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Perché aprire un conto deposito prima della fine dell’anno

Pubblicato il 29/12/2017

Aggiornato il 01/01/2018

Perché aprire un conto deposito prima della fine dell’anno

Per chi ha un gruzzolo di risparmi e una alta avversione al rischio, il conto deposito è un investimento non solo sicuro, ma anche redditizio se lo si sceglie adeguatamente.

Gli ultimi anni di crisi economica e vulnerabilità dei mercati hanno gonfiato i depositi bancari, tanto che in Italia quelli in conti correnti, certificati di deposito e pronti contro termine sono aumentati di quasi 60 miliardi di euro rispetto a un anno prima (+4,4% su base annuale, dato Abi). Prima che il 2018 riservi sorprese, con la Banca Centrale Europea che ha proposto la modifica della Direttiva sulle risoluzioni bancarie (si può leggere sull’argomento la nostra notizia "La Bce rivede la normativa sul bail-in"), questa fine anno potrebbe essere cruciale per fare la scelta giusta.

Ecco perché.

I rendimenti sono ancora interessanti.

La corsa ai depositi bancari ha inevitabilmente avuto ripercussioni sui tassi di interesse, ma quelli sui conti deposito continuano a essere – per quanto in ribasso – intorno all’1,50% lordo. Con un deposito vincolato le condizioni sono migliori, come ad esempio tassi di interesse più elevati o il pagamento anticipato degli interessi. In caso di vincolo poi si ha sempre la possibilità di prelevare il proprio denaro dal conto, ma in genere si perde il diritto a percepire gli interessi per il periodo in cui il denaro è stato depositato sul conto. Ovviamente l’adesione a condizioni di vincolo favorevoli incide sulla remuneratività del particolare conto deposito, ed è per questo che la maggior parte sceglie un conto deposito vincolato: secondo l’Osservatorio di ConfrontaConti.it, il 52,4% nella seconda metà del 2017.

Tutti vogliono un conto deposito.

Non solo over 55, che comunque costituiscono il 43,4% del target, ma anche risparmiatori di età compresa tra i 26 e i 40 anni: sono il 19,6%, mentre guadagna qualche punto anche la fascia dei giovanissimi dai 18 ai 25 anni, segnando l’1,5% del campione rilevato a novembre dall’Osservatorio. Inoltre, alla fine di novembre l’Osservatorio di ConfrontaConti.it registra quasi un terzo dei conti deposito, il 30,1%, con importi che superano i 50.000 euro, dato in crescita di 2 punti percentuali rispetto alla prima metà dell’anno. Va da sé che quanto più interesse il mercato dimostra, tanto più i rendimenti si abbasseranno.

I costi sono praticamente nulli.

Nell’articolo "Risparmiatori alla ricerca dell’investimento sicuro con i conti deposito", l’espressione “costi praticamente nulli” è spiegata accuratamente definendo a uno a uno quei costi. Così abbiamo appurato che le spese di tenuta conto, quelle di apertura e chiusura sono nella maggior parte dei casi nulle, così quelle di prelievo e versamento e persino le penali per svincolo anticipato. A volte non costituisce una spesa neanche l’imposta di bollo sull’estratto conto, attualmente pari allo 0,20% delle somme depositate, di cui in alcuni casi è la stessa banca a farsi carico.

Valgono ancora le regole del bail-in.

Le banche italiane sono obbligate ad aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce ogni singolo depositante, per le disponibilità risultanti sul conto, sino a 100.000 euro (il limite massimo garantito è stato fissato dal Decreto Legislativo 24 marzo 2011, n.49 che ha modificato quello precedente di 103.291,38 euro, pari a 200 milioni di vecchie lire).

Con la modifica della Direttiva sulle risoluzioni bancarie da parte della Bce, la tutela del fondo di garanzia dei depositi fino a 100.000 euro potrebbe cadere e in favore della procedura per la risoluzione della crisi, le autorità competenti potranno decidere di sospendere il ritiro dei depositi. La sospensione, che scatta solo in casi eccezionali e per un periodo di tempo non superiore ai 5 giorni, consentirebbe ai risparmiatori di effettuare solo piccoli prelievi giornalieri.

Le offerte di ConfrontaConti.it sono molto vantaggiose.

Per chi volesse mettere a confronto i rendimenti dei conti deposito degli istituti di credito, il comparatore ConfrontaConti.it permette di farlo in maniera intuitiva e in pochissimi minuti, completamente gratis. A titolo di esempio, il 18 dicembre la soluzione più redditizia per un conto di 30.000 euro vincolato a 12 mesi è Conto IoScelgo di Santander Consumer Bank. Gli interessi netti previsti sono di 333 euro corrisposti posticipatamente al Tasso lordo dell’1,50% (ma si arriva fino all’1,80% con un vincolo di 36 mesi) e Tasso effettivo dello 0,91%. Le spese sono nulle, e l’unico costo da sostenere è quello per il bollo pari a 60 euro. L’apertura si può fare online e in filiale, l’operatività del conto è online.

Se invece la somma è di 10.000 euro che si decide di mettere in un conto senza alcun vincolo, allora la soluzione migliore è quella di BancadinAmica. Gli Interessi netti sono di 110,90 euro al Tasso lordo del 2,00% nei primi 182 giorni della promozione e l’1,00% nei restanti 183 giorni. Il Tasso effettivo è dell’1,11%. Le spese sono nulle, incluso il bollo che è sostenuto dall’istituto di credito. Operativià e gestione del conto sono esclusivamente online.

A cura di: Paola Campanelli

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