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Nuovi temi per le banconote in euro: la BCE chiede aiuto ai cittadini europei

Era il primo gennaio 2002 quando entrarono in circolazione le prime banconote in euro. A distanza di oltre 20 anni ci si prepara all'emissione di una nuova serie. E la Bce chiede ai cittadini e agli esperti di scegliere insieme il nuovo tema e gli elementi grafici.

01/08/2023
Primo piano di banconote in euro che fuoriescono da un portafoglio
In arrivo nuove banconote in euro

È in arrivo la nuova serie di banconote in euro e la Banca Centrale Europea chiama a raccolta i cittadini perché possano esprimere le proprie preferenze entro fine agosto. A partire dal 10 luglio, infatti, tutti coloro che vivono nell’area dell’euro possono prender parte a un’indagine pubblicata sul sito della BCE. Il Consiglio direttivo deve scegliere il tema futuro entro il 2024 e gli elementi grafici definitivi entro il 2026. Per il Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, è importante che gli europei abbiano così un ruolo attivo nella scelta del nuovo tema dato il legame che c’è tra la moneta unica e l’identità europea.

La nuova serie di banconote sarà ad alta tecnologia: l’intento di Francoforte è evitare falsificazioni e tutelare l’ambiente, riducendo l’impatto su di esso. Nonostante si lavori, infatti, all’introduzione di un euro digitale, equivalente elettronico del contante, le banconote restano un mezzo di pagamento sicuro ed efficiente.

I temi per le banconote del futuro

Sono sette i temi scelti dal Consiglio direttivo della BCE per le banconote future: 

  • Uccelli: i volatili sono il simbolo della libertà e della resilienza che secondo la BCE ricordano che il nostro Continente è un tesoro in comune con altre forme di vita.
  • Cultura europea: il tema del patrimonio culturale europeo è stato selezionato in quanto la cultura ha il potere di unire i popoli.
  • Valori europei rispecchiati nella natura: il tema dei valori europei rispecchiati nella natura è stato scelto perché mette in evidenza il ruolo della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani e li ricollega al rispetto per la natura e l’ambiente.
  • Il vostro futuro: altro possibile tema per le nuove banconote è quello del futuro che per l’Istituto avrà forma grazie all’azione di tutti i cittadini europei.
  • Mani: le mani sono uno dei temi selezionati in quanto hanno forgiato l’Europa e continuano a farlo.
  • La nostra Europa: l’Europa intesa come comunità per evocare la libertà dei cittadini che vivono nel Vecchio Continente.
  • Fiumi: simboleggiano la dinamicità e la continua trasformazione cui è soggetta l’Europa.

Quali sono i tempi per le banconote di nuova generazione?

Da Francoforte fanno sapere che entro il prossimo anno sarà scelto il tema per la nuova serie di banconote. In seguito ci sarà poi un concorso per i disegni. I cittadini europei saranno nuovamente chiamati a partecipare e a esprimere il proprio parere su quelle che sono le opzioni scelte. La decisione finale sulla veste grafica futura e sui tempi di produzione e di messa in circolazione delle nuove banconote sarà presa dalla Banca Centrale Europea nel 2026.

Euro digitale: quali sono le novità?

L’euro digitale dovrebbe garantire un ulteriore mezzo di pagamento a chi vive nell’area dell’euro. L’idea di introdurre una valuta digitale nella Banca Centrale in Europa nasce infatti come conseguenza della crescita della domanda di pagamenti digitali. Questo tipo di moneta sarebbe solida, efficiente, sicura e caratterizzata dal massimo livello di privacy. La fase di istruttoria ha preso il via nel mese di ottobre del 2021 e si dovrebbe concludere nel mese di ottobre prossimo. Al momento infatti gli esperti sono al lavoro per valutare le caratteristiche e i canali di distribuzione di un euro digitale e anche il suo impatto sul mercato. Il progetto della BCE è quello di far in modo che l’euro digitale affianchi e non sostituisca il contante. Inoltre questa valuta digitale potrebbe andare a incoraggiare il processo di digitalizzazione nell’economia europea oltre che prevenire il ricorso a valute estere.

A cura di: Tiziana Casciaro

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