triennio i micro pagamenti e gli acquisti in mobilità supererenno i 51 miliardi di euro, costituendo il principale stimolo per le transazioni dematerializzate.

Non dimentichiamo tuttavia il ruolo della moneta di plastica, che continuerà a ritagliarsi una consistente fetta di mercato: secondo le stime, nel 2018, l’80% degli acquisti verrà saldato con carta di credito e di debito, registrando un decremento rispetto al 90% del 2013.

Su questi argomenti si è espresso recentemente anche l’Osservatorio su dati Banca d’Italia, evidenziando un miglioramento nel rapporto tra gli italiani e i pagamenti digitali: nel 2015 è stato registrato un numero delle transazioni pro capite di 44,1 euro (erano 39 nel 2014), anche se siamo ancora molto inferiori rispetto alle medie europei (66 euro)

Si tratta di un gap che va colmato, consolidando l’offerta di servizi innovativi e promuovendo un piano di incentivi a favore dei pagamenti digitali.

Uno dei filoni più promettenti è dato dai trasferimenti di denaro punto a punto (P2P) attraverso lo smartphone. I principali istituti di credito si stanno muovendo in quest’ottica sviluppano soluzioni “tap&pay”: a questo proposito vanno menzionate le app di Postepay (Poste Italiane), Hype (Banca Sella), il sopracitato Satispay, 2pay e Jiffy (Sia).

Quest’ultima è in fase di sperimentazione tra Milano e Bergamo per i pagamenti nei punti vendita e a fine anno sarà oggetto di un test pilota “person to government” con un collegamento alla piattaforma PagoPa dell’Agid. 

E’ un significativo mutamento del mercato, che prepara il terreno per l’imminente sbarco degli e-wallet lanciati da i wallet di Apple, Google, Samsung, Amazon e altri colossi dell’hi-tech e dell’e-commerce.

Avete bisogno di una carta prepagata? Su ConfrontaConti.it è possibile confrontare le offerte dei principali istituti di credito e trovare la migliore proposta in base alle proprie esigenze.

A cura di: Alessia De Falco

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