Isee: come cambia il calcolo per il nuovo Reddito di Cittadinanza
Il nuovo Reddito di Cittadinanza si rivolge a una platea più ristretta di beneficiari. Cambia, infatti, la soglia dell'Indicatore della Situazione Economica della famiglia (Isee) per accedere alla Garanzia per l'Inclusione. Si passerà da 9.360 euro a 7.200 euro.
Il Reddito di Cittadinanza cambia nome, e non solo. Al suo posto arriverà, dal primo gennaio 2024, la Garanzia per l’Inclusione che si rivolgerà a 709mila famiglie italiane. I requisiti Isee diventano più limitativi: chi vorrà accedere al beneficio economico dovrà presentare una soglia dell’Indicatore della situazione economica del nucleo familiare (Isee) pari a 7.200 euro. Finora la soglia fissata è di 9.360 euro, dunque, con la Garanzia per l’inclusione si ridurrà il numero degli aspiranti beneficiari.
Un’altra importante modifica riguarda la scala di equivalenza che stabilisce sia la soglia di reddito che consente di accedere all’agevolazione sia l’importo del sussidio annuo. Così come per il Reddito di Cittadinanza anche per la Garanzia è previsto un punteggio. Più sarà alto, maggiore sarà il peso dell’agevolazione economica. Ad avere un ruolo determinante saranno minorenni e disabili: chi non ha compiuto 18 anni può raggiungere un punteggio 0,15 fino al secondo componente e 0,10 per i successivi. Nel Reddito di Cittadinanza i minori danno un punteggio di 0,2. Se in casa c’è una persona ultrasessantenne o disabile, il punteggio è di 0,4.
Garanzia per l'Inclusione: cos'è e come funziona?
Questa agevolazione, pari a 500 euro al mese e dunque a 6.000 euro l’anno, coinvolgerà tutti quei nuclei familiari in cui vive un disabile, un minorenne, un soggetto con almeno 60 anni o una persona che riceve assegni per l’invalidità civile.
Il nuovo beneficio, che entrerà in vigore il prossimo anno, sarà concesso per 18 mesi. Ripartirà poi per un altro anno dopo un mese di pausa. Il sussidio viene integrato fino a 280 euro al mese come contributo affitto. Due inoltre gli interventi previsti nella bozza del decreto di riforma del Reddito di Cittadinanza: la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l'attivazione lavorativa. La prima misura tocca a tutti quei destinatari del Reddito di cittadinanza, che dopo i 7 mesi di sussidio previsti per quest’anno, abbiano stipulato un patto per il lavoro. La richiesta può essere avanzata dal primo settembre e l’importo è di 350 euro al mese. Secondo le stime la Prestazione di accompagnamento al lavoro si rivolgerà a 213mila persone per un valore di 276 milioni di euro. Il secondo intervento, la Garanzia per l'attivazione lavorativa, verrà invece concessa a tutti coloro che, tra i 18 e i 59 anni, versano in condizioni di povertà assoluta con un valore Isee non superiore a 6mila euro.
Nella bozza del decreto non mancano anche degli sgravi volti a incoraggiare l’occupazione: con un contratto a tempo indeterminato, lo sgravio contributivo sarà pari al 100% per due anni fino a un massimo di ottomila euro l'anno. In caso di contratto a termine o stagionale lo sgravio contributivo sarà invece del 50% fino a un massimo di quattromila euro l'anno.
Pugno di ferro contro i furbetti
La bozza prevede un vero e proprio pugno di ferro contro i furbetti. Sono state infatti inasprite le sanzioni per dichiarazioni false e truffe con pene che arrivano anche fino a 6 anni di carcere. Si va da un minimo di 1 a 3 anni per chi non comunica all’Inps i cambiamenti del proprio reddito e patrimonio. Gli anni di reclusione variano da 2 a 6, invece, in caso di documenti contraffatti o informazioni false volte ad accedere in maniera fraudolenta alla nuova Garanzia per l’Inclusione.
Inps: ora il rilascio ISEE è ancora più facile
Nei giorni scorsi, intanto, l’Inps ha comunicato l’avvio del nuovo portale unico Isee che consente di ottenere il rilascio dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente in maniera ancor più agevole. La semplificazione dell’Isee precompilato riguarda il superamento della necessità per il dichiarante di inserire tutti i dati reddituali e patrimoniali relativi agli altri componenti maggiorenni della famiglia. Ora l’autorizzazione alla precompilazione dei dati viene concessa direttamente da questi tramite accesso diretto al Sistema Informativo dell’ISEE con la propria identità digitale, ossia SPID (almeno di Secondo livello), Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Ma quali sono le informazioni precompilate dall’Agenzia delle Entrate? L’Inps fa sapere che si tratta di:
- reddito complessivo IRPEF e altri redditi,
- spese sanitarie per i disabili,
- contratto di locazione,
- patrimonio immobiliare detenuto in Italia,
- patrimonio mobiliare detenuto in Italia,
- trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari non soggetti a Irpef erogati direttamente dall’Inps.