Conti correnti: aumentano le giacenze medie
Aggiornato il 03/04/2018
Cresce il numero di italiani che sceglie di lasciare i propri soldi sul conto corrente. Secondo il Fitd, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, i depositi protetti sono aumentati del 44%, a partire dal 2007 e nonostante il periodo di crisi che per diversi anni ha afflitto il Paese.
Con depositi protetti si intendono, stando alla normativa, tutti i depositi fino a 100 mila euro per depositante. E’ quanto prevede la Direttiva Europea n. 49 del 2014, entrata in vigore anche in Italia. Secondo le analisi del Fitd i depositi protetti ammontavano alla fine del giugno 2017 a 578 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto al giugno del 2016.
La stima è stata effettuata per difetto per quanto concerne il sistema Italia, poiché il Fitd rappresenta 173 banche, le principali presenti in Italia, ma non tiene conto delle Bcc e del loro consorzio di garanzia.
Che cos’è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
In Italia esiste uno strumento specifico per la tutela dei risparmiatori e dei correntisti: si tratta del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, di cui abbiamo parlato nella news dedicata (Cos’è e come funziona il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi).
Tale fondo tutela i risparmi (non gli investimenti) dei clienti di banche che dovessero trovarsi in situazioni di insolvenza. Protegge dunque i titolari di depositi in conto corrente, conti di deposito, certificati di deposito nominativi, libretti di risparmio nominativo e assegni circolari, garantiti in caso di fallimento dell’istituto di credito fino a 100.000 euro.
Restano invece esclusi i principali strumenti di investimento, quali ad esempio azioni, obbligazioni, pronti conto termine emessi dalla banca in liquidazione coatta. Al momento la normativa impone che il Fitd abbia un livello-obiettivo della dotazione finanziaria dello 0,8% dei depositi protetti: questa percentuale dovrà essere raggiunta entro il 3 luglio 2024, attraverso versamenti periodici delle banche consorziate. Ai valori attuali, la dote complessiva si aggira intorno ai 4,6 miliardi di euro.
Le analisi dell’Osservatorio ConfrontaConti.it
Il trend evidenziato dal Fitd trova riscontro anche nelle rilevazioni dell’Osservatorio ConfrontaConti.it al febbraio 2018. Lo avevamo citato di recente, nella news "Conti correnti per giovani: con l’online si risparmia". In particolare, il dato che ci conferma la crescente liquidità dei correntisti è quello relativo all’importo della giacenza media: si passa dagli 11.713 euro del primo semestre 2016 ai 12.996 dello stesso periodo 2017. Anche il saldo attivo è in crescita: il 30,2% del campione ha un saldo attivo superiore ai 10 mila euro, contro il 28,1% dello stesso periodo dell’anno precedente.
Cosa significa questo aumento di liquidità sui conti correnti? In parte è attribuibile ad un minor rendimento rispetto al passato di altre forme di risparmio, in parte anche alla riduzione dei costi di gestione. In ogni caso è fondamentale valutare se tutta la liquidità lasciata sul conto sia funzionale a coprire le spese, o se si può evitare di lasciare il capitale svincolato.
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Conti correnti online: le migliori offerte di primavera
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